Basilica di Santa Anastasia: differenze tra le versioni

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La pianta della chiesa è organizzata a [[croce latina]] presentando dunque, prima del [[presbiterio]], un [[transetto]] di ampie dimensioni. La grande zona absidale a sua volta è articolata in cinque [[abside|absidi]]<ref>{{cita|Viviani, 2004|pp. 76-77}}.</ref> separati da [[lesena|lesene]] gotiche intonacate e [[affresco|affrescate]], che terminano con [[capitello|capitelli]].<ref>{{cita|Viviani, 2004|pp. 78-79}}.</ref> L'abside centrale accoglie il [[presbiterio]] e l'altare maggiore, mentre quelli ai suoi lati ospitano delle [[cappella|cappelle]] gentilizie, da destra a sinistra quelle delle famiglie Cavalli, Pellegrini, Lavagnoli e Cappella Salerni. Le pareti del braccio longitudinale della chiesa ([[piedicroce]]) sono in gran parte dipinte con [[affresco|affreschi]] e arricchite da [[altare|altari]], cappelle e monumenti funebri di illustri cittadini veronesi.<ref>{{cita|Viviani, 2004|p. 78}}.</ref> Appena entrati, sul muro appena a destra dell'ingresso principale è incastonato un busto di [[Bartolomeo Lorenzi]], poeta veronese, collocato per volere di [[Ippolito Pindemonte]], Marcantonio Miniscalchi, Silvia Curtoni Verza e [[Beatrice d'Este]]. L'interno riceve la luce solare da grandi finestroni e da un [[rosone]], posto sopra il portale.<ref name="Oggi"/>
 
Il pavimento è ancora quello originario, che si suppone sia stato realizzato sotto la direzione di Pietro da Porlezza nel 1462. È costituito da marmi di tre colori: il [[pietra d'Istria|bianco d'Istria]] ed illa nero[[basanite nera]] ricordano la veste dei frati domenicani,<ref>{{cita|Marini e Campanella, 2011|p. 77}}.</ref> mentre il rosso ricorda che la chiesa è dedicata a san Pietro da Verona martire.<ref name="Oggi"/> Le sue parti maggiormente elaborate si trovano nella navata centrale e nel [[transetto]], proprio nel mezzo di quest'ultimo vi è rappresentato un rosone con al centro lo scudo raggiato bianco e nero, simbolo dell'ordine. Nessuna della antiche cappelle ha traccia dell'antico pavimento così pure ne è priva la sacrestia.<ref>{{cita|Cipolla|p. 24}}.</ref> Sempre al da Porlezza è, tradizionalmente, attribuita l'[[acquasantiera]] in marmo rosso veronese posta vicino all'entrata secondaria.<ref name="Oggi"/>
 
{{doppia immagine|destra|Santa Anastasia (Verona) - Acquasantiera di Paolo Orefice.jpg|132|Santa Anastasia (Verona) - Stoups - Gabriele Caliari.jpg|160|Acquasantiera di Paolo Orefice|Acquasantiera di [[Gabriele Caliari]]}}