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==Politiche, utilizzazione e finanziamenti==
== Assemblaggio ==
{{vedi anche|Assemblaggio Stazione Spaziale Internazionale}}
[[File:STS-116 spacewalk 1.jpg|left|thumb|Lavori all'esterno della ISS sulla Nuova Zelanda]]
 
===Aspetti giuridici===
Il primo modulo, [[Zarja]], venne posto in orbita nel novembre 1998 dal vettore spaziale sovietico [[Proton (razzo)|Proton]]. Due settimane dopo, la missione [[STS-88]] dello shuttle pose in orbita [[Unity Module|Unity]], il primo dei tre moduli di collegamento, e lo agganciò a Zarja. Questi primi due moduli, nucleo della ISS, rimasero senza equipaggio per un anno e mezzo, finché nel luglio 2000 fu aggiunto il [[Zvezda (ISS)|modulo Russo Zvezda]] che permise ad un equipaggio minimo di due astronauti di insediarsi. La [[Expedition 1]], che entrò nella stazione spaziale il 2 novembre [[2000]], era formata dall'astronauta statunitense [[William Shepherd]] e da due cosmonauti russi [[Jurij Pavlovič Gidzenko]], e [[Sergej Konstantinovič Krikalëv]].
Dal 2001 al 2007, l'unico altro modulo pressurizzato trasportato sulla ISS dalla missione [[STS-98]] nel 2001 è il [[Destiny Laboratory Module]].
Nel 2008 è stato aggiunto il [[Columbus orbital facility|modulo europeo Columbus]] nella missione [[STS-122]] ed è stato quasi completato il [[Japanese Experiment Module|laboratorio Kibō]] con le missioni [[STS-123]] e [[STS-124]].
 
[[File:ISS Main Contributors.svg|thumb|360px|right|{{legend|#B00000|Nazioni contributrici principali}}{{legend|#F07568|Nazioni contributrici passate}}]]
Il [[20 novembre]] [[2008]] la stazione spaziale ha compiuto il suo decimo anniversario, in concomitanza con la missione [[STS-126]] dello [[Space Shuttle Endeavour|Shuttle ''Endeavour'']]. Dopo un decennio dal lancio del primo modulo [[Zarja]], la stazione è stata quasi completata e possiede una massa di {{M|284402|k|g}} con un volume interno di oltre 700 m<sup>3</sup>. I pannelli solari hanno una superficie di 2&nbsp;675 m<sup>2</sup> Essa è stata visitata da 167 astronauti provenienti da 15 nazioni, che hanno consumato oltre 19&nbsp;000 pasti<ref name="anniversario"/>.
Essa contiene 19 strutture di ricerca, sponsorizzate dall'agenzia spaziale [[NASA|statunitense]], [[Agenzia Spaziale Europea|europea]] e [[JAXA|giapponese]]. La stazione ha, in dieci anni, compiuto 57&nbsp;309 orbite attorno alla Terra, percorrendo {{converti|1432725000|mi|km}}, una distanza superiore a quella che divide la Terra da [[Saturno (astronomia)|Saturno]]<ref name="anniversario">{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/main/10th_anniversary.html|titolo=Nations Around the World Mark 10th Anniversary of International Space Station|autore=NASA|data=20-11-2008|accesso=20-11-2008}}</ref>.
 
La International Space Station è un progetto congiunto di diverse agenzie spaziali diverse: la [[Canada|canadese]] ([[Canadian Space Agency|CSA]]), l'[[Europa|europea]] ([[Agenzia Spaziale Europea|ESA]]), la [[giappone]]se ([[JAXA]] - già [[NASDA]]), l'agenzia russa ([[Agenzia Spaziale Russa|RKA]]) e quella statunitense ([[NASA]]).<ref name="PartStates">{{cite web|url=http://www.esa.int/esaHS/partstates.html|title=Human Spaceflight and Exploration—European Participating States|accessdate=17 January 2009|publisher=European Space Agency (ESA)|year=2009}}</ref>
<div style="float:right; font-size:90%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-right:1em; margin-left:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=70%|logo=|border=1px|col1=#b0c4de|col2=#dddddd|col3=white|font-size=110%|titolo=Il disastro dello Space Shuttle Columbia
|contenuto=
{{vedi anche|Disastro dello Space Shuttle Columbia}}
[[File:STS-107 launch.jpg|120px|right]]
Dopo [[Disastro dello Space Shuttle Columbia|l'incidente]] del [[Space Shuttle Columbia|Columbia]] avvenuto il [[1º febbraio]] [[2003]], e la successiva sospensione del [[programma Space Shuttle]], il futuro della ISS rimase incerto fino al 2006. Infatti, subito dopo il lancio dello [[Space Shuttle Discovery|Shuttle ''Discovery'']] nel luglio [[2005]] con la missione [[STS-114]] sorsero diversi problemi che vennero risolti con riparazioni estemporanee in spazio aperto. La NASA decise allora una nuova sospensione del programma spaziale fino alla risoluzione dei nuovi problemi emersi.
 
