Filippo Capocci: differenze tra le versioni

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Filippo Capocci, al contrario del padre, ancora legato all'estetica ottocententesca, si svincola dallo stile teatrale e si dedica ad un tipo di interpretazione e di composizione organistica che si avvicina di molto a quella dell'organista francese [[Alexandre Guilmant]].
 
L'occasione per mettersi in luce la sua arte gli viene fornita, nel [[1881]], dal concerto di inaugurazione del nuovo organo chedi [[Joseph Merklin|Merklin]] della [[chiesa di San Luigi dei Francesi]]. Da questo momento, grazie anche all'amicizia instauratasi con Guilmant, per Capocci si apriranno le porte di tutte le più grandi chiese del mondo.
 
Nel [[1890]] la sua esecuzione con Guilmant e Polleri, per l'inaugurazione del nuovo organo di [[William George Trice]] della [[Chiesa di Santa Maria Immacolata (Genova)| Basilica dell'Immacolata]] a [[Genova]], segna un ulteriore il punto a favore di quel [[Movimento Ceciliano|Movimento Riformista]] che propiziò con la sua opera di concertista e collaudatore di nuovi organi. Avallò la proposta del capitolo dei canonici di San Giovanni per la costruzione di due nuovi organi che vennero collocati al termine dei lavori per il rifacimento dell'abside voluto dal papa Leone XIII. Questo lavoro fu commissionato a Nicola [[Morettini]], uno dei primi organari in italia che fece propri i principi della riforma. [[Franz Liszt]], in soggiorno a Roma, lo volle conoscere personalmente esprimendogli una grande stima ed amicizia. Nel [[1899]], viene accolto tra i membri dell'''American Guild of Organists''.