Angelo Zarcone: differenze tra le versioni
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Nel 1982, in occasione del ventennale della testata, le sorelle Giussani assoldarono il famoso investigatore [[Tom Ponzi]] per ritrovare Zarcone, ma neanche lui ebbe successo<ref>{{cita video|titolo=Diabolik|url=http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0f01bdd5-39ec-4225-8a34-11d46d89ec3b.html|tempo=10:23|data=27 dicembre 2012|accesso=24 ottobre 2014|autore=''[[Fumettology]]''}}</ref>. Il nome di Zarcone venne fatto per la prima volta nel 1992, nel volume ''Diabolik'' della collana ''[[I quaderni del fumetto italiano]]''<ref name="bono" />. Nel 2005 Brenno Fiumali, che conobbe di persona Zarcone, ne disegnò due ritratti in seguito alla richiesta di [[Gianni Bono]], il quale li rese pubblici nel 2011<ref name="bono" /><ref>Gianni Bono, ''C'è mistero e mistero'', in ''Diabolik. Gli anni del terrore'' n. 1, Arnoldo Mondadori Editore, 2011, pp. 252-253</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/protagonisti/il-mistero-di-zarcone|titolo=Guida Fumetto Italiano|autore=Guida Fumetto Italiano|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2018-04-16}}</ref>.
Ancora oggi le cause della sua scomparsa non sono del tutto chiarite<ref name="La Repubblica">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2019/02/19/news/diabolik-217691302/|titolo='Diabolik sono io': il primo albo e il mistero del disegnatore scomparso|sito=La Repubblica|data=19 febbraio 2019|accesso=20 febbraio 2019}}</ref>. Nel [[2019]] viene realizzato un [[documentario]] diretto da [[Giancarlo Soldi]], dal titolo ''Diabolik sono io'', all'interno del quale una drammatizzazione ricostruisce l'ipotetica vita di Zarcone dopo la sua scomparsa.
== Note ==
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