Anassimandro: differenze tra le versioni
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Secondo [[Favorino]]<ref>[https://books.google.it/books?id=Ztiori43vX0C&pg=PA30&lpg=PA30&dq=favorino+anassimandro&source=bl&ots=Yb_0ypVlJo&sig=Vt36z_hpcM1wDe72W3wsKFAz2QM&hl=it&ei=B-fGTLXKNZCdOtH29ZgB&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CDQQ6AEwBw#v=onepage&q=favorino%20anassimandro&f=false Diogene Laerzio, II, 1-2]</ref> fu Anassimandro il primo a inventare lo gnomone, conficcando un'asta al centro di un quadrante disegnato nell'[[agorà]] di [[Sparta]].
=== Il mare, la terra, l'origine dell'
Dalle opere perdute di [[Teofrasto]], [[Alessandro d'Afrodisia]]<ref>''Meteorologia'', 67, 3</ref> riporta che per Anassimandro il [[mare]] è «il residuo di un'umidità originaria: infatti la zona intorno alla [[Terra]] era umida e, con l'evaporazione di una parte, sotto l'azione del Sole, vennero i venti e le stesse rotazioni del Sole e della Luna, come se questi compissero le loro rivoluzioni a causa dei vapori e delle esalazioni e si volgessero nei luoghi dove sono più abbondanti. Il residuo dell'umidità nelle cavità della Terra forma il mare, che diventa sempre meno esteso, disseccato com'è continuamente dal Sole, tanto che alla fine tutto sarà asciutto».
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