[[File:Bison bonasus historic holocene.svg|thumb|450px|Areale storico dei bisonti: in verde scuro l'areale fino all'[[Alto Medioevo]], in rosso le popolazioni residue nel XX e XXI secolo e in verde chiaro l'areale tra l'[[Olocene]] inferiore e l'[[Antichità classica|Antichità]]]]
=== Distribuzione storica ===
La distribuzione originaria del bisonte europeo comprendeva gran parte del continente europeo. In [[Protostoria|epoca preistorica e protostorica]], il suo areale si estendeva dal nord della [[penisola iberica]], attraverso l'[[Europa centrale]], fino al sud della penisola scandinava e al [[Paesi baltici|Baltico]]. Dal [[Golfo di Riga]], il limite dell'areale proseguiva ilin direzione sud-est fino al Mar Nero e al Caucaso, dove il bisonte era presente dal livello del mare fino a un'altitudine di 2100 metri.<ref name="nie291"/> A sud, il bisonte europeo si spingeva probabilmente, duranteDurante l'[[Olocene]] (l'epoca successiva all'ultima glaciazione), il bisonte europeo si spingeva probabilmente a sud fino al nord dell'Iran, in Europa fino alla [[Grecia]] e inad alcune regioni della [[Turchia]].<ref name="böhme_2013">{{cita pubblicazione | lingua=de | autore=Klaus Böhme | titolo=Der Wisent – Geschichte, Gegenwart und Zukunft | editore=Schweizer Jäger | issn=0036-8016 | url=https://web.archive.org/web/20171007170446/http://www.wisent-welt.de/fileadmin/contents/pdf/B%C3%B6hme_SJ_2013_09_2014_01_Der_Wisent_Geschichte_Gegenwart_Zukunft.pdf | anno=2013-2014}}</ref> A nord, il suo areale comprendeva la Finlandia e l'area di Novgorod.<ref name="Sipko">{{cita pubblicazione | autore=T. P. Sipko | anno=2009 | titolo=European bison in Russia – past, present and future | rivista=European Bison Conservation Newsletter | volume=2 | pp=148-159}}</ref> Una testimonianza interessante vieneproviene dal cronista persiano [[Rashid al-Din Hamadani|Rashīd ad-Dīn]], che riferisce che [[Abaqa]], il sovrano mongolo dell'[[Ilkhanato]] di Persia, nel 1275-76 cacciò «bufali di montagna» nelle foreste presso [[Shahrud]], nella catena montuosa dell'[[Elburz]], a sud-est del [[Mar Caspio]]. Questo suggerisce che il bisonte europeo potesse esserefosse presente in tempi storici fino all'area del [[Mar Caspio]] e, forse, fino alle montagne [[Koh-i-Elburz]] in [[Afghanistan]], sebbene ciòquesta rimanga una possibilità teorica.<ref>{{cita libro | autore=U. A. Semenov | titolo=The wisents of Karachay-Cherkessia | rivista=Proceedings of the Sochi National Park | volume=8 | anno=2014 | p=18}}</ref>
L'habitat del bisonte europeo iniziò a ridursi già durante il [[Neolitico]], circa 6000 anni fa., Questoquando fenomeno coincise con il passaggio dellele società umane passarono da culture di cacciatori-raccoglitori a comunità agricole stanziali. La crescente attività umana portò a un uso intensivo e alIl disboscamento delle foreste per creare radure e terreni agricoli. Sue questepascoli nuovecontribuì aree,alla siscomparsa iniziaronodel abisonte coltivarein piantemolte e a utilizzare i pascoli per gli animali domesticiaree.<ref>Nigge ''et al.'', p. 53.</ref> In Francia, il bisonte europeo si estinse già nell'VIII secolo, mentre nell'area dell'attuale Germania scomparve tra il XIV e il XVI secolo.<ref name="kra47"/> InResti ossei del III-IV secolo sono stati rinvenuti in Renania Settentrionale-Vestfalia, precisamente nel circondario di Coesfeld, sono stati rinvenuti resti ossei del III-IV secolo.<ref>Horn ''et al.''</ref> All'inizio delNel XVIII secolo, in Prussia Orientale, i bisonti erano ancora relativamentepresenti numerosi. Per esempio, durante le celebrazioni dell'inoronazione di [[Federico I diin Prussia|Federico I]] nel gennaio del 1701Orientale, diversi bisonti furono utilizzati nei combattimenti contro orsi e lupi nel teatro di caccia di [[Königsberg]].<ref>Gottschalk, pp. 64 e 65.</ref> Tuttavia,ma il declino fu rapido: l'ultimo bisonteesemplare selvatico della Prussia Orientale fu abbattuto da un bracconiere nel 1755 nella foresta di Tapiau.<ref name="kra49"/> In Romania, invece, il bisonte europeo rimase presentesopravvisse allo stato selvatico fino alla fine del XVIII secolo.<ref name="nie291"/><ref name="nig54"/>
