Debba: differenze tra le versioni
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Agli inizi del Cinquecento la famiglia Squarzi, che possedeva buona parte della zona, cedette le sue proprietà alla famiglia Mora, che a sua volta le cedette al veneziano Marc'Antonio Bonrizzo; suo figlio Alessandro, proprietario di centinaia di campi coltivati sui quali, sorgevano case coloniche, e anche le quattro ruote idrauliche di Debba, dopo la richiesta dei barcaioli di Vicenza al governo di Venezia finanziò nel 1583 la costruzione della conca di navigazione, di cui divenne proprietario esclusivo<ref>{{cita|Porte di Debba, 2018|pp. 32, 73-84}}</ref>.
Il nome Debba viene citato dal viaggiatore e letterato [[Filippo Pigafetta]] nella sua ''Descrizione del territorio e del contado di Vicenza'' (1602-1603): "''… la valle di Fimon, co'l suo lago et la Fontega
=== Età contemporanea ===
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Il paese è attraversato dalla [[Strada statale 247 Riviera|strada provinciale 247 Riviera Berica]] (SP 247), che porta verso [[Noventa Vicentina|Noventa]] nel Basso Vicentino. Fino al 2009 era classificata come strada statale e percorsa da traffico intenso, parzialmente diminuito dopo il prolungamento dell'[[Autostrada A31 (Italia)|autostrada A31]] che scorre ad essa parallela. Oggi la strada è servita da autolinee [[SVT (Vicenza)|SVT]].
Per quasi un secolo il paese fu attraversato dalla [[Tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana]] che offriva un servizio viaggiatori e merci tra la città di Vicenza e il sud della provincia. Aperta nel 1887 come tranvia a vapore a [[scartamento ridotto]] dalla [[
A partire dagli anni ottanta, il sedime tranviario fu oggetto di un progetto di recupero come [[pista ciclabile della Riviera Berica]], che collega Vicenza a Noventa Vicentina passando anche per Debba.
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