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== Produzione artistica e Stile ==
Sin da giovanissimo inizia a studiare arti figurative con il pittore e incisore Carlo Marcantonio (1923 - 2003), dapprima presso l’Accademia Prenestina del Cimento, poi alla Scuola d’Arte “Casa Romana”.
Alla fine degli Anni Novanta inaugura il ciclo delle ''Vedute di scena'', complesse scenografie architettoniche e paesaggistiche<ref>Rita Bernini, dal Catalogo della Mostra "Sogni, ombre, misteri. La grafica di Alessio Serpetti" (Ariccia, 2023, a cura Rita Bernini), pubblicato da Edizioni Polistampa, Firenze, 2023.</ref> sospese in un silenzio metafisico nell'atmosfera suggestiva del bianco e nero, che realizza con la tecnica del carboncino.
Dal 2002 orienta la sua ricerca verso una dimensione onirica e surreale avviando il ciclo ''L'Arte del Sogno'', le cui radici, oltre a rivelare richiami con la [[Preromanticismo|pittura preromantica visionaria]] ([[
Dal 2016 si dedica all’[[Incisione|arte incisoria]] (soprattutto [[Acquaforte|acquaforte]] e [[Acquatinta|acquatinta]]) per creare nuove fantasie metamorfiche<ref>Giulia Ballerini, dal Catalogo della Mostra "Alessio Serpetti e i Maestri del Simbolismo. Il Sogno e le sue Radici" (Sesto Fiorentino, 2019, a cura di Giulia Ballerini), pubblicato da Edizioni Polistampa, Firenze, 2019.</ref> dal carattere visionario ed enigmatico, sospese tra sogno e incubo, tra classico e allegorico, che include nella raccolta dei ''Notturni arcani'', con i quali nel 2017 vince - ex aequo - il Premio della 5ª Biennale dell’Incisione Contemporanea “Città di Bassano del Grappa”.
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