Utente:Mr-Shadow/sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichetta: Link a pagina di disambiguazione
Riga 196:
[[File:Pino Rauti camera.jpg|thumb|150px|Pino Rauti]]
*2 agosto: nel giorno dell'anniversario della [[strage di Bologna]] il segretario del MSI, [[Pino Rauti]], presenta in aula una mozione per rimuovere dalla lapide commemorativa nella stazione la parola "fascista". Andreotti risponde di non avere nulla in contrario, a condizione che non venga sostituita con l'espressione "di Stato". L'affermazione possibilista del presidente del consiglio infiamma l'aula ai limiti della rissa. Secondo [[Luciano Violante]] la mancanza di un no netto e deciso è conseguenza del sostegno che il Movimento sociale ha dato al governo nel voto segretto sulla [[legge Mammì]]. La questione fa comunque presto a passare in secondo piano a causa dell'appena avvenuta [[Invasione del Kuwait]] e le possibili conseguenze sul prezzo del petrolio (che aumenta di 4 dollari in 24 ore) e la situazione debitoria dell'[[Iraq]] verso l'Italia.</br>Consiglio dei ministri: il ministro degli esteri, [[Gianni De Michelis]], fa il punto della situazione sull'invasione dell'Iraq: il governo decide di congelare i beni del Kuwait presenti in Italia a causa di un debito di 3.100 miliardi verso la [[Banca nazionale del lavoro]] e una commessa per undici navi ordinate dalla marina militare iraqena al gruppo [[Fincantieri]]. </br>Il comitato per la riforma elettorale deposita presso la [[Cassazione]] 608.000 firme. Mentre [[Mario Segni]] dichiara in una conferenza stampa che il referendum è un mezzo che può servire a stimilare l'iniziativa parlamentare la segreteria provinciale socialista di Avellino esprime riserve sulla raccolta attuata in [[Irpinia] attraverso le segreterie comunali, viziata dalla macchina clientelare e di potere della DC.<ref>Il messaggero, 3 agosto 1990</ref>
*5 agosto: il senato approva in via definitiva la [[legge Mammì]]. Il governo ha posto la questione di fiducia e la votazione avviene a scrutinio palese.<ref>Il messaggero, 6 agosto 1990</ref>
*6 agosto: l'[[ENI]] diffonde dei dati allarmanti sul problema delle importazioni petrolifere. Coi venti di guerra nel medio-oriente, sostiene un rapporto inviato al governo, ogni dollaro di aumento del barile di greggio si traduce per l'Italia in un aumento di 800 miliardi sul fronte dell'importazione. Col dollaro a 1.200 lire l'impegno economico italiano aumenterà fino a dicembre di almeno 1.000 miliardi, portando la spesa complessiva a 14.900 niliardi.<ref>Il messaggero, 7 agosto 1990</ref>
[[File:Adolfo Battaglia.jpg|thumb|150px|Adolfo Battaglia]]
*8 agosto: il ministro dell'industria, [[Adolfo Battaglia]], firma un decreto che aumenta di 25 lire la benzina super, senza piombo e normale e di 23 lire quello del gasolio per autotrazione. Gli aumenti sono stati decisi dal [[Comitato interministeriale dei prezzi]] sulla base dell'aumento del greggio ed è la prima conseguenza della nuova situazione internazionale. Il ministro non esclude nuovi rincari e razionamenti nelle forniture e rivendica al suo partito (il PRI) il merito di aver difeso l'energia nucleare nel referendum del 1987.</br>Il Presidente della repubblica annuncia di voler concedere la grazia di propria iniziativa al fondatore delle [[Brigate rosse]]. L'atto di clemenza verso [[Renato Curcio]], sostiene [[Cossiga]], non è un perdono ma la conferma che lo stato ha vinto politicamente e militarmente il terrorismo. Contro la sua intenzione la maggioranza si divide tra favorevoli ([[Ottaviano Del Turco]]) e contrari (un editoriale de [[La Voce repubblicanaRepubblicana]]). Dal MSI si sostiene che Curcio deve ancora rispondere dell'[[Assalto alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova|attentato alla sede missina di Padova]].<ref>Il messaggero, 9 agosto 1990</ref>
*7 agosto: consiglio dei ministri: nell'ultima riunione prima della pausa estiva è approvato il disegno di legge sulle pensioni che innalza a 65 anni l'età pensionabile e aumenta da 5 a 10 anni la base di calcolo del trattamento sulle retribuzioni. A margine della riunione il sottosegretario Cristofori dichiara che è stata raggiunta una rinnovata intesa nella maggioranza, quanto basta per raggiungere la naturale conclusione della legislatura dopo cinque conclusioni anticipate.<ref>Il messaggero, 8 agosto 1990</ref>