Essendo un progetto multinazionale, gli aspetti giuridici e finanziari risultano essere particolarmente complessi. Tematiche di interesse comprendono la proprietà dei moduli, l'utilizzo della stazione da parte delle nazioni partecipanti e le responsabilità per il rifornimento della stazione. I diritti e i doveri sono stabiliti da uno speciale accordo intergovernativo (IGA). Questo trattato internazionale è stato firmato il [[28 gennaio]] [[1998]] dalle principali nazioni coinvolte nel progetto della Stazione Spaziale: Stati Uniti d'America, Russia, Giappone, Canada e undici stati membri dell'Agenzia spaziale europea (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia , Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito).<ref name="ESA-IGA">{{cite web|url=http://www.spaceflight.esa.int/users/index.cfm?act=default.page&level=11&page=1980|title=ISS Intergovernmental Agreement|publisher=European Space Agency (ESA)|accessdate=19 April 2009|date=19 April 2009}}</ref> Un secondo livello di accordi è stato poi stipulato, denominato ''Memorandum of Understanding'' (MOU), tra la NASA e l'ESA, CSA, RKA e JAXA. Questi accordi sono poi ulteriormente suddivisi in obbligazioni contrattuali tra le nazioni.<ref name="ESA-IGA"/> L'uso del segmento orbitale russa è stato negoziato a questo livello.<ref name="RSA-MOU">{{cite web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/nasa_rsa.html|title=Memorandum of Understanding Between the National Aeronautics and Space Administration of the United States of America and the Russian Space Agency Concerning Cooperation on the Civil International Space Station|publisher=NASA|accessdate=19 April 2009|date=29 January 1998}}</ref>
Durante la sospensione dei voli degli Shuttle la stazione è sopravvissuta solamente grazie ai rifornimenti della navetta russa [[Programma Sojuz|Sojuz]]. Dalla [[Expedition 7]] l'equipaggio fu ridotto a 2 persone rispetto alle 3 previste dal piano di volo. La mancata visita dello Shuttle alla stazione per un lungo periodo pose seri problemi, dato che la costruzione era interrotta (lo Shuttle è l'unica navetta in grado di portare in orbita i moduli principali) e le stesse operazioni erano limitate dalla presenza di rifiuti non trasportati sulla Terra. Tuttavia i trasporti [[Progress]] e la missione [[STS-114]] permisero di ridimensionare il problema dei rifiuti.
<small>(Nell'immagine: L'ultimo decollo sello [[Space Shuttle Columbia]])</small>}}</div>
 
Oltre a questi principali accordi intergovernativi, il [[Brasile]], tramite l'[[Agenzia Spaziale Brasiliana]], aveva inizialmente aderito al programma come partner bilaterale degli Stati Uniti da un contratto con la NASA per la fornitura di strutture.<ref name="Brazil">{{cite web|title=NASA Signs International Space Station Agreement With Brazil|url=http://www.nasa.gov/centers/johnson/news/releases/1996_1998/h97-233.html|date=14 October 1997|accessdate=18 January 2009|publisher=NASA}}</ref> In cambio, la NASA avrebbe fornito al Brasile l'accesso alle sue strutture in orbita, così come una opportunità di volo per un astronauta brasiliano nel corso del programma ISS. Tuttavia, a causa di problemi di costo, il subappaltatore [[Embraer]] non è stato in grado di fornire le apparecchiature promesse e così il Brasile ha lasciato il programma.<ref>{{cite web|title=Made in Brazil O Brasil na Estação Espacial Internacional|url=http://www.gizmodo.com.br/conteudo/made-brazil-o-brasil-na-estacao-espacial-internacional/|publisher=Gizmodo Brazil|accessdate=9 March 2011|author=Emerson Kimura|language=Portuguese|year=2009}}</ref> L'Italia ha un contratto analogo con la NASA per fornire servizi analoghi, anche se l'Italia partecipa anche il programma direttamente.<ref name="Italy">{{cite web|url=http://www.asi.it/en/flash_en/living/the_international_space_station_iss|title=International Space Station (ISS)|publisher=Italian Space Agency|date=18 January 2009|accessdate=18 January 2009}}</ref> La [[Cina]] ha espresso spesso l'interesse alla partecipazione al progetto, tuttavia fino al dicembre 2010, non risulta direttamente coinvolta.<ref>{{cite web|url=http://www0.chinadaily.com.cn/opinion/2010-06/02/content_9923401.htm|title=It's decision time on international space program|publisher=Chinadaily.com.cn|date=2 June 2010|accessdate=16 January 2011}}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.universetoday.com/82368/can-china-enter-the-international-space-family/|title=Can China enter the international space family?|publisher=Universetoday.com|date=10 January 2011|accessdate=16 January 2011}}</ref> I responsabili delle agenzie spaziali [[India|indiane]] e [[Corea del sud|sud-coreane]] hanno annuciato, durante l'''International Astronautical Congress'' del 2009, di accedere al programma in funzione di permettere un'estensione della vita della ISS.<ref name="ISRO and KARI to join ISS">{{cite web|url=http://www.flightglobal.com/articles/2009/10/14/333406/south-korea-india-to-begin-iss-partnership-talks-in.html|title=South Korea, India to begin ISS partnership talks in 2010|publisher=Flight International|accessdate=14 October 2009|date=19 June 2010}}</ref>
La costruzione della stazione richiederà più di 40 viaggi nello spazio. Di questi 36 saranno svolti dallo Shuttle. Gli altri voli di assemblaggio saranno svolti dai russi con i vettori Proton o con i vettori Sojuz. Inoltre serviranno circa 30 viaggi del vettore Progress per rifornire periodicamente la stazione fornendole le risorse necessarie per il suo sostentamento fino al 2011. Gli equipaggiamenti per gli esperimenti, il combustibile e tutto il materiale di consumo verrà portato da molti vettori come lo [[Space Shuttle|Shuttle]] (fino al 2011), i vettori [[Progress]], l'europeo [[Automated Transfer Vehicle|ATV]] e il giapponese [[H-II Transfer Vehicle]].
 
==Note==
[[File:STS-124 Garan EVA2.jpg|thumb|left|L'astronaut [[Ron Garan]] durante [[STS-124]] compie una [[passeggiata spaziale]] per l'assemblaggio della ISS.]]
 
Una volta completata la ISS avrà approssimativamente un volume pressurizzato di 1000 metri cubi, una massa di 400000 chilogrammi, genererà 120&nbsp;kW di potenza elettrica e avrà un equipaggio di sei persone. Sarà essenzialmente costituita da un insieme di moduli pressurizzati lungo circa 74 metri, collegati ad un'intelaiatura (lunga 110 metri e posta trasversalmente rispetto ai moduli) sulla quale sono fissati i pannelli solari che alimentano la stazione. Sono previsti 10 moduli principali: Zarja, Zvezda, Destiny, Unity (Node 1), [[Node 2 (ISS)|Harmony]] (Node 2), [[Node 3 (ISS)|Tranquility]] (Node 3), [[Columbus orbital facility|Columbus]], [[Japanese Experiment Module|Kibo]], il [[Multipurpose Laboratory Module]], e il [[Docking Cargo Module]].
 
