Cogitare et agere, sed non perficere: differenze tra le versioni
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'''Cogitare et agere, sed non perficere''' è una espressione latina usualmente tradotta ''Pensare e porre in essere atti idonei a commettere un delitto, ma non portarli a termine''.<ref>{{cita|Mantovani, 2007|p. 220}}.</ref>▼
Nella maggior parte degli ordinamenti giuridici si segue l'antico brocardo che terminava con un
Il [[Codice penale italiano]] regola la materia nell'art. 56 [[delitto tentato]] in cui stabilisce una pena, sia pure ridotta, in tutti i casi in cui ci sia la figura del delitto tentato.<ref>{{cita|Mantovani, 2007|p. 224}}.</ref>▼
▲'''Cogitare et agere, sed non perficere''' è una espressione latina usualmente tradotta ''Pensare e porre in essere atti idonei a commettere un delitto, ma non portarli a termine''.
==Note==
▲Nella maggior parte degli ordinamenti giuridici si segue l'antico brocardo che terminava con un '''non est puniendum'''.
<references/>
==Bibliografia==
▲Il [[Codice penale italiano]] regola la materia nell'art. 56 [[delitto tentato]] in cui stabilisce una pena, sia pure ridotta, in tutti i casi in cui ci sia la figura del delitto tentato.
* {{cita libro|titolo=Principi di diritto penale|autore=Ferrando Mantovani|editore=[[CEDAM]]|edizione=2|anno=2007|isbn=9788813273347|cid=Mantovani, 2007}}
== Testi normativi ==
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