Assertività: differenze tra le versioni

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L''''assertività''' (dal latino "asserere" che significa "asserire"), o '''asserzione''' (o anche '''affermazione di sé'''), è una caratteristica del [[comportamento]] umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie [[Emozione|emozioni]] e [[Opinione|opinioni]] senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore.
 
Secondo gli [[Psicologo|psicologi]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] Alberti ed Emmons, che con Manuel J.Smith<ref>When I Say No, I Feel Guilty: How To Cope Using the Skills of Systematic Assertiveness Therapy (1975) by Manuel J. Smith</ref> hanno reso popolare il concetto negli anni Settanta<ref>Your Perfect Right: A Guide to Assertive Behavior (1970) by Robert E. Alberti and Michael L. Emmons</ref>, si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suoproprio pieno interesse, di difendere il suoproprio punto di vista senza [[ansia]] esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri [[Sentimento|sentimenti]] e di difendere i suoipropri [[Diritto|diritti]] senza ignorare quelli altrui».
 
Il concetto di assertività è usato nell'ambito dell'approccio psicologico legato al [[comportamentismo]] e alla sfera dell'[[autostima]]. Esso si può anche delineare come un equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo<ref>’insieme delle abilità cognitive e comportamentali che consentono a un soggetto di affermare la propria personalità senza cadere in comportamenti passivi o aggressivi</ref>.