*10 agosto: al rientro da un vertice europeo sulla crisi del Golfo il ministro degli esteri, [[Gianni De Micheis]], dichiara che è imminente una convocazione del consiglio dei ministri per decidere modi e termini dell'eventuale intervento militare italiano. Andreotti dichiara a sua volta che non c'è ancora una data e che un eventuale coinvogimento italiano - che dovrà passare per l'approvazione del governo e del parlamento - sarà deciso solo nell'ambito degli obblighi dell'[[NATO|alleanza atlantica]]. La riunione del governo è in seguito fissata per il 14 agosto.<ref>Il messaggero, 11 agosto 1990</ref>
*14 agosto: consiglio dei ministri: viene deciso un primo impiego di cinque unità navali, chiamate a sostituire altrettante unità statunitensi nello [[stretto di Hormuz]]. La decisione dell'esecutivo è stata raggiunta all'unanimità ma a margine della riunione repubblicani e liberali sostengono che occorre un intervento più deciso. Il PCI, a sua volta, sosterrà in parlamento che le decisioni devono essere prese sotto l'egida dell'[[ONU]] e non sotto il comando del presidente americano.</br>LaNella [[guardiastessa diriunione finanza]]viene rendedeciso notiun iennesimo datiaumento didei unacarburanti vastaperché operazioneil digoverno, controllodichiara di[[Nino 11.000Cristofori]], imbarcazioninon dapuò diporto.fiscalizzare Secondoi lerincari fiammeper giallenon (millerendere uominivana conla 196manovra navicorrettiva. eLa 23benzina elicotterisuper, affiancatinormale dae 800senza pattugliepiombo di terra) quasi tutte sono intestateaumenta a prestanome o società di comodo1.550 Ilire, veriil proprietarigasolio risultanoauto esserea imprenditori980 chelire, dichiaranoquello alda fiscoriscaldamento redditia annui957 tralire, il'olio 12combustibile ea i 18 milioni di557 lire. Nel corso dei controlli sono inoltre sequestrati 55 Kg di stupefacenti. <ref>Il messaggero, 15 agosto 1990</ref>
*17 agosto: il presidente dell'[[Unione petrolifera]], [[Gianmarco Moratti]], sostiene in una intervista che la disponibilità mondiale di petrolio non è stata intaccata dalla quota venuta a mancare con la crisi del Golfo. Secondo Morati le 1.550 lire al litro della benzina sono formate solo per 397 lire dalla produzione e tutto il resto da tasse e IVA. Gli fa eco [[Giovanni Spadolini]] che - analizzando la situazione politica del momento - sostiene che l'Italia pagherà caro l'errore di aver voluto dire no all'energia nucelare. <ref>Il messaggero, 18 agosto 1990</ref>
*19 agosto: in vista della ripresa dei lavori parlamentari la solidità del'esecutivo è minata dallo scontro frontale sui referendum elettorali, sostenuti dalla sinistra DC ed avversati dal resto della maggioranza, in particolare dai socialisti. Secondo [[Craxi]] la situazione interna della DC sta minando l'azione del governo, rimasto indietro in molti punti del programma e ora alle prese con le conseguenze della crisi internazionale legata all'[[Invasione del Kuwait]].<ref>Il messaggero, 20 agosto 1990</ref>
*21-23 agosto: il presidente di [[AGIP|AGIP Petroli]], [[Pasquale De Vita]], sostiene in una intervista che il problema delle forniture energetiche italiane è serio ma non preoccupante. Il governo, aggiunge, deve predisporre in tempi brevi un piano di risparmio al breve periodo, che consenta di affrontare la mancanza delle produzioni di [[Iraq]] e [[Kuwait]] per non tornare alle politiche dell'austerità del 1974. Tra i provvedimenti proposti la differenziazione delle tariffe elettriche per fascie orarie, in modo da disincentivare i consumi diurni.</br>L'intervista esce nello stesso giorno in cui il ministro degli esteri quantifica in 12 miliardi il costo mensile della missione militare e l'[[ISTAT]] diffonde i dati del tasso di [[inflazione]] aggiornati al 15 agosto. Quest'ultimo è balzato dal 5,7 al 6,3% quando ancora non sono stati deciso il terzo aumento dei prodotti petroliferi e vanifica l'impegno del governo del contenimento al 5%. Per i ministri dell'industria e del bilancio il dato risente dell'aumento del prezzo del petrolio e dei suoi derivati e la situazione non è preoccupante ma il sottosegretario al tesoro [[Maurizio Sacconi]], a nome di [[Gudo Carli]], sostiene che le conseguenze provocheranno strascichi fino al 1991. L'esecutivo, dichiara il ministro del bilancio, è comunque orientato a defiscalizzare i nuovi aumenti dei carburanti anche se al momento non è chiaro come e quanto il costo influenzerà la manovra correttive di autunno e la finanziaria per il 1991. La decisione è confermata dopo una riunione dei tre ministri economici, che presenteranno un decreto legge per congelare il prezzo della sola benzina fino al 31 dicembre.<ref>Il messaggero, 22-24 agosto 1990</ref>
 
==== Settembre ====
 
== Note ==