La costruzione delle stazione ha subito notevoli ritardi a causa del [[disastro dello Space Shuttle Columbia]] (vedi box a fianco), il progetto originario prevedeva il suo completamento nel 2006. Il motivo principale del ritardo lo si deve al disastro del Columbia che nel 2003 bloccò tutti i voli dello Shuttle, sebbene già allora vi fossero dei ritardi dovuti a problemi di produzione dei moduli ed a difficoltà economiche dell'agenzia russa.
 
All'inizio del 2006 sono stati effettuati alcuni cambiamenti al piano di sviluppo della stazione. Diversi moduli sono stati eliminati o rimpiazzati da altri moduli e i voli dello Shuttle sono stati ridotti rispetto al piano originario. Nonostante i cambiamenti analizzando il nuovo progetto si nota che più dell'80% dei moduli previsti nel progetto degli anni 90 è rimasto nel progetto che dovrebbe essere completato entro il 2011.
 
Nel marzo 2006 un incontro tra i cinque partecipanti al progetto portò all'approvazione della nuova costruzione e venne confermato il progetto di terminarla entro il 2010.<ref>{{cita web | data=03-03-2006 | url = http://www.flightglobal.com/Articles/2006/03/03/Navigation/177/205237/NASA+commits+to+Shuttle+missions+to+International+Space.html | titolo = NASA commits to Shuttle missions to International Space Station | opera = International Space Station | editore = FlightGlobal | accesso=16-09-2006}}</ref> A fine maggio 2009 l'equipaggio è stato incrementato a sei persone dopo dodici viaggi dello Shuttle dal disastro del Columbia che sono stati necessari per espandere la stazione e garantire il [[supporto vitale]]: tale incremento comporta che una seconda [[Programma Sojuz|Sojuz]] sia permanentemente collegata alla stazione come lancia di salvataggio ed anche voli più frequenti delle navette Progress, ATV e HTV per rifornire la stazione di tutti i beni di consumo necessari.
 
=== Stato attuale ===
Dopo il secondo stop imposto dalla NASA a causa del [[disastro dello Space Shuttle Columbia]] i voli degli Shuttle sono ripresi regolarmente con la missione [[STS-121]]. <!--Il [[7 novembre]] [[2007]] si è conclusa la settima missione dopo lo stop, la missione [[STS-120]] con lo Space Shuttle [[Space Shuttle Discovery|Discovery]] che ha portato in orbita il modulo ''Harmony''.-->
 
=== Moduli pressurizzati già lanciati ===
[[File:NASA-Krikalev-inside-ISS.jpg|thumb|left|Il cosmonauta [[Sergej Konstantinovič Krikalëv]] all'interno del [[Zvezda (ISS)|Zvezda Service Module]] nel novembre 2000]]
[[File:mplm in shuttle.jpg|thumbnail|right|[[10 marzo]] [[2001]] - Il [[Multi-Purpose Logistics Module]] ''Leonardo'' all'interno del [[Space Shuttle Discovery|Discovery]] durante la missione [[STS-102]]]]
Attualmente la stazione è formata da sette moduli pressurizzati, i due moduli russi [[Zarja]] e [[Zvezda (ISS)|Zvezda]], i tre moduli USA [[Destiny Laboratory Module|Destiny]], [[Unity Module]] e [[Node 2 (ISS)|Harmony]], il modulo europeo [[Columbus orbital facility|Columbus]] e la sezione giapponese [[Japanese Experiment Module|Jem]]. Zarja è stato il primo modulo lanciato nel novembre 1998 da un razzo [[Proton (razzo)|Proton]], in seguito una missione Shuttle ha collegato il modulo Zarja al Node 1. I due moduli sono rimasti disabitati per più di sei mesi, fino al lancio del modulo Zvezda che una volta aggiunto agli altri ha permesso di realizzare un nucleo minimo per permettere la sopravvivenza di due astronauti nello spazio.
 
Dal 2000 al 2006 il principale modulo pressurizzato della stazione spaziale ad essere aggiunto fu il modulo Destiny, trasportato dal volo [[STS-98]] nel 2001. Il laboratorio statunitense fu il primo modulo immesso in orbita sviluppato per svolgere attività di ricerca. Difatti Zarja fornisce corrente elettrica, magazzino, propulsione e sistemi di guida mentre il modulo Zvezda fornisce supporto vitale, sistemi di comunicazione, distribuzione della corrente elettrica, analisi dati, controllo di volo e sistemi di propulsione. Il Node 1 (Unity Module) ha una funzione di collegamento tra la sezione russa ed il resto della stazione ma include anche sistemi di controllo del supporto vitale, sistemi elettrici e di analisi.
 
Nell'attuale configurazione si trovano i moduli [[Joint Airlock|Quest Airlock]] e [[ISS docking compartment|Pirs Airlock]]: si tratta di due moduli che permettono [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]], oltre che funzioni di attracco nel caso russo. Le navette [[Programma Sojuz|Sojuz]] e Progress si collegano alla stazione e ne ampliano lo spazio utile. Una Sojuz deve rimanere permanentemente collegata alla stazione come scialuppa di salvataggio e la navetta va sostituita ogni sei mesi. La navetta viene sostituita durante il rimpiazzo dell'equipaggio.
[[File:ISS Node 2 module.jpg|thumb|left|[[Node 2 (ISS)|Node 2]]]]
[[File:S122e008264.jpg|thumb|right|[[Columbus orbital facility|modulo Columbus]]]]
Inoltre sebbene non costantemente collegato all'ISS i [[Multi-Purpose Logistics Module]] (MPLM) diventano un componente della stazione spaziale durante molte missioni dello Shuttle. L'MPLM si collega al Node 1 e viene utilizzato per rifornire la stazione e come supporto logistico. Questi tre moduli sono stati prodotti dall'[[Agenzia Spaziale Italiana]] e ceduti alla NASA in cambio del trasporto di astronauti italiani che svolgeranno attività di ricerca nel laboratorio statunitense.
 