Nell'area dell'attuale Polonia, i bisonti europei erano già rari nell'XI secolo, ma piccoli nuclei sopravvissero in vastegrandi foreste dove godevano dello status di selvaggina protettaprotette dalla corona.<ref name="nie291"/> Un ruolo cruciale nella conservazione della specie lo ebbe laLa [[foresta di Białowieża]], una regione remota situata al confine tra l'odierna Polonia e la Bielorussia., Fingiocò dalun ruolo cruciale nella conservazione della specie. Dal Medioevo, questa arearegione era riservata come terreno dialla caccia esclusivoesclusiva dei re polacchi, e la caccia al bisonte era consentita solo conrichiedeva l'approvazione del sovrano.<ref name="nig54"/> DalDopo il 1795, il territorio passò sotto il controllo dello zar di Russia, eche fu sottoposto aimpose rigide misure di protezione. Sebbene utilizzato come [[Silvopastorizia|pascolo per il bestiame]], laLa caccia di frodo era punita con la pena di morte, e dal 1803 gran parte della foresta fu interdetta al disboscamento.<ref>Nigge ''et al.'', p. 79.</ref><ref>Gottschalk, p. 70.</ref> TraNel il 1832 e la fine della [[prima guerra mondiale]]1857, la popolazione di bisonti fua monitorataBiałowieża annualmente.<ref>Gottschalk,raggiunse p.il 71.</ref>massimo Nel 1857 si registrò un massimostorico di 1900 esemplari, ma due [[Epidemia|epidemie]], nel 1890 e nel 1910, provocaronocausarono un drastico calo. Nel 1915, rimanevano circa 770 bisonti, ridotti a soli 150 nell'autunno del 1917. DopoDurante la [[prima guerra mondiale]], la maggiorgran parte degli esemplari cadde vittimafu diabbattuta da soldati e bracconieri,.<ref name="ni55"/> conL'ultimo glibisonte ultimiselvatico segnifu di presenza registratiucciso il 4 aprile 1919. Fortunatamente, vurante il XIX secoloTuttavia, alcuni bisonti di Białowieża erano statiesemplari catturati e donati a zoo e riserve, permettendo cosìpermisero la sopravvivenza della specie. LaTra cosiddetta linea di [[Pszczyna|Pleß]] (''Pleß-Linie'') discende da un maschio e quattro femmine regalati nel 1865 al [[Hans Heinrich XI von Hochberg|principe di Pleß]]questi, che avviò un programma di allevamento nei boschi della regione. Un ruolo fondamentale nella conservazione moderna del bisonte lo ha avuto il maschio «Plisch» (numero di registro 229), riportato a Białowieża nel 1936., Quasiè tutticonsiderato iun bisontiprogenitore attualmentedella presenti nella foresta primigenia di Białowieża discendono da questopopolazione esemplareattuale.<ref>Krasińska ''et al.'', pp. 22 e 23.</ref>
[[File:Vanatori neamt.jpg|thumb|Bisonti in Romania]]
GiàPopolazioni neldi XVIIbisonte secoloerano era noto in Europa centrale che esistessero popolazioni di bisontinote anche nella regione del [[Caucaso]].<ref name="Gottschalk, S. 79">Gottschalk, p. 79.</ref> Tuttavia, solo nel XIX secoolo, naturalisti come [[Alexander von Nordmann]] e [[Gustav Radde]] raccolsero informazionidocumentarono più dettagliatedettagliatamente su questi bovini selvatici durante lela loro spedizionipresenza. L'areale del bisonte del Caucaso si estendeva lungo il versante settentrionale della catena montuosa e le sue propaggini., Sulmentre sul lato meridionale, isi bisontilimitava erano presenti solo nellaalla parte occidentale, fino ai confini dell'[[Abcasia]]. Nel XIX secolo, la popolazione di [[Bison bonasus caucasicus|bisontipopolazione del Caucaso]] contava circa 2000 individui. Tuttavia, il loro numeroma diminuì rapidamente a causa della [[guerra caucasica]] e della crescente occupazionedell'espansione umana del loro habitat.<ref name="kra20"/> Negli anni 1890, rimanevano soltanto 442 bisonti, che furono posti sotto protezione dallo [[zar]] di Russia. Nonostante ciòqueste misure, un'epidemia introdotta dal bestiame domestico nel 1919 ridusse ulteriormente la popolazione a soli 50 esemplariindividui. L'ultimo bisonte del Caucaso selvatico fu ucciso nel 1927.<ref name="ni55"/><ref name="kra21"/> Un esemplare maschio di questa sottospecie, chiamato «Kaukasus» (numero di registro 100), giocò un ruolo significativo nella conservazione della specie.del Fu infatti incrociato con bisonti delle pianurebisonte, dando origine alla linea genetica denominatadelle Pianure-Caucaso attraverso incroci con bisonti delle pianure.
=== Distribuzione attuale ===
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