Monte Malbe: differenze tra le versioni
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| Riga 92: Della storia di Montemalbe esistono notizie sparse. Queste zone furono sfruttate dai comuni di Perugia e Corciano per la fornitura di legna da ardere, calce, cacciagione e sporadiche colture collinari, perlopiù graminacee, olivi e vite. Gli scarsissimi rinvenimenti riscontrati durante gli interventi di esplorazione e di scavo nella zona che da Perugia costeggia dapprima Cenerente e Colle Umberto ad Ovest per poi coinvolgere parzialmente [[Monte Acuto (Umbria)|Monte Acuto]] a Nord e [[Monte Tezio]] ad Est, parlano di un'impronta etrusca da far risalire ai secoli VII e VI a.C.<ref>A.E. Feruglio, Un carro da parata da Castel San Mariano di Corciano presso Perugia, in AA.VV., Antichità dell'Umbria a New York, Perugia 1991, pp. 131-40</ref>, caratterizzata dalla presenza di grandi latifondi di proprietà delle ricche aristocrazie agrarie locali dell'epoca, cioè di famiglie gentilizie etrusche<ref>AA.VV., Il Tezio racconta, a.c. dell'Associazione Ecologista "Colli del Tezio", Perugia 1995, pp. 49 e ss.</ref>. Nella ''Historia di Perugia'' redatta dallo storico [http://www.treccani.it/enciclopedia/pompeo-pellini_(Dizionario-Biografico)/ Pompeo Pellini] è menzionata la presenza di un tempio a Montemalbe che le leggende locali farebbero ricondurre al sepolcrale di Malot Tages o ad un tempio delle divinazioni; in luogo di verità comprovata, ciò  risulterebbe un'interessante prova di culti religiosi etruschi. === Documentazione === L'importanza del bosco dell'areale di Monte Malbe vide, nel corso del medioevo, numerose regolamentazioni da parte dei due comuni sopracitati, che ne regolassero l'utilizzo e multassero chiunque danneggiasse il patrimonio boschivo. Queste regolamentazioni prendevano il nome di ''comunanze.'' Di seguito le più significative Riga 135: Dal 1815, e per quattro o cinque anni di seguito, troviamo che le folte macchie di Monte Malbe erano infestate da un'invasione di lupi i quali facevano, giornalmente, strage di pecore, di capre ed altre bestie che dai possidenti si mandavano a pascolare, turbando la tranquillità dei coloni e dei viandanti. Il Comune adottò questi due provvedimenti: chiese l'autorizzazione di formare una squadra di giovani volonterosi o di spargere della carne avvelenata. Il primo fu approvato ed il secondo respinto, essendo sembrato l'espediente stravagante e pericoloso. Dopo il 1820 gli atti non parlano più di lupi, ciò dimostra che furono sterminati.<ref name="ReferenceA"/> === La battaglia di Monte Malbe (1944) === {{Vedi anche|Campagna d'Italia (1943-1945)}} Perugia fu liberata dall'occupazione nazifascista nei giorni 19-20 giugno 1944. Tuttavia, oltre a numerosi tafferugli, bombardamenti, raid aerei e scontri a fuoco molto violenti nei pressi del capoluogo, è ricordata la battaglia di Monte Malbe come la più significativa del teatro perugino, poiché la zona, proprio come era accaduto per altri avvenimenti dell'antichità, fu sfruttata per la sua posizione strategica ''a guardia incuneata'' sulle due vie principali dirette verso la Toscana e il Nord Italia. La [[Wehrmacht]], infatti, aveva dato inizio ad una rapida ritirata, che fu testimoniata come un continuo via vai di colonne motorizzate nella zona di Cenerente, a partire dal 10 giugno. Il 18 giugno, prima dell'arrivo delle forze alleate, i tedeschi fecero saltare molte munizioni ed armi stipate nel castello di Pieve del Vescovo, preparandosi a rallentare l'avanzata degli [[inglesi]] e dei [[canadesi]] per tentare di fortificare la [[Linea del Trasimeno]]. | |||