Uranami: differenze tra le versioni
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=== 1944 e l'affondamento ===
Il 3 gennaio 1944 lo ''Uranami'', di nuovo in efficienza, partì assieme all'incrociatore leggero {{nave||Kuma|incrociatore|2}}, che fece scalo a Mergui e [[Penang]] per l'approdo di truppe; l'11 l'incrociatore fu però vittima di un [[sommergibile]] nemico e lo ''Uranami'' trasse in salvo i superstiti, che scesero quattro giorni dopo a Singapore. Il 30 e 31 gennaio lo ''Uranami'' prestò assistenza al ''Kinu'', che stava trainando l'incrociatore leggero {{nave||Kitakami|incrociatore|2}}, a sua volta colpito da un battello avversario. Rimase quindi ormeggiato a Singapore, in manutenzione, per buona parte del mese di febbraio. Il 27 salpò e scortò sino all'Oceano Indiano gli incrociatori ''Aoba'', {{nave||
Tornato operativo il 4 agosto, dal 7 all'11 accompagnò il ''Kinu'' in una missione trasporto truppe sino a Manila, dove a sua volta caricò truppe che depositò il 16 a [[Cebu]]; tre giorni dopo lasciò urgentemente il porto per recare soccorso all'incrociatore leggero {{nave||Natori|incrociatore|2}}, colpito da un sommergibile, ma non riuscì a ritrovarlo e il 21 tornò a Cebu. Il 24 partì e rientrò a Singapore, da dove condusse pattugliamenti e servizio di scorta dalla fine del mese.<ref name=combinedfleet.com/> Periodicamente controllato, sembra che lo ''Uranami'' fu dotato di almeno un [[radar]] Type 13 per l'individuazione di bersagli aerei.<ref name=kgbudge.com/> Il 21 ottobre salpò assieme agli incrociatori gregari e si fermò il 23 a Manila; il giorno successivo la rada fu bersaglio di un'intensa incursione di apparecchi imbarcati statunitensi e lo ''Uranami'', mancato di misura da alcune bombe, fu mitragliato più volte: si ebbero quattro morti, nove feriti e alcune deformazioni alla carena che non permisero di superare i 28 nodi. La sera stessa lo ''Uranami'' e il ''Kinu'' presero a bordo alcuni reparti di fanteria e partirono per [[Mindanao]], dove si unì a diversi trasporti militari prima di navigare sino a [[Ormoc]] sull'isola di [[Leyte (isola)|Leyte]]. Il 26 ottobre, al largo delle coste dell'isola di [[Panay]], il gruppo giapponese fu individuato e attaccato da velivoli americani, lanciati dal Task Group 77.4; lo ''Uranami'' fu presto centrato da due bombe e vari razzi, affondando 70 miglia a nord-nord-est della città di [[Iloilo]] ({{coord|11|50|N|123|0|E}}) con 103 morti, tra i quali figurava il comandante Sako. I 94 naufraghi, così come quelli del ''Kinu'', furono tratti in salvo dai trasporti.<ref name=combinedfleet.com/>
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