Codici di Leonardo da Vinci: differenze tra le versioni

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|da una lettera da Milano ad [[Alfonso I d'Este]], duca di Ferrara, 6 marzo 1523<ref>{{cita|Beltrami 1919|pp. 159-160}}.</ref>}}
 
Parte del materiale leonardesco venne però disperso in varie mani. Si trovano la citazione di un manoscritto (oggi disperso) che nel 1566 era nella biblioteca lasciata da Adolfo II Piccolomini, duca di Amalfi.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Agatino d'Arrigo|titolo=Un frammento inedito di Leonardo sulla meccanica ondulatoria|rivista=Rivista di ingegneria|anno=1958|numero=2|pp=151–156}}</ref> Nel 1586 Giorgio Vasari indicava che «sono nelle mani di ... (''sic'') pittor milanese alcuni scritti di Lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a rovescio, che trattano della pittura e de' modi del disegno e colorire. Costui non è molto, che venne a Fiorenza a vedermi, desiderando stampar questa opera, e la condusse a Roma per dargli esito, né so poi che di ciò sia seguito»;<ref>{{cita libro|autore=G. Vasari|capitolo=[[s:Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568)/Lionardo da Vinci|Lionardo da Vinci|Leonardo da Vinci]]|titolo=Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori|anno=1568}}</ref> questo pittore milanese era forse [[Giovanni Paolo Lomazzo]] oppure [[Aurelio Luini]].<ref>{{cita libro|autore= C. Pedretti|titolo=Studi vinciani: documenti, analisi e inediti leonardeschi|anno=1957|p=66}}</ref> Altro testo oggi disperso venne citato nel ''Trattato'' del 1584 dal Lomazzo quando riferisce di «un suo libro letto da me questi anni passati che egli scrisse di mano stanca à prieghi di [[Ludovico il Moro|Lodovico Sforza]], duca di Milano, in determinatione di questa questione se è più nobile la pittura o la scoltura».<ref>{{cita libro|autore=G.P. Lomazzo|titolo=Trattato dell'arte della pittura, scoltura, et architettura|anno=1584|p=158|url=https://archive.org/stream/trattatodellarte00loma#page/158/mode/2up/search/sforza}}</ref>
 
Il [[codice Leicester]] già nel 1537 era posseduto da Guglielmo della Porta.
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Nel 1796 Napoleone ordinò lo spoglio di tutti gli oggetti artistici o scientifici che potevano arricchire musei e biblioteche di Parigi. Il 24 maggio il commissario di guerra Peignon si presentava all'Ambrosiana insieme a Pierre-Jacques Tinet com l'elenco degli oggetti di cui doveva impossessarsi, fra cui «le carton des ouvrages de Leonardo d'Avinci (sic)». Le casse contenenti gli oggetti d'arte tolti a Milano erano state spedite a Parigi il 29 maggio, ma giunsero solo il 25 novembre. Il 14 agosto venne stabilito che la cassa n. 19 contenente il Codice Atlantico fosse portata alla ''[[Bibliothèque nationale de France]]''; all{{'}}''[[Institut de France]]'' era destinata invece altra cassa contenente «Douze petits manuscritz de Léonard de Vinci sur les sciences» (manoscritti A-M).<ref>{{cita|Beltrami 1895|p. 29}}.</ref>
 
Quando le truppe alleate occuparono Parigi nel 1815, ognuna delle potenze interessate affidò ad un proprio Commissario l'incarico di ricuperare gli oggetti d'arte di cui era stata spogliata; il barone di Ottenfels, incaricato dall'[[Impero austriaco|Austria]] di riprendere gli oggetti d'arte tolti alla Lombardia, essendo questa ritornata sotto il dominio austriaco, non ottenne tutti i codici vinciani sottratti dalla Biblioteca Ambrosiana, benchè ne avesse una nota esatta. Quando si presentò alla ''Bibliothèque nationale'', vi trovò solo il Codice Atlantico; invece di cercare di rintracciare e riavere gli altri manoscritti, si accontentò di tre altri volumi (vecchie copie di codici vinciani che considerò originali) e il 5 ottobre 1815 rilasciò la ricevuta dei volumi «a eccezione di nove volumi manoscritti di mano di Leonardo da Vinci, che secondo la dichiarazione dei signori conservatori non sarebbero mai arrivati alla Biblioteca del Re» («à l'exception de neuf volumes mss. de main de Leonardo da Vinci, lesquels d'après la déclaration de messieurs les conservateurs, ne seraient point arrivés à la RibliothèqueBibliothèque du Roi».<ref>{{cita|Beltrami 1895|p. 30}}.</ref>
 
=== Guglielmo Libri ===