Sumatriptan: differenze tra le versioni

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==Avvertenze==
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''Somministrazione parenterale:'' il sumatriptan non deve essere somministrato per via endovenosa poiché può causare vasospasmo coronarico<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan > Pharmamedix: Sumatriptan http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Sumatriptan&vo=Avvertenze</ref>.
 
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''Ergotamina e derivati:'' la co-somministrazione di sumatriptan ed [[ergotamina]] può causare un incremento dell’azione vasocostrittrice dell’ergotamina e aumento del rischio di [[vasospasmo]]. Lasciare intercorrere un periodo di almeno 24 ore tra l’assunzione di medicinali contenenti ergotamina o derivati e sumatriptan e un periodo di 6 ore tra l’assunzione di sumatriptan ed ergotamina o derivati<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
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''Sindrome serotoninergica:'' l’assunzione concomitante di sumatriptan e altri farmaci ad azione serotomimetica quali inibitori selettivi della ricaptazione della [[serotonina]] (SSRI) e inibitori della ricaptazione della [[serotonina]] e della [[noradranalina]] (SNRI) determina un aumento dei livelli di serotonina a livello centrale e può causare sindrome serotoninergica pericolosa per la vita. I sintomi della sindrome serotoninergica comprendono confusione, [[allucinazioni]], aumento del battito cardiaco, febbre, nausea, vomito, sudorazione, spasmi muscolari; in caso di comparsa di tali reazioni in seguito all’assunzione di sumatriptan, istituire una terapia di supporto adeguata<ref>FDA Alert, luglio 2006 in www.fda.gov</ref>. Sono stati riportati alcuni casi di sindrome serotoninergica causata dall’assunzione di sumatriptan in pazienti in terapia con farmaci ad azione serotomimetica ([[sertralina]], [[paroxetina]], [[litio]], [[imipramina]], [[amitriptilina]]) per la profilassi dell’emicrania<ref>Mathew N.T. et al., Cephalalgia, 1996, 16(5), 323</ref>. L’associazione tra sumatriptan e [[fluoxetina]] aumenta il rischio di sindrome serotoninergica; lasciare intercorrere almeno due settimane prima di assumere sumatriptan, poiché la fluoxetina ed il suo [[metabolita]] [[norfluoxetina]] sono composti dotati di lunga [[Emivita (farmacologia)|emivita]]<ref>Gury C., Cousin F., Encephale, 1999, 25(5), 470</ref>.
 
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''Miocardite eosinofila:'' in letteratura è descritto un caso di miocardite eosinofila associata all’assunzione di sumatriptan, probabilmente causata da una reazione di ipersensibilità al farmaco. In seguito a sospensione del sumatriptan e trattamento con [[prednisone]], ACE-inibitori, beta-bloccanti e [[diuretici]], entro otto mesi si è verificato il recupero della funzionalità ventricolare<ref>Al Ali A.M. et al., Can J Cardiol., 2006, 22(14), 1233</ref>.
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''Ipertensione:'' il sumatriptan può indurre un aumento delle resistenze vascolari periferiche e causare aumento dei valori pressori; il farmaco risulta quindi controindicato nei pazienti affetti da [[ipertensione]] severa ed è necessario somministrare con cautela nei pazienti affetti da ipertensione controllata<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
 
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''Insufficienza renale:'' l’[[escrezione renale]] di sumatriptan risulta ridotta in pazienti con compromissione della funzionalità renale; somministrare il farmaco con cautela<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
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''Gravidanza:'' l’impiego di sumatriptan durante la [[gravidanza]] può determinare un aumento dell’incidenza di parti prematuri o di ridotto peso alla nascita<ref>Olesen C. et al., Headache, 2000, 40(1), 20</ref>. Gli studi clinici di comparazione con pazienti in gravidanza trattate con altri farmaci ad azione antiemicranica non hanno evidenziato un aumento del rischio di sviluppare malformazioni; l’incidenza di effetti congeniti causati dall’uso di sumatriptan in gravidanza è risultata comparabile a quella riscontrata nella popolazione generale<ref>Shuhaiber S. et al., Neurology, 1998, 51(2), 581</ref><ref>O’Quinn S. et al., Arch Gynecol Obstet., 1999, 263 (1-2), 7</ref><ref>Kallen B., Lygner P.E., Headache, 2001, 41(4), 351</ref><ref>Hilaire M.L. et al., Ann Pharmacother., 2004, 38(10), 1726</ref>. La FDA ha inserito il sumatriptan in classe C per l’impiego in gravidanza (la classe C comprende i farmaci i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto e per i quali non sono disponibili studi specifici sull’uomo, e i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull’uomo né sull’animale). La somministrazione di sumatriptan in gravidanza deve essere riservata ai casi di effettiva necessità, dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Si raccomanda di assumere il minimo dosaggio efficace e di monitorare segni e/o sintomi riconducibili ad una eventuale tossicità del farmaco<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
 