Il modulo ''Harmony'' è stato prodotto dall'[[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]] sebbene la proprietà sia già stata trasferita alla NASA come parte di un accordo tra NASA e ESA
<ref>Il modulo [[Columbus orbital facility|Columbus]] è stato portato in orbita dalla NASA e montato in cambio della produzione del Node 2 e [[Node 3 (ISS)|Node 3]] per la NASA</ref>. ''Harmony'' contiene otto rack che forniscono energia, acqua e altri sistemi essenziali per il supporto vitale. Inoltre il modulo servirà da collegamento tra il Columbus e il modulo [[Japanese Experiment Module|Kibo]].
 
Nel febbraio [[2008]] è stato aggiunto il modulo [[Columbus orbital facility|Columbus]] dell'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]], costruito a [[Torino]] dall'[[Thales Alenia Space|Alenia spazio]], che ha prodotto per conto dell'ESA e dell'ASI anche MPLM, Node 2 e 3, Columbus, Cupola e [[Automated Transfer Vehicle|ATV]]. Columbus è il secondo modulo dedicato alla ricerca scientifica della stazione spaziale e include il [[Fluid Science Laboratory]] (FSL), l'[[European Physiology Modules]] (EPM), il [[Biolab]], l'[[European Drawer Rack]] (EDR) e diversi rack liberi. Il suo scopo è facilitare diversi tipi di esperimenti in orbita.
[[File:Kibo ELM-PS on ISS.jpg|thumb|left|Componente ELM-PS del laboratorio Kibo]]
All'inizio di marzo del [[2008]] la missione [[STS-123]] ha trasportato sulla stazione l<nowiki>'</nowiki>''Experiment Logistics Module - Pressurized Section - ELM PS'' del [[Japanese Experiment Module]]. Si tratta del primo modulo del laboratorio giapponese.
[[File:STS-124 Kibo.jpg|thumb|Il Componente JLM PM del laboratorio Kibo]]
Il [[31 maggio]] [[2008]] è stato lanciato il ''Discovery'' con la missione [[STS-124]] che ha trasportato sulla stazione il ''Japanese Logistic Module - Pressurized Module (JLM PM)'' e il ''Remote Manipulator System - JEM RMS'', che costituiscono la seconda parte del laboratorio giapponese.
Il laboratorio Kibo è stato completato nella missione [[STS-127]], che è stata lanciata il [[15 luglio]] [[2009]]. Gli astronauti dell<nowiki>'</nowiki>''Endeavour'' e della stazione hanno installato l<nowiki>'</nowiki>''Experiment Logistics Module - Exposed Facility - ELM-EF''. Il componente ''Exposed Section - ES'' è invece impiegato per trasferire gli esperimenti sull'<nowiki>'</nowiki>''Exposed Facility'' e viene quindi portato in orbita e riportato a Terra periodicamente.
Il lancio del [[Node 3 (ISS)|Node 3]] è avvenuto l'[[8 febbraio]] [[2010]] con la missione [[STS-130]], uno degli ultimi voli dello Shuttle. Come il precedente Node 2 anche il Node 3 è stato prodotto dall'Agenzia Spaziale Italiana per conto della NASA. Il modulo fungerà da magazzino, le sue funzioni inizialmente prevedevano anche il collegamento all'[[Habitation Module]] e al [[Crew Return Vehicle]], ma questi progetti sono stati cancellati nel 2001. La [[Cupola (ISS)|Cupola]] è stata lanciata insieme al Node 3.
 
