Curinga: differenze tra le versioni

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Lingua: dialetto curinghese
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=== Costumi ===
Il costume tipico veniva indossato dalle donne curinghesi per la prima volta intorno ai 15 anni e segnava il passaggio dall' adolescenza alla giovinezza. ''"Pacchiana"'' è Il termine con il quale si definisce la donna che lo indossava, principalmente nei giorni di festa. Si distingueva a seconda che la donna fosse sposata, vedova o nubile.
 
L'abito è formato principalmente da una sottoveste bianca molto lunga detta "Cammisa" mentre un corpetto a doppio petto di velluto o raso nero senza maniche detto ''"Bustu"'' era ricamato a mano in seta, oro o argento e rigido a tal punto da tenere ben sollevato il seno femminile. Dalla scollatura del corpetto fuoriusciva la "Cammisola" una camicetta bianca a maniche corte e larghe ricamata con fini lavori di alto artigianato locale. La gonna, di lana, flanella o cotone, era rossa per le donne sposate, nera per le vedove e veniva detta ''"Pannu"'' mentre la sopravveste, rimboccata e annodata dietro la schiena, a formare una lunga coda veniva chiamata ''"Gunnedda"''. Completava il costume la ''"Fodalicchia"'', un pezzo di stoffa, di solito seta nera, che copriva il davanti e veniva annodata dietro la schiena da due lunghi lacci. Altri elementi erano il ''"Pettine"'' avente lo scopo di coprire il seno e il "Vancalieddu" lungo copricapo di colore nero o bianco, che si snodava lungo le spalle dopo aver formato sulla testa stessa una specie di corona e che serviva per agevolare il trasporto dei contenitori per l'acqua o le cesti con i ''"panni"'' da lavare.
 
L'usanza dell' utilizzo del costume tipico venne mantenuta nel dopoguerra solo dalle donne anziane scomparendo del tutto negli anni '70.
 
=== Tradizioni ===