Marghera: differenze tra le versioni
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Nel 2008, il gruppo vicentino Cereal Docks ha acquistato lo stabilimento della multinazionale americana Bunge ed un secondo impianto per la produzione di biocombustibili a partire dalla lavorazione dei semi oleosi. Materie prime e prodotti finiti sono movimentati tramite collegamenti portuali e ferroviari, ad eccezione di una quota ceduta via ''pipeline'' all'impianto prossimale dell'ENI<ref>{{cita web | url = http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/economia/cereal-docks-vende-petrolio-verde-all-eni-1.1867987 | titolo = Cereal Docks vende “petrolio verde” all'Eni | data = 17 gennaio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181124200030/http://www.icms.it/un-riepilogo-del-nostro-evento-sullindustry-4-0-da-sonia-gastaldi-it-manager-di-cereal-docks/ | dataarchivio = 24 dicembre 2018 | urlmorto = no}}</ref>.
In questi ultimi anni Marghera si sta trasformando, sia nella zona industriale che nel quartiere urbano. La zona industriale sta guardando al futuro in un'ottica di uno sviluppo sostenibile che rispetti l'ambiente e che al tempo stesso salvaguardi l'occupazione; in questa ottica è stato creato il [[VEGA Science Technology Park]], un parco scientifico-tecnologico che ospiterà molte nuove aziende<ref>[http://www.vegapark.ve.it VEGA - Parco Scientifico Tecnologico di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel 2006 è stato inaugurato il nuovo [[ponte strallato di Porto Marghera]], che per l'
A partire dal [[1998]], con il finanziamento della [[regione Veneto]] è nato il progetto [[SIMAGE]] per il monitoraggio della [[qualità dell'aria]] dell'area industriale di Marghera e la gestione delle emergenze di [[contaminazione chimica]] a seguito di incidenti industriali.
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