[[File:Pieter Boddaert.jpg|thumb|[[Pieter Boddaert]] introdusse nel 1785 la denominazione scientifica ''Equus ferus'']]
La prima descrizione scientifica del tarpan come ''Equus ferus'' fu realizzata dallo zoologo olandese [[Pieter Boddaert]] nel 1785, nelall'interno del suo lavoro ''Elenchus Animalium''. Tra le caratteristiche distintive della nuova specie, Boddaert evidenziòsottolineò il manto grigio scuro, la criniera corta e riccia, la coda corta e le lunghe orecchie. Per la sua descrizione, Boddaert si basò principalmente sugli scritti di Samuel Gottlieb Gmelin e Peter Simon Pallas. Oltre a indicare Voronež, in Russia, indicòcome uno dei luoghi di presenza del tarpan, Boddaert menzionò anche l'[[Penisola arabica|Arabia]], la [[Tartaria]] e la [[Cina continentale]] come parte del suo areale di distribuzione. Tuttavia, anche se oggi si consideraritiene che la regione di Voronež comerappresenti l'effettiva ''[[Locus typicus (biologia)|terra typica]]'' del tarpan.<ref name="Boddaert 1785"/><ref name="Groves et al. 2011"/> Un [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo]] parzialmente utilizzato per il tarpan è ''Equus gmelini'', introdotto nel 1912 da [[Otto Antonius]] perin onorareonore di Gmelin. Antonius giustificò questa denominazione ritenendonotando che l'aspetto del tarpan fosse simile aricordava quello di un asino, pera viacausa deldella grandetesta capogrande e degli arti lunghi e sottili. ComeAnche Boddaert,in anchequesto Antoniuscaso, si basò sullele descrizioni di Gmelin,integrandolecostituirono conla ibase per la classificazione, arricchite dai dati ricavati dadall'osservazione di alcuni esemplari catturati nella seconda metà del XIX secolo e dai due scheletri noticonosciuti.<ref name="Antonius 1912"/>