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Il bisonte europeo appartiene all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] degli [[artiodactyla|artiodattili]] e alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei bovidi (''[[Bovidae]]''), che includecomprende circa 280 specie secondo una revisione del 2011.<ref name="Groves et al. 2011">{{cita libro | autore=Colin Groves e Peter Grubb | titolo=Ungulate Taxonomy | editore=Johns Hopkins University Press | anno=2011 | pp=113-115}}</ref> Inizialmente, il bisonte europeo era classificato nel genere ''[[Bison]]'', termine derivatoche probabilmente deriva dalla parola germanica «wisund».<ref>{{cita libro | autore=Kluge-Seebold | titolo=Etymologisches Wörterbuch der deutschen Sprache | edizione=24 | editore=De Gruyter | città=Berlino | anno=2002 | lingua=de}}</ref> Tuttavia, [[Biologia molecolare|analisi molecolari]] più recenti hanno portato a riclassificarlo nel genere ''[[Bos (zoologia)|Bos]]''.<ref name="Hassanin et al. 2004">{{cita pubblicazione | autore=Alexandre Hassanin e Anne Ropiquet | titolo=Molecular phylogeny of the tribe Bovini (Bovidae, Bovinae) and the taxonomic status of the Kouprey, Bos sauveli Urbain 1937 | rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution | volume=33 | anno=2004 | pp=896-907}}</ref><ref name="Groves et al. 2011"/> In passato, si ipotizzava che il bisonte europeo e quello americano appartenessero alla stessa specie., Tuttavia,ma studi genetici hanno evidenziato differenze significative, nonostante le due specie siano completamente interfeconde.<ref>Niethammer ''et al.'', p. 278 e p. 280.</ref> Le somiglianze genetiche si riscontrano soprattutto nei [[Cromosoma Y|cromosomi Y]], ereditati per via paterna, mentre il [[DNA mitocondriale]], (maternalmentetrasmesso ereditato)per via materna, mostra divergenze rilevanti. Il bisonte americano condivide la sua linea mitocondriale con lo [[Bos mutus|yak]], mentre il bisonte europeo è più vicino geneticamente all'uro. Questa scoperta ha portato alla teoria che il bisonte europeo potrebbe essere una specie [[Ibrido|ibrida]], derivata da incroci preistorici tra maschi di bisonte e femmine di uri o loro antenati. QuestaTale ipotesi spiegherebbe le differenze genetiche osservate..<ref>{{cita libro | autore=Verkaar, Nijman, Beeke, Hanekamp e Lenstra | titolo=Maternal and Paternal Lineages in Cross-breeding bovine species. Has Wisent a Hybrid Origin? | anno=2004}}</ref> Nel complesso, gli studi indicano che i generi ''[[Bos (zoologia)|Bos]]'' e ''Bison'' non sono filogeneticamente distinti ([[Parafilia (filogenesi)|parafiletici]]) e, per questo motivo, sono stati pertanto unificati nel genere ''Bos''.<ref name="Hassanin et al. 2004"/>
 
In letteratura vengono talvolta distinte due o tre [[sottospecie]] recenti del bisonte europeo.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Z. Pucek, I. P. Belousova, Z. A. Krasiński, M. Krasińska e W. Olech url=https://web.archive.org/web/20050620174241/http://www.coe.int/T/E/Cultural_Co-operation/Environment/Nature_and_biological_diversity/Nature_protection/sc22_inf29e.pdf | titolo=European bison, current state of the species and an action plan for its conservation | editore=Convention on the Conservation of European Wildlife and Natural Habitats | città=Strasburgo | data=2-5 dicembre 2002}}</ref> Tuttavia, l'unica forma generalmente riconosciuta è quella nominale (''Bos bonasus''), il cui areale storico si estendeva dalle foreste dell'Europa occidentale e centrale fino al [[Don (fiume Russia)|Don]], includendo parzialmente anche l'Europa sud-orientale. Questa sottospecie èsi distingue caratterizzataper dale dimensioni leggermente maggiori rispetto ad altre forme e daper la presenza di unghie più lunghe.<ref name="Niet300"/> Il bisonte europeo fu dichiarato estinto in natura all'inizio del XX secolo, sopravvivendoma solosopravvisse grazie a programmi di allevamento in cattività. Tra questi, emerse la cosiddetta ''Flachlandlinie'' (linea delle pianure)Pianure, basata su sette esemplari mantenuti in zoo. Questa linea genetica è attualmente considerata l'unica consideratageneticamente pura e costituisce la maggior parte della popolazione di bisonti presenti in Polonia e Bielorussia. Nel caso del bisonte delle pianure, l'allevamento non mira alla selezione di caratteristiche particolari, come avvieneaccade per gli animali domestici, ma esclusivamente alla conservazione della specie. L'obiettivo principale è ridurre al minimo la depressione da inincrocio, preservando la salute genetica degli individui.<ref name="Groves et al. 2011">{{cita libro | autore=Colin Groves e Peter Grubb | libro=Ungulate Taxonomy | editore=Johns Hopkins University Press | anno=2011 | pp=113-115}}</ref><ref name="EBCC: population data"/>
 
