Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

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=== Edmond Dantès e i suoi travestimenti ===
[[File:Edmond Dantès.JPG|thumb|upright=1|Edmond Dantès in una illustrazione di Pierre Gustave Eugene Staal presente nell'edizione del 1888 del romanzo]]
* '''[[Edmond Dantès]]''' — Il protagonista del romanzo. Appena diciannovenne, è già esperto marinaio e futuro capitano della [[nave mercantile]] ''Pharaon'', nonché promesso sposo della [[Catalogna|catalana]] Mercédès. Durante l'ultimo viaggio in mare ferma la nave sull'[[isola d'Elba]] per consegnare un plico al gran Maresciallo [[Henri Gatien Bertrand|Bertrand]] (uomo di fiducia di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], quest'ultimo in procinto di fuggire dall'[[isola d'Elba]] per riprendere il potere in Francia, i noti "[[Cento giorni]]"), seguendo così le ultime volontà del capitano Leclère, e in cambio riceve una lettera confidenziale da consegnare a un uomo a [[Parigi]]. Nessuno conosce il contenuto della lettera, ma l'incontro con l'ufficiale di Napoleone dà l'occasione all'invidioso Danglars di denunciare Dantès come agente bonapartista, in modo da allontanarlo per lungo tempo e prendere il suo posto come capitano della nave. Edmond viene così arrestato e condotto in una prigione-fortezza (il Castello d'If), dove avrebbe dovuto trascorrere l'intera vita, ma da cui riesce a evadere. Dopo gli anni di prigionia diventa il ''Conte di Montecristo'', nome preso da un'[[Isola di Montecristo|isola]] di cui è diventato proprietario dopo avervi trovato il [[tesoro]] indicato dall'abate Faria, conosciuto durante la detenzione. I quattordici lunghi anni di prigionia cambiano Dantès sia fisicamente, dandogli vigore fisico e aspetto "vampiresco", sia mentalmente, dandogli conoscenze di grande profondità e ampiezza. Tuttavia il cambiamento più grande è psicologico: da giovane idealista è diventato un uomo ossessionato dalla vendetta contro coloro che hanno provocato la sua rovina e che lui colpirà usando l'identità del Conte di Montecristo e di molti altri personaggi.
* signor '''Zaccone''', '''conte di Montecristo''' — La persona in cui Edmond cambia la sua identità per compiere la vendetta è un nobile italiano, la cui ricchezza è pari solo all'aura di mistero che lo circonda in quanto il tesoro trovato ha un valore inestimabile. Secondo il passato costruito da Edmond per il suo [[alter ego]], dietro l'identità del Conte di Montecristo si celerebbe il signor Zaccone, figlio di un ricco [[armatore]] [[Malta|maltese]], che vive nell'agio di una ricca rendita e che ha acquistato il titolo di "[[conte]]", assieme all'[[isola di Montecristo]], per diletto. Egli avrebbe fatto la [[guerra]] nella [[Marina militare|marina]] e poi si sarebbe dedicato a notevoli opere di [[carità]], sfruttando le sue enormi ricchezze. Il Conte appare come una persona gentile ed educata, sebbene restia a dare eccessive confidenze, e dalla imperturbabile flemma anche nelle situazioni peggiori; ha immense conoscenze in ogni ambito dello scibile umano: per esempio, è un esperto chimico nonché valente medico, un eccellente combattente e spadaccino, ha viaggiato per il [[mondo]], è amante degli agi più raffinati ed è capace di stupire con la sua eloquenza e con le sue stravaganze.
* '''Lord Wilmore''' — Un [[Nobiltà|nobile]] inglese interpretato da Edmond per compiere buone azioni e atti di generosità. Questo personaggio è l'esatto opposto del Conte di Montecristo e il romanzo fa supporre che i due siano rivali, come tra l'altro asserisce Lord Wilmore stesso.