A marzo 2011 la stazione risulta composta dai seguenti moduli ed elementi:
{{-}}
{| class="wikitable" style="width:auto; margin:auto;"
|- style="background:#efefef; border-bottom: 2px solid gray"
! Modulo
! Missione
! Data di lancio
! Veicolo di lancio
! style="width:100px;" | Nazione
! style="width:82px;" | Immagine
! style="width:10px;" | Note
|-
| rowspan="2" | ''[[Zarya]]''
| 1A/R
| 20 Novembre 1998
| [[Proton (lanciatore)|Proton-K]]
| Russia <small>(costruttore)</small><br />USA <small>(finanziatore)</small>
| rowspan="2" | [[File:Zarya from STS-88.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/fgb.html|titolo=Zarya Module|editore=NASA|accesso=7 December 2009|data=14 October 2008}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Il primo componente della ISS ad essere stato lanciato, ''Zarya'' era in grado di provvedere all'[[energia elettrica]], all'immagazzinamento, alla [[propulsione]] e al controllo di [[assetto]] durante le prime fasi di assemblaggio. Attulmente il modulo funziona principalemnte da magazzino.
|-
| rowspan="2" | [[Unity (modulo)|''Unity'']]<br /> <small>(Node 1)</small>
| 2A
| 4 Dicembre 1998
| [[Space Shuttle]], [[STS-88]]
| USA
| rowspan="2" | [[File:ISS Unity module.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|titolo=Unity Connecting Module: Cornerstone for a Home in Orbit|url=http://spaceflight.nasa.gov/spacenews/factsheets/pdfs/unity.pdf|data=gennaio 1999|accesso=11 marzo 2009|editore=NASA}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | il primo modulo nodo di collegamento, connette la sezione statunitense con quella russa e provvede a fornire l'aggancio per Z1 truss, ''Quest'' airlock, laboratorio ''Destiny'', nodo ''Tranquility'' e per il [[Multi-Purpose Logistics Module|PMM Leonardo]].
|-
| rowspan="2" | [[Zvezda (ISS)|''Zvezda'']] <br /><small>(lit. ''star'')<br />(service module) </small>
| 1R
| 12 luglio 2000
| [[Proton (lanciatore)|Proton-K]]
| Russia
| rowspan="2" | [[File:ISS Zvezda module-small.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/sm.html|titolo=Zvezda Service Module|editore=NASA|data=11 Marzo 2009|accesso=11 Marzo 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Modulo di servizio della stazione, che provvede a fornire lo spazio principale per il soggiorno degli astronauti, i sistemi per il controllo di assetto e per il [[supporto vitale]]. Il modulo provvede inoltre all'aggancio con le [[Programma Sojuz|navette Sojuz]], con la [[progress|navetta Progress]] e l'[[Automated Transfer Vehicle]]. L'aggiunta di questo modulo ha reso la stazione abitabile.
|-
| rowspan="2" | [[Destiny Laboratory Module|''Destiny'']]<br /> <small>(laboratorio USA)</small>
| 5A
| 7 febbraio 2001
| Space Shuttle, [[STS-98]]
| USA
| rowspan="2" | [[File:ISS Destiny Lab.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/destiny.html|titolo=NASA—US Destiny Laboratory|data=26 Marzo 2007|accesso=26 Giugno 2007|editore = NASA}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Prima struttura dedicata alla ricerca scentifica a bordo della ISS. ''Destiny'' è dedicato ad esperimenti di carattere generale. Il modulo serve inoltre come punto di aggancio per gran parte della ''[[Integrated Truss Structure]]'' della stazione.
|-
| rowspan="2" | [[Joint Airlock|''Quest'']]<br /> <small>(airlock)</small>
| 7A
| 12 luglio 2001
| Space Shuttle ''Atlantis'', [[STS-104]]
| USA
| rowspan="2" | [[File:ISS Quest airlock.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://spaceflight.nasa.gov/station/eva/outside.html|titolo=Space Station Extravehicular Activity|accesso=11 Marzo 2009|editore=[[NASA]]|data=4 April 2004}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Primo [[airlock]] per la ISS, ''Quest'' hosts spacewalks with both US [[Extravehicular Mobility Unit|EMU]] and Russian [[Orlan (tuta spaziale)|Orlan]] [[tuta spaziale]]. ''Quest'' consists of two segments; the equipment lock, that stores spacesuits and equipment, and the crew lock, from which astronauts can exit into space.
|-
| rowspan="2" | [[ISS docking compartment|''Pirs'']]<br /> <small><br /></small>
| 4R
| 14 settembre 2001
| [[Soyuz|Soyuz-U]], [[Progress|Progress M-SO1]]
| Russia
| rowspan="2" | [[File:Pirs docking module taken by STS-108.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/pirs.html|titolo=Pirs Docking Compartment|editore=NASA|accesso=28 Marzo 2009|data=10 Maggio 2006}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | ''Pirs'' provvede a fornire alla ISS un porta addizionale per il docking per le navette Soyuz e Progress. Inoltre consente ai [[cosmonauta|cosmonauti]] l'uscita e l'entrata per le [[passeggiata spaziale|passeggiate spaziali]] che utilizzano la [[Orlan (tuta spaziale)|tuta spaziale Orlan]]. Inoltre provvede a fornire spazio per immagazzinamento per tre [[tuta spaziale|tute spaziali]].
|-
| rowspan="2" | [[Harmony (modulo)|''Harmony'']]<br /> <small>(nodo 2)</small>
| 10A
| 23 ottobre 2007
| Space Shuttle, [[STS-120]]
| Europa <small>(costruttore)</small><br />USA <small>(gestore)</small>
| rowspan="2" | [[File:STS-120 Harmony in Discovery's payload bay.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/node2.html|titolo=Harmony Node 2|editore=NASA|data=26 September 2007|accesso=28 Marzo 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Il secondo nodo di collegamento della stazione, Harmony è il fulcro delle attività della ISS. Il modulo contiene quattro rack che forniscono energia elettrica e funziona da punto centrale di collegamento per vari altri componenti attraverso i suoi sei punti di attracco. Il modulo Europao Columbus e il laboratorio giapponese Kibo sono permanentemente ancorati al modulo. Lo Space Shuttle statunitense si aggancia alla ISS tramite PMA-2, collegato alla porta anteriore di Harmony. Inoltre, il modulo serve come punto di attracco per il Multi-Purpose Logistics Modules.
|-
| rowspan="2" | [[Columbus orbital facility|''Columbus'']]<br /> <small>(Laboratorio Europao)</small>
| 1E
| 7 febbraio 2008
| Space Shuttle ''Atlantis'', [[STS-122]]
| Europa
| rowspan="2" | [[File:S122e007873.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita news|url=http://www.nasaspaceflight.com/2008/01/prcb-plan-sts-122-for-net-feb-7-three-launches-in-10-11-weeks/|titolo=PRCB plan STS-122 for NET Feb&nbsp;7—three launches in 10–11 weeks|accesso=12 January 2008|author=Chris Bergin|data=10 January 2008|editore=NASASpaceflight.com}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.esa.int/esaHS/ESAAYI0VMOC_iss_0.html|titolo=Columbus laboratory|editore=European Space Agency (ESA)|accesso=6 Marzo 2009|data=10 January 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | La struttura di ricerca principale per gli esperimenti scientifici Europai a bordo della ISS. Columbus offre un laboratorio generico e strutture appositamente progettate per la [[biologia]], la ricerca biomedica e [[Meccanica dei fluidi|fisica dei fluidi]]. Diverse posizioni di montaggio sono poste all'esterno del modulo e che forniscono alimentazione e dati per esperimenti esterni come la ''[[European Technology Exposure Facility]]'' (EuTEF), il ''[[Solar Monitoring Observatory]]'', il ''[[Materials International Space Station Experiment]]'', e l'''[[Atomic Clock Ensemble in Space]]''. Un certo numero di espansioni sono previste per lo studio della [[fisica quantistica]] e la [[cosmologia]].
|-
| rowspan="2" | [[Japanese Experiment Module|''Kibō'']] - Modulo logistico <br /><small>(ELM)</small>
| 1J/A
| 11 marzo 2008
| Space Shuttle ''Endeavour'', [[STS-123]]
| Giappone
| rowspan="2" | [[File:Kibo ELM-PS on ISS.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="nasa-jem">{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/elements/jem.html|titolo=NASA—Kibo Giapponeese Experiment Module|editore=NASA|data=23 Novembre 2007|accesso=28 Marzo 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Parte del modulo per esperimenti scientifici giapponese ''Kibō''. Esso provvede a fornire una struttura per il trasporto e l'immagazzinamento dei carichi scientifici.
|-
| rowspan="2" | [[Japanese Experiment Module|''Kibō'']] - Modulo pressurizzato<br /> <small>(JEM–PM)</small>
| 1J
| 31 maggio 2008
| Space Shuttle ''Discovery'', [[STS-124]]
| Giappone
| rowspan="2" | [[File:STS-124 Kibo.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="nasa-jem"/><ref>{{cita web|url=http://kibo.jaxa.jp/en/about/|editore=Giappone Aerospace Exploration Agency (JAXA)|accesso=6 Marzo 2009|data=25 September 2008|titolo=About Kibo}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Parte del modulo per esperimenti scientifici giapponese ''Kibō''. Questo è il cuore del modulo ''Kibō'' ed è il laboratorio più grande dell'intera stazione con lo spazio per 23 racks che includono 10 racks per esprimenti. Il modulo è utilizzato per condurre esperimenti di medicna dello spazio, [[biologia]], osservazione della Terra, produzione di materiali, biotecnologie e ricerca nel campo delle [[telecomunicazioni]]. Il modulo dispone, inoltre, della ''Exposed Facility'', una piattaforma esterna che permette di esporre gli esperimenti direttamente al vuoto dello spazio. La piattaforma è poi raggiungibile tramite un braccio robotico.
|-
| rowspan="2" | [[Poisk|''Poisk'']]<br /><small><br /> (modulo per esperimenti 2)</small>
| 5R
| 10 novembre 2009
| Soyuz-U, [[Progress|Progress M-MIM2]]
| Russia
| rowspan="2" | [[File:Poisk.Jpeg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="dc1_dc2">{{cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/iss_dc.html|titolo=Docking Compartment-1 and 2|editore=RussianSpaceWeb.com|author=Anatoly Zak|accesso=26 Marzo 2009}}</ref><ref name="Poisk">{{cita web|editore=NASASpaceflight.com|author=Chris Bergin|data=10 Novembre 2009|accesso=10 Novembre 2009|titolo=Russian module launches via Soyuz for Thursday ISS docking|url=http://www.nasaspaceflight.com/2009/11/live-russian-module-launch-towards-iss-on-soyuz/}}</ref>
|-
| colspan="4" | Uno dei componenti russi della ISS, ''Poisk'' è usato per l'aggancio delle navette Soyuz e Progress, come ''airlock'' per le [[attività extraveicolare|passeggiate spaziali]] e come interfaccia per gli esperimenti scientifici.
|-
| rowspan="2" | [[Tranquility|''Tranquility'']]<br /><small>(node 3)</small>
| 20A
| 8 febbraio 2010
| Space Shuttle ''Endeavour'', [[STS-130]]
| Europa <small>(costruttore)</small><br />USA <small>(gestore)</small>
| rowspan="2" | [[File:Tranquility-node3.JPG|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|url=http://www.space.com/news/090414-colbert-space-station-node.html|titolo=NASA Names Space Module After Moon Base, Not Stephen Colbert|editore=Space.com|author=Robert Z. Pearlman|data=15 April 2009|accesso=15 April 2009}}</ref><ref>{{cita web|accesso=28 Marzo 2009|editore=European Space Agency (ESA)|url=http://www.esa.int/esaHS/ESAFQL0VMOC_iss_0.html|titolo=Node 3: Connecting Module|data=23 February 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Terzo e ultimo nodo di collegamento statunitense della stazione, '' Tranquility'' contiene un avanzato sistema di supporto vitale per il ricicl dell'acqua per l'utilizzo da parte dell'equipaggio e per la generazione di [[ossigeno]] respirabile. Il nodo fornisce inoltre l'aggancio per altri moduli pressurizzati.
|-
| rowspan="2" | [[Cupola|''Cupola'']]
| 20A
| 8 febbraio 2010
| Space Shuttle ''Endeavour'', [[STS-130]]
| Europa <small>(costruttore)</small><br />USA <small>(gestore)</small>
| rowspan="2" | [[File:STS-130 Nicholas Patrick looks through Cupola.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref>{{cita web|editore=European Space Agency (ESA)|url=http://www.esa.int/esaHS/ESA65K0VMOC_iss_0.html|accesso=28 Marzo 2009|titolo=Cupola|data=16 January 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Cupola è un modulo osservatorio che provvede a fornire all'equipaggio della ISS una vista diretta delle operazioni del braccio roobotico e dell'aggancio delle navette. Inoltre è un punto di osservazione della Terra. Il modulo è fornito di una finestra di 8 cm di diametro, la più larga della stazione.
|-
| rowspan="2" | [[Rassvet|''Rassvet'']]<br /><small><br />(modulo di ricerca 1)</small>
| ULF4
| 14 maggio 2010
| Space Shuttle ''Atlantis'', [[STS-132]]
| Russia
| rowspan="2" | [[File:Rassvet Canadarm Crop.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="Manifest"/>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | ''Rassvet'' è utilizzato per il docking e come magazzino.
|-
| rowspan="2" | [[Multi-Purpose Logistics Module|''Leonardo'']]<br /><small>(Permanent Multipurpose Module)</small>
| ULF5
| 24 febbraio 2011
| Space Shuttle ''Discovery'', [[STS-133]]
| Italia <small>(Costruttore)</small><br />USA <small>(Gestore)</small>
| rowspan="2" | [[File:Leonardo PMM module.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="PLM1">{{cita news|url=http://www.nasaspaceflight.com/2009/08/sts-133-five-crew-one-eva-mission-leave-mpm-on-iss|titolo=STS-133 refined to a five crew, one EVA mission—will leave MPLM on ISS|editore=NASASpaceflight.com|author=Chris Gebhardt|data=5 August 2009}}</ref><ref name="PLM2">{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8226309.stm|titolo=Europa looks to buy Soyuz craft|editore=BBC News|last=Amos|first=Jonathan|data=29 August 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://forum.nasaspaceflight.com/index.php?topic=17437.msg483604#msg483604|editore=NASASpaceflight.com|accesso=12 October 2009|titolo=Shuttle Q&A Part 5|data=27 September 2009}}</ref>
|- style="border-bottom: 2px solid gray"
| colspan="4" | Il Leonardo ''[[Multi-Purpose Logistics Module]]'' ospita i pezzi di ricambio e varie forniture, consentendo tempi più lunghi tra le missioni di rifornimento e liberando spazio in altri moduli, in particolare in ''Columbus''. L'arrivo del modulo PMM ha segnato il completamento del segmento orbitale americano.
|}
 
