Utente:Mr-Shadow/sandbox: differenze tra le versioni

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Ricco di fantasia fin da bambino dimostra una precoce vocazione artistica. Le sue prime recite avvengono in casa, paludato negli abiti della madre trasformati in improvvisati costumi di scena, sorridendo di se stesso davanti allo specchio. Se non è da escludersi che i travestimenti fossero un inconscia voglia di avere accanto sua madre, è indubbio che al piccolo Totò recitare piace davvero e lo fa a danno dello studio, tanto che giunto in quarta elementare viene retrocesso in terza per scarso profitto. I suoi spettacoli casalinghi, che hanno sua nonna come unico spettatore, riempono i vuoti affettivi, sfogano una vocazione artistica che emerge prepotente, ma servono soprattutto al bambino per dimenticare la povertà autocompiacendosi.
 
[[File:Casa totò.jpg|thumb|left|220px|L'edificio dove Totò è nato e ha vissuto la sua infanzia.]]
La sua prima recita pubblica risale al [[1905]]. Sua nonna ha ricavato un paio di pantaloni corti da una veste a fiori rossi piuttosto vistosa, che risultano larghi e alti di vita. Sceso in strada con un aspetto simile a un clown viene deriso dagli altri ragazzi, che gli danno del "femminiello" e del "ricchione". In un moto di rabbia si strappa di dosso l'indumento, e una volta rimasto in mutande improvvisa una macchietta con un giro di danza che riscuote l'unanime consenso e l'applauso di tutti i presenti.
 
== Teatrografia ==