Morano Calabro: differenze tra le versioni

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All'interno sono conservate pregevoli opere d'arte. Appartengono alla scuola di Pietro Bernini un [[ciborio]] e due ''angeli oranti'' posti alle estremità dell'altar maggiore, mentre è del celebre scultore del [[rinascimento]] meridionale [[Antonello Gagini]] la ''Madonna degl'Angioli'' ([[1505]]) proveniente dal cittadino monastero di San Bernardino ed ora posta nella [[nicchia]] sull'altare laterale del [[transetto]] destro. Sono presenti alcune [[Pala d'altare|pale d'altare]] di [[Pittura napoletana|scuola napoletana]] del [[settecento]]; fra gli autori e le opere di maggior riguardo ricordiamo: Francesco Lopez, ''[[Immacolata Concezione|L'immacolata]]'' ([[1747]]), ''L'Addolorata, [[san Giovanni Battista]] e alcuni santi'' ([[1748]]) ed alcuni bozzetti e pale d'altare attribuitegli; famiglia Sarnelli, ''Miracolo di [[San Francesco di Sales]]'' (1747), ''L'incoronazione della Vergine'' (1747) e la ''Madonna del Rosario e alcuni Santi''; Giuseppe Tomajoli, ''Morte di [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|San Giuseppe]]'' ([[1742]]) e un ''San Giovannino'' dello stesso periodo; ed infine, del pittore moranese Lo Tufo ''La Vergine fra i santi Silvestro e Giovanni Battista'' ([[1763]]) e ''Le anime del Purgatorio''. Splendide opere lignee adornano la collegiata: il coro ([[1792]]), il [[pulpito]] ed alcuni stipi sacri realizzati fra la fine del 700' ed i primi anni dell'800' da Mario ed Agostino Fusco. Sopra il coro posto nell'[[abside]] poligonale, si staglia un fastigio di marmi [[Policromia|policromi]] con tre nicchie sormontate da un [[Timpano (architettura)|timpano]] sorretto da [[colonne]]: si ritiene provenga dal monastero di Colloreto, è dei primi del [[secolo XVII]] e vi sono collocate le statue di [[Agostino da Ippona|Sant'Agostino]] e [[Santa Monica]] con al centro [[Maria Maddalena|Maria Maddalena orante]], attribuita a [[Cosimo Fanzago]] o al [[Michelangelo Naccherino|Naccherino]], cui fanno ala due [[Putto|puttini]] dello stesso periodo.
;Sagrestia
Molto interessante è la [[sagrestia]] con uno splendido [[Cassettone|soffitto a cassettoni]] di manufatturamanifattura locale di epoca [[Anni 1590|tardo cinquecentesca]] appartenente all'antico corredo sacro dell'edificio. Sulla destra una custodia per oli sacri in marmo del [[XVI secolo|'500]]. Sono custodite nella Collegiata numerose [[Reliquia|reliquie]] di santi, fra cui una pietra del [[Santo Sepolcro (biblico)|Santo Sepolcro]] e un'orma del sandalo che [[S. Francesco da Paola]] lasciò su una roccia del monte Sant'Angelo nell'atto di benedire la [[Calabria]] prima di recarsi in [[Francia]].
 
=== Chiesa di San Nicola di Bari ===