Enrico Corradini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biobot (discussione | contributi)
m Fix tmpl
m apostrofo tipografico
Riga 51:
 
== Pensiero politico ==
L’ItaliaL'Italia deve avere una sua [[colonialismo italiano|politica coloniale]] perché le nazioni povere devono cercare, attraverso l’imperialismol'imperialismo, un “posto al sole”; l’Italial'Italia è una potenza povera ma non deve più farsi mettere i piedi in testa dalle nazioni [[plutocrazia|plutocratiche]]. Il nazionalismo è la trasposizione internazionale del [[socialismo]], si deve mettere in essere una sorta di lotta di classe tra nazioni proletarie e nazioni plutocratiche; “il socialismo è nostro maestro ma nostro avversario”: avversario perché pacifista, maestro perché insegna ad utilizzare lo strumento della lotta di classe in una dimensione internazionale.
 
Corradini vede un’Europaun'Europa dove, al di sotto delle due plutocrazie Inghilterra e Francia, vi sono le nazioni proletarie; Italia e Germania non possono, però, più accettare di essere potenze di serie B. Il [[pacifismo]] è volto esclusivamente alla conservazione dello ''[[status quo]]'' europeo: in risposta a ciò bisogna esaltare la lotta di classe internazionale. La nazione deve essere coesa e non individualista, il buon cittadino deve essere pronto a sacrificarsi per la patria. Corradini matura, insomma, una concezione materialisticamente proletaria ma spiritualmente aristocratica: per dimostrare la propria grandezza spirituale, l’Italial'Italia deve essere guidata dagli uomini migliori (che non è possibile scegliere attraverso la democrazia).
 
Il governo della cosa pubblica va affidato agli aristocratici: non è vero che siamo tutti uguali e non hanno più significato, perciò, i fondamenti della democrazia. Fa parte della natura umana lottare gli uni contro gli altri, è un istinto naturale voler sopraffare il proprio avversario, l’istintol'istinto bellicoso va esportato per il bene nazionale. Distingue tra [[Cristianesimo]], che deve venir respinto per i suoi collegamenti semitici e per sostenere l'uguaglianza tra gli uomini, e [[Cattolicesimo]] che viene adottato perché "universale" e romano o latino.<ref>Cf. Rocco D'Alfonso, «Il nazionalismo italiano e le premesse ideologico-politiche del Concordato» in Marco Mugnaini, ''Stato, Chiesa e relazioni internazionali'', Milano, FrancoAngeli, 2007, p. 69.</ref>
 
== Opere ==