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I resoconti e le descrizioni storiche indicano che il tarpan europeo aveva frequentemente un mantello «grigiastro», sebbene in alcuni casi non sia chiaro se si trattasse di un grigio topo o di un marrone topo. Finora non sono disponibili studi [[Genetica|genetici]] specifici sul tarpan storicamente documentato. Tuttavia, la colorazione del mantello di alcuni cavalli selvatici del tardo [[Pleistocene]] e dell'[[Olocene]] inferiore, distribuiti tra la [[Penisola Iberica]] e la [[Siberia]], è stata determinata geograficamente. Questi studi hanno rivelato una vasta gamma di variazioni di colore, con il [[Baio (cavallo)|marrone]] come tonalità più comune, mentre il colore [[Morello (cavallo)|nero]], pur geneticamente rilevabile, era meno frequente. Inoltre, erano presenti cavalli con mantelli «leopardati» o [[Mantello (cavallo)#Macchiati|macchiati]]. Tutte queste variazioni cromatiche si ritrovano anche nelle rappresentazioni figurative di cavalli selvatici nelle [[Pittura rupestre|pitture rupestri]] dell'Europa occidentale risalenti al [[Paleolitico superiore]].<ref name="Ludwig et al. 2009"/><ref name="Pruvost et al. 2011"/><ref name="Ludwig et al. 2015"/> Gli stessi colori del mantello caratterizzavano i primi cavalli domestici dell'Olocene medio, con l'emergere relativamente precoce di forme di colore [[Sauro (cavallo)|fulvo]], mentre cavalli dal mantello [[falbo]] (ossia con una tonalità di base schiarita) sembrano essere apparsi in epoca successiva.<ref name="Ludwig et al. 2009"/><ref name="Wutke et al. 2016"/> Tuttavia, è probabile che tonalità più chiare fossero già presenti nei cavalli selvatici, come dimostrato anche dagli asini selvatici, che possono avere mantelli chiari. Questa caratteristica può essere interpretata come un adattamento agli ambienti: tonalità più chiare sarebbero risultate vantaggiose in habitat di steppa, mentre colori più scuri avrebbero offerto una protezione migliore nei territori boschivi.<ref name="Baker 2008"/><ref name="Pruvost et al. 2011"/>
 
=== Caratteristiche del cranio e della dentatura ===
=== Schädel- und Gebissmerkmale ===
Secondo le dichiarazioni di [[Vladimir Georgievič Geptner]], nonostante la vasta diffusione storica del tarpan, sono disponibili pochissimi reperti [[Osteologia|osteologici]]. Negli anni '60, infatti, in Europa e nell'Asia occidentale erano presenti solo due esemplari scheletrici nei musei. Dai crani conservati, è possibile determinare che la lunghezza media del cranio del tarpan era di 47,9 cm, con una larghezza di 20,6 cm a livello dell'[[Orbita oculare|orbita]]. Il [[Muso|rostro]], nella zona dei [[Incisivo|denti incisivi]], aveva una larghezza di circa 7 cm. Inoltre, il [[diastema]], che separa la parte anteriore da quella posteriore della dentatura, si estendeva per circa 9,2 cm.<ref name="Groves 1986"/><ref name="Heptner 1988"/>
Laut Aussagen von [[Wladimir Georgijewitsch Heptner]] liegt trotz der einst weiten Verbreitung des Tarpans nur wenig [[Osteologie|osteologisches]] Material vor. So waren in den 1960er Jahren in Europa und im westlichen Asien nur zwei Skelettexemplare in Museen präsent. Anhand der überlieferten Schädel lässt sich für diesen eine durchschnittliche Länge von 47,9&nbsp;cm feststellen, die Breite beläuft sich auf Höhe der [[Orbita]] auf 20,6&nbsp;cm. Das [[Schnauze|Rostrum]] wurde im Bereich der [[Schneidezahn|Schneidezähne]] rund 7&nbsp;cm breit. Das [[Diastema (Zoologie)|Diastema]], welches den vorderen vom hinteren Gebissabschnitt trennt, dehnte sich über gut 9,2&nbsp;cm aus.<ref name="Groves 1986" /><ref name="Heptner 1988" />
 
== Verbreitung ==