''Allattamento:'' sono disponibili dati limitati riguardanti l’assunzione di sumatriptan durante l’allattamento. Il sumatriptan viene escreto nel latte materno; in uno studio clinico, la quantità di farmaco a cui il bambino viene esposto durante l’allattamento è risultata pari a circa 3,5% della dose assunta dalla madre per via sottocutanea e non sembra causare effetti avversi<ref>Wojnar-Horton R.E., Br J Clin Pharmacol., 1996, 41(3), 217</ref>. L’esposizione del bambino a sumatriptan può essere ridotta evitando l’allattamento nelle 12 ore successive all’assunzione del farmaco<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
''Gravidanza:'' l’impiego di sumatriptan durante la [[gravidanza]] può determinare un aumento dell’incidenza di parti prematuri o di ridotto peso alla nascita<ref>Olesen C. et al., Headache, 2000, 40(1), 20</ref>. Gli studi clinici di comparazione con pazienti in gravidanza trattate con altri farmaci ad azione antiemicranica non hanno evidenziato un aumento del rischio di sviluppare malformazioni; l’incidenza di effetti congeniti causati dall’uso di sumatriptan in gravidanza è risultata comparabile a quella riscontrata nella popolazione generale<ref>Shuhaiber S. et al., Neurology, 1998, 51(2), 581</ref><ref>O’Quinn S. et al., Arch Gynecol Obstet., 1999, 263 (1-2), 7</ref><ref>Kallen B., Lygner P.E., Headache, 2001, 41(4), 351</ref><ref>Hilaire M.L. et al., Ann Pharmacother., 2004, 38(10), 1726</ref>. La FDA ha inserito il sumatriptan in classe C per l’impiego in gravidanza (la classe C comprende i farmaci i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto e per i quali non sono disponibili studi specifici sull’uomo, e i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull’uomo né sull’animale). La somministrazione di sumatriptan in gravidanza deve essere riservata ai casi di effettiva necessità, dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Si raccomanda di assumere il minimo dosaggio efficace e di monitorare segni e/o sintomi riconducibili ad una eventuale tossicità del farmaco<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
 
''Allattamento:'' sono disponibili dati limitati riguardanti l’assunzione di sumatriptan durante l’allattamento. Il sumatriptan viene escreto nel latte materno; in uno studio clinico, la quantità di farmaco a cui il bambino viene esposto durante l’allattamento è risultata pari a circa 3,5% della dose assunta dalla madre per via sottocutanea e non sembra causare effetti avversi<ref>Wojnar-Horton R.E., Br J Clin Pharmacol., 1996, 41(3), 217</ref>. L’esposizione del bambino a sumatriptan può essere ridotta evitando l’allattamento nelle 12 ore successive all’assunzione del farmaco<ref name= Pharmamedix/Sumatriptan />.
 
==Controindicazioni==
Sconsigliato in caso di [[cardiopatia|malattia cardiaca]] pregressa e insufficienza renale. Da evitare in caso di [[angina di Prinzmetal]] e [[cardiopatia ischemica]]. Da considerare che a causa della sonnolenza che il farmaco comporta la sua somministrazione può interferire con la guida.
Cautela viene consigliata nella prescrizione di sumatriptan agli uomini > &nbsp;55 &nbsp;anni, nelle donne in post-menopausa o nelle persone con storia di malattie cardiache.
 
==Dosaggi==