====Programmati per il lancio ====
{| class="wikitable" style="width:auto; margin:auto;"
|- style="background:#efefef; border-bottom: 2px solid gray"
! Modulo
! Missione
! Data di lancio
! Vettore
! style="width:100px;" | Nazione
! style="width:82px;" | Immagine
! style="width:10px;" | Note
|-
| rowspan="2" | [[Nauka|''Nauka'']]<br /><small><br /> (Multipurpose Laboratory Module)</small>
| 3R
| Maggio 2012<ref>{{cita web|url=http://www.nasa.gov/mission_pages/station/structure/iss_manifest.html|editore=NASA|titolo=Consolidatad Launch Manifest|accesso=1 Marzo 2011}}</ref>
| [[Proton (lanciatore)|Proton-M]]
| Russia
| rowspan="2" | [[File:MLM - ISS module.jpg|80px]]
| rowspan="2" |<ref name="Manifest"/><ref>{{cita web|url=http://www.khrunichev.ru/khrunichev_eng/live/full_mks.asp?id=13190|archiveurl=http://web.archive.org/web/20070927002737/http://www.khrunichev.ru/khrunichev_eng/live/full_mks.asp?id=13190|archivedata=27 September 2007|editore=Khrunichev State Research and Production Space Centre|titolo=FGB-based Multipurpose Lab Module (MLM)|accesso=31 October 2008}}</ref>
|-
| colspan="4" | L' MLM sarà il modulo di ricerca principale della Russia come e sarà utilizzato per esperimenti di microgravità generale, l'aggancio e la logistica. Il modulo fornisce uno spazio per il lavoro e una zona relax e sarà equipaggiato con un sistema di backup del controllo di assetto della stazione. Sulla base dell'attuale programma di assemblaggio, l'arrivo di Nauka porterà a termine la costruzione del segmento russo e sarà l'ultimo grande componente aggiunto alla stazione.
|}
 
