Matteo Angelo Galdi: differenze tra le versioni
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=== Primi scritti e prime esperienze rivoluzionarie ===
Il suo primo opuscolo, ''Del commercio dei negri'', fu edito da ''Il Magazzino enciclopedico salernitano'' nel 1789. Al re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Napoli]] Galdi dedicò ''Analisi ragionata del Codice Ferdinandino per la popolazione di San Leucio'' (Napoli 1790), in cui proponeva innovazioni legislative per questa popolazione, addetta in gran parte all'industria di tessitura della seta.
Il cauto riformismo a Napoli, ma ancor più le notizie sulla [[Rivoluzione francese]], ebbero l'effetto di radicalizