Guerra russo-giapponese: differenze tra le versioni

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|Comandante1= [[Nicola II di Russia|Nicola II]]<br />[[Aleksej Kuropatkin]]<br />[[Stepan Osipovič Makarov]]†<br />[[Zinovij Petrovič Rožestvenskij|Zinovij Rožestvenskij]]
|Comandante2= [[Meiji]]<br />[[Ōyama Iwao]]<br />[[Tōgō Heihachirō]]<br />[[Nogi Maresuke]]<br />[[Oku Yasukata]]
|Effettivi1=2.000.000{{M|2000000}} di soldati
|Effettivi2=400.000{{M|400000}} soldati
|Perdite1=47.000{{M|47000}} morti<br />146.032{{M|146032}} feriti<br />12.128{{M|12128}} deceduti a causa di malattie<ref name="Dumas">Samuel Dumas, Losses of Life Caused By War (1923)</ref>
|Perdite2=106.300{{M|106300}} morti<br />173.425{{M|173425}} feriti<br />27.192{{M|27192}} deceduti a causa di malattie<ref name=Dumas/>
|Note=
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[[File:Troops of the Eight nations alliance 1900.jpg|thumb|Truppe dell'Alleanza delle otto nazioni nel 1900. Da sinistra: Regno Unito, Stati Uniti, Australia, India britannica, Germania, Francia, Austria, Italia, Giappone.]]
Sia la Russia che il Giappone parteciparono all'[[Alleanza delle otto nazioni]] inviata nel 1900 per spegnere la [[ribellione dei Boxer]] e per portare soccorso alle delegazioni straniere assediate nella capitale cinese. Inoltre la Russia per proteggere i propri interessi in Manciuria inviò oltre 100.000{{M|100000}} soldati. Le truppe dell'Impero Qin e quelle dei ribelli non poterono opporsi a questo massiccio esercito. In conseguenza di ciò le truppe dell'impero cinese furono espulse dalla Manciuria dove si insediarono quelle russe.<ref>{{Cita|Paine|p. 320}}.</ref> I mutui interessi del Giappone e del Regno Unito li spinsero stringere in risposta il 30 gennaio 1902 l'[[Alleanza anglo-giapponese]], che garantiva al Giappone la neutralità britannica in caso di guerra contro la Russia e il sostegno militare in caso che la Russia fosse stata appoggiata da un'altra potenza<ref name=Connaughton-20>{{Cita|Connaughton|p. 20}}.</ref>.
 
A loro volta Russia e Francia pubblicarono il 16 marzo 1902 una dichiarazione congiunta che sosteneva i principi del trattato anglo-giapponese, riservandosi però il diritto di intervenire nel caso di problemi in Cina<ref name="Connaughton-20" />. L'8 aprile fu stretta la convenzione manciuriana tra Russia e Cina con cui la Russia confermava l'intenzione di evacuare la Manciuria, purché i cittadini russi fossero protetti dalla Cina.<ref name="Connaughton-21">{{Cita|Connaughton|p. 21}}.</ref> Comunque il programma di ritiro che consisteva in tre fasi ognuna della durata di sei mesi fu completato solo nella prima parte con l'evacuazione delle truppe russe dal territorio a sudoccidente di Mukden.<ref name="Connaughton-21" />. Nel 1903 la Russia presentò ulteriori richieste alla Cina, che furono respinte con il supporto di Regno Unito, Stati Uniti e Giappone, nonostante ciò la Russia continuò a fare pressione perché fossero accettate<ref name="Connaughton-21-22">{{Cita|Connaughton|pp. 21-22}}.</ref>.
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[[File:Battlefields in the Russo Japanese War.jpg|thumb|left|Lo scenario del conflitto.]]
Il Giappone necessitava di controllare il mare così da poter trasportare il proprio esercito sul continente asiatico in sicurezza, pertanto il loro primo obiettivo militare fu quello di neutralizzare la flotta russa. I primi combattimenti della guerra furono pertanto a [[battaglia di Port Arthur|Porth Arthur]] dove era ancorata la maggior parte della flotta russa e [[Battaglia della baia di Chemulpo|Chemulpo]] (ora [[Incheon]]), il principale porto della Corea<ref>{{Cita|Connaughton|pp. 38-39}}.</ref>. Il 7 febbraio la flotta giapponese si incontrò con l'incrociatore ''[[Akashi (incrociatore)|Akashi]]'' in servizio di pattuglia per controllare i movimenti della flotta russa e apprese che questa era all'ancora a Port Artur e quindi non poteva minacciare gli sbarchi giapponesi<ref name=Connaughton-38>{{Cita |Connaughton|p. 38}}.</ref>. Tre trasporti truppe con a bordo 2.500{{M|2500}} soldati, scortati da tre incrociatori e due torpediniere al comando del contrammiraglio [[Uryū Sotokichi]] furono inviati verso Chemulpo, mentre il grosso della flotta al comando dell'ammiraglio Togo proseguì verso Port Arthur<ref name=Connaughton-38 />.
 
L'attacco alla flotta russa avvenne in due fasi, la notte dell'8 febbraio i [[cacciatorpediniere]] giapponesi tentarono di cogliere di sorpresa le navi russe silurandole, ma riuscirono a danneggiare solo due navi da guerra, mentre il giorno dopo la flotta principale giapponese sfilò di fronte al porto cannoneggiando la flotta russa, che però era ormai in pieno stato di allerta e protetta dalle [[artiglieria costiera|batterie costiere]] del porto, che costrinsero ben presto le navi giapponese a ritirarsi<ref>{{Cita|Forczyk|pp. 41-43}}.</ref>. Togo non riuscì a raggiungere il suo obiettivo di infliggere un colpo mortale alla flotta russa (solo quattro navi da battaglia russe furono danneggiate contro altrettante giapponesi<ref>{{Cita|Forczyk|p. 43}}.</ref>), ma nel frattempo le forze di Uryu si impossessarono del porto coreano di Chemulpo, sbarcando le prime unità dell'esercito giapponese in Corea<ref>{{Cita|Connaughton|p. 64}}.</ref>.