====Moduli cancellati====
[[File:ISS Crew Return Vehicle.jpg|thumb|Il prototipo del [[NASA X-38|X-38]] a [[corpo portante]].]]
 
Molti moduli pianificati per la stazione sono stati cancellati nel corso del programma, sia per motivi legati al bilancio, sia perchè non si sono più resi necessari e sia a seguito della riprogettazione della stazione a seguito dell'incidente del Columbia. I moduli cancellati includono:
 
* La statunitense ''[[Centrifuge Accommodations Module]]'' per esperimenti a variabile livello di [[Interazione gravitazionale|gravità]] artificiale.<ref>{{cita web|url=http://forum.nasaspaceflight.com/forums/thread-view.asp?tid=12560&mid=269666|titolo=Where is the Centrifuge Accommodation Module (CAM)?|editore=NASASpaceflight.com|accesso=12 October 2009}}</ref>
 
* L'''[[Habitation Module]]'' (statunitense), che doveva fornire alla stazione una zona abitativa. Le zone dedicate al sonno sono adesso dislocate in diversi luoghi della stazione.<ref>{{cita web|url=http://www.space.com/missionlaunches/060214_iss_module.html|titolo=NASA Recycles Former ISS Module for Life Support Research|author=Tariq Malik|accesso=11 Marzo 2009|editore=Space.com|data=14 February 2006}}</ref>
* Il ''[[Crew Return Vehicle]]'' (statunitense) che doveva essere la scialuppa di salvataggio della stazione, questo compito viene svolto dalle neavette [[Sojuz]].<ref name="CRV">{{cita web|url=http://esapub.esrin.esa.it/bulletin/bullet101/graf.pdf|titolo=The X-38 and Crew Return Vehicle Programmes|accesso=4 October 2009|author=E. D. Graf|data=February 2000|format=PDF|work=ESA Bulletin 101|editore=European Space Agency}}</ref>
 
* Gli statunitensi ''[[Interim Control Module]]'' e ''[[ISS Propulsion Module]]'' erano stati progettati per sostituire il modulo ''Zvezda'' nel caso che il lancio fosse fallito.<ref>{{cita web|titolo=ICM Interim Control Module|editore=U.S. Naval Center for Space Technology|url=http://code8200.nrl.navy.mil/icm.html|archiveurl=http://web.archive.org/web/20070208164211/http://code8200.nrl.navy.mil/icm.html|archivedata=8 February 2007}}</ref>
* L'''[[Universal Docking Module]]'' di progettazione russa, dove avrebbe dovuto essere agganciato il laboratorio spaziale russo poi cancellato.<ref name="Zak">{{cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/iss_russia.html|accesso=3 October 2009|editore=russianspaceweb.com|author=Anatoly Zak|titolo=Russian segment of the ISS}}</ref>
* La russa ''[[Science Power Platform]]' che avrebbe dovuto fornire energia elettrica al segmento russo indipendentemente dai pannelli solari della ISS.<ref name="Zak"/>
* Due ''[[Russian Research Module]]'' erano stai pianificati per la ricerca scientifica.<ref>{{cita web|url=http://www.boeing.com/defense-space/space/spacestation/components/russian_laboratory.html|titolo=Russian Research Modules|editore=Boeing|accesso=21 Giugno 2009}}</ref>
 
