Buttrio: differenze tra le versioni

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==== Villa Morpurgo ====
È una villa fortificata, recentemente restaurata. La costruzione originale sorse verso la fine del X secolo e rappresentava un [[maniero]] con scopi difensivi e di [[Vedetta|vedetta.]]. Venne infeudato ai [[Gorizia (famiglia)|conti di Gorizia]] che lo affidarono ai signori di Buttrio. Nel 1219 viene citato per la prima volta in un documento. Memorabile fu l’assedio e la conseguente demolizione del 1306, da parte delle truppe della coalizione patriarcale all’interno delle contese del [[Patriarchi di Aquileia|Patriarca di Aquileia]] con i signori della città isontina. Venne in seguito più volte danneggiato e distrutto, come nel 1411 dalle truppe ungheresi fedeli al Patriarca. Nel 1415 i signori di Buttrio ne vennero definitivamente spodestati. Come per molti altri castelli, venute meno le esigenze militari, venne acquistato nel Seicento dalla famiglia de Portis, e trasformato in una villa. Castello di Buttrio o Villa [[Morpurgo]] venne acquistata e rivenduta nel tempo più volte, dalle famiglie Varmo, Morpurgo, [[Vidoni]] e infine, nel 1994, Felluga.
 
Si presenta a [[pianta]] rettangolare e [[facciata]] [[Neoclassicismo|neoclassica]] ripartita da [[Lesena|lesene]] e [[Timpano (architettura)|timpano.]] Sul lato est sono state incorporate da un [[edificio]] una [[torre]] quadrangolare e una cilindrica. Vicino sorge la cappella, con portico antistante e campanile a vela. La villa è preceduta da un giardino all’italiana.
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==== '''Villa Bartolini-Caimo-Dragoni-Florio-Danieli''' ====
Uno splendido [[viale]] di [[Cupressus|cipressi]] conduce a questa dimora fondata nel Seicento dalla famiglia [[Bartolini|Bartolini.]]. La costruzione risale al XVII secolo e consiste in un’ampia casa padronale il cui [[corpo]] centrale è affiancato da due edifici a torre con pianta quadrata. Una [[Scala (architettura)|scala]] a due [[Rampa|rampe]] chiude in facciata la splendida sezione centrale con importanti reminiscenze dal mondo classico. Gli interni furono decorati da [[Francesco Chiarottini]] e [[Giambattista Canal]] con fastose scene allegoriche.
 
È stata per molti anni sede di rappresentanza della Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, prima che fosse disponibile la sede della villa Florio superiore
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La villa possiede un parco archeologico e botanico fra i più importanti d’Italia, che copre l’intero lato della collina fino alla strada che da Buttrio porta a Manzano. La villa di Toppo-Florio si può definire una residenza patrizia del Friuli orientale del primo Settecento, con i caratteri della sobria e imponente dimora padronale seicentesca, ma anche simile ad una fastosa e signorile villa veneta.
 
È formata da una villa unita ad un complesso di edifici che, pur con le alterazioni subite nel corso degli anni, mantiene ancora oggi fascino e unità d’insieme. L’importanza della villa è dovuta anche al vasto parco di [[Pertinenza|pertinenza,]], che dalla collina scende fino alla pianura lungo la strada che porta a Manzano. Villa e parco formano un’unità indivisibile che si è conservata nel tempo in modo esemplare.<ref>{{Cita web|url=https://www.buri.it/turismo-a-buttrio/villa-di-toppo-florio/|titolo=Pro loco Buttrio|accesso=10 novembre 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.buri.it/parco-di-toppo-florio/|titolo=Parco di Toppo Florio|accesso=10 novembre 2023}}</ref>
 
==== Altre ville ====