Il bisonte del Caucaso (''[[Bison bonasus caucasicus|B. caucasicus]]'') è stato in passato considerato una sottospecie del bisonte europeo, denominatacon il nome scientifico ''Bos bonasus caucasicus''. Tuttavia, una revisione del 2011 sulla classificazione dei bovidi lo ha riconosciuto come una specie distinta.<ref name="Groves et al. 2011"/> Una caratteristicadelle caratteristiche distintivadistintive del bisonte del Caucaso, rispetto al bisonte europeo, è la presenza di peli terminali ricci sulla coda.<ref name="Niet300"/> Questa specie si è estinta in natura nellaintorno alla metà degli anni 1920. TuttaviaNonostante ciò, un maschio diappartenente a questa specie, chiamato «Kaukasus», è stato incorporato nei programmi di allevamento, e ha contribuitocontribuendo alla creazione della linea genetica pianuredelle Pianure-Caucaso (''Flachland-Kaukasus-Linie''). Questa linea, underivante dall'incrocio tra bisonti delle pianure e bisonti del Caucaso, possiedepresenta una maggiore variabilità genetica rispetto alla pura linea delle pianurePianure.<ref>{{cita web | url=https://web.archive.org/web/20150711184244/http://www.petermaas.nl/extinct/speciesinfo/caucasianbison.htm | sito=The Extinction Website | titolo=Caucasian Bison}}</ref> LaAttualmente, la maggior parte dei bisonti europei attualmente presenti in Germania discende dalla linea pianuredelle Pianure-Caucaso.<ref name="EBCC: population data">{{cita web | url=http://www.bison-ebcc.eu/ | sito=European Bison Conservation Center (EBCC) | titolo=Population size of European bison kept in captive and free living herds}}</ref>
 
Il «bisonte dei Carpazi» (''B. b. hungarorum'') è considerato da alcuni autori una terza sottospecie del bisonte europeo. La descrizione di questa forma fu realizzata da [[Miklós Kretzoi]] nel 1946, basandosi su uno scheletro completo di una femmina, privo però di corna, e su un cranio parziale di un maschio con un corno intatto. Questa sottospecie si distingue per le sue dimensioni generali, la forma delle corna e la posizione della spalla, che risulta più bassa rispetto al livello del bacino, un tratto che la differenzia dalle altre forme di bisonti.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Miklós Kretzoi | titolo=On Bison bonasus hungarorum n. ssp. | rivista=Annales Historico-Naturales Musei Nationalis Hungarici | numero=5/6 | anno=1946 | pp=105-107}}</ref><ref name="Groves et al. 2011"/> Il materiale di riferimento era conservato nella collezione del Museo Nazionale di Budapest, ma è andato perduto durante la [[Rivoluzione ungherese del 1956|Rivoluzione ungherese]] del 1956.<ref name="kra21"/> Il bisonte dei Carpazi era originario della Transilvania e dell'area dei Monti Carpazi, ma fu dichiarato estinto già intorno al 1790.<ref name="kra22"/>
 
Nel Caucaso centrale vive una popolazione di [[Ibrido|ibridi]] tra bisonti europei e bisonti americani, conosciuta come «linea di montagnaMontagna» (''Hochlandlinie''), considerata la terza linea genetica del bisonte europeo. Questa popolazione fu creata nei primi anni '30 del XX secolo incrociando discendenti della linea delle pianure (''Flachlandlinie'')Pianure, della linea pianuredelle Pianure-Caucaso (''Flachland-Kaukasus-Linie'') e di tre bisonti americani (''B. bonasus'' × ''B. caucasicus'' × ''B. bison''). Nel 2000, è stato proposto di classificare questa popolazione ibrida come una nuova sottospecie, con il nome scientifico ''Bos bonasus montanus''.<ref>{{cita pubblicazione | autore=G. S. Rautian, B. A. Kalabushkin e A. S. Nemtsev | titolo=A new subspecies of the European bison, Bison bonasus montanus ssp. nov. (Bovidae, Artiodactyla) | rivista=Doklady Biological Sciences | numero=375 | anno=2000 | issn=1608-3105 | pp=636-640}}</ref> Tuttavia, questa proposta è considerata da alcuni scienziati prematura. Glipoiché gli individui di questa popolazione mostrano infatti proporzioni variabili delle specie progenitrici, e non è stata dimostrata un'effettiva adattabilità specifica all'habitat montano.<ref name="IUCN">{{cita web | autore=Pucek, Belousova, Krasinska, Krasinski e Olech | titolo=European Bison – Status survey and conservation action plan | editore=IUCN/SSC Bison Specialist Group}}</ref> Inoltre, si teme che gli ibridi possano avere un impatto negativo sulla popolazione locale, e rappresentarerappresentando una minaccia per i bisonti geneticamente puri che vivono nelle vicinanze.<ref name="IUCN"/> In origine, era previsto un programma di allevamento sostitutivo,, volto a ridurre la presenza di geni ibridi, riportando la popolazione verso la purezza genetica del bisonte europeo. Questo obiettivo sarebbe stato ottenutoraggiunto utilizzando esclusivamente bisonti geneticamente puri come maschi da riproduzione. Tuttavia, difficoltà pratiche hanno impedito la realizzazione di questo progetto.<ref name="IUCN"/>
 
== Storia evolutiva ==