==Traduzione==
 
Quest
(Camera di compensazione congiunta) 7A 12 luglio 2001 Space Shuttle Atlantis STS-104 USA Un modulo sospesa nello spazio per il braccio robotico della ISS. In vista del modulo sono due scomparti, il corto, blocco apparecchiature fuori bersaglio sulla sinistra dell'immagine, e la lunga, blocco equipaggio stretta a sinistra. La Terra e nero dello spazio sono visibili sullo sfondo, con la vaga angolo di un altro modulo visibile in primo piano, in alto a destra. [43]
La sacca d'aria primaria per la ISS, Quest padroni di casa con entrambe le passeggiate spaziali EMU statunitensi e russi tute spaziali Orlan. Quest è costituito da due segmenti: il blocco attrezzature, tute spaziali che memorizza e le attrezzature, e la serratura equipaggio, dal quale può uscire astronauti nello spazio.
 
Experiment Logistics Module Kibo
(Lett. speranza e il desiderio JEM-ELM) 1J / A 11 marzo 2008 Space Shuttle Endeavour, la missione STS-123 in Giappone un modulo comprendente un breve, cilindro metallico con un cono appiattito ad una estremità. Un certo numero di corrimano dorati sono visibili sul modulo, insieme ad altri pezzi di hardware ISS in background. [27]
Una parte del laboratorio giapponese Kibo Experiment Module, l'olmo fornisce impianti di stoccaggio e il trasporto al laboratorio con una sezione pressurizzata per servire carichi interni.
 
Pressurizzata del modulo Kibo
(JEM-PM) 1J 31 mag 2008 Space Shuttle Discovery STS-124 in Giappone un modulo composto da un lungo cilindro metallico. Il modulo è dotato di un braccio robotico fissato all'estremità del cilindro di fronte alla telecamera, con una camera di compensazione e diverse finestre coperte. Sul lato destro del modulo è una bandiera giapponese. Una navetta spaziale e di altri hardware ISS è visibile sullo sfondo, con il nero dello spazio come sfondo. [27] [48]
Una parte del laboratorio giapponese Kibo Experiment Module, il PM è il modulo principale di Kibo a cui l'olmo e Exposed Facility sono ormeggiate. Il laboratorio è il più grande singolo modulo ISS e contiene un totale di 23 rack, inclusi 10 rastrelliere esperimento. Il modulo è utilizzato per effettuare ricerche in medicina dello spazio, la biologia, le osservazioni della Terra, la produzione di materiali, biotecnologie, ricerca e comunicazione. Il PM serve anche come punto di montaggio per una piattaforma esterna, il Fondo Exposed (EF), che permette di carichi utili, di essere direttamente esposti all'ambiente spaziale duro. L'EF è servito da braccio robotico del modulo, il JEM RMS, che è montato sul PM.
 
Poisk
('Ricerca' lett.)
(Mini-Research Module 2) 5R 10 Nov 2009 Soyuz-U, Progress M-Russia MIM2 Un modulo cilindrico tozzo, coperto di isolante bianco, con un piccolo oblò e la parola russa per "ricerca" visibile. In allegato al modulo è un altro modulo cilindrico, coperto di isolamento marrone. Una matrice piegato solare e un terzo modulo, rivestita in isolante bianco, è visibile nella parte superiore dell'immagine. [29] [30]
Uno dei componenti russo della ISS, Poisk viene utilizzato per l'attracco di navi Soyuz e Progress, come una camera di compensazione per le passeggiate spaziali e come interfaccia per esperimenti scientifici.
 
Rassvet
(Alba lett.)
(Mini-modulo di ricerca 1) ULF4 14 mag 2010 Space Shuttle Atlantis STS-132 della Russia A breve, il modulo cilindrico, coperto di bianco isolamento, sospesa nello spazio alla fine di un braccio robotico bianco. Un piccolo cilindro bianco è attaccato ad una estremità, e un radiatore piegato piazza è montato l'altro. varie antenne e pali progetto dal modulo, e la terra fa da sfondo. [34]
Rassvet viene utilizzato per l'attracco e di deposito del carico a bordo della stazione.
 
Leonardo
(Permanent Modulo multiuso) ULF5 24 feb 2011 Space Shuttle Discovery, STS-133 Italia (Builder)
USA (operatore) Un argento, un modulo cilindrico, con il logo della NASA e una serie di simboli italiana posta su di essa, visto attaccato ad un altro modulo sul bordo dell'immagine a sinistra. Il modulo ha un allegato di giallo e argento ad ogni angolo, e l'immagine è backdropped dalla Terra, con un braccio robotico bianca visibile in primo piano. [35] [36] [52]
Il PMM Leonardo ospiterà i pezzi di ricambio e forniture, consentendo tempi più lunghi tra le missioni di rifornimento e liberando spazio in altri moduli, in particolare Columbus. Il PMM è stato creato da convertire l'italiano Leonardo Multi-Purpose Logistics Module in un modulo che potrebbe essere fissata in modo permanente alla stazione. L'arrivo del modulo PMM ha segnato il completamento del segmento orbitale americano.
[Modifica] dovrebbe essere lanciato
Modulo missione di assemblaggio di lancio data di lancio del sistema Nation Note vista Isolato
 
Nauka
('Scienza' lett.)
(Multipurpose Laboratory Module) 3R maggio 2012 [53] Proton-M Russia Una immagine generata al computer di un modulo. Il modulo è un cilindro gradini rivestiti in isolamento bianco, con un vano sferico e camera di compensazione ad una estremità. Due blu progetto solare arrays dal modulo, così come un braccio meccanico. Diversi altri pezzi di hardware ISS, sbiadito per evidenziare il modulo, sono visibili sullo sfondo. [34] [54]
 
 
 
==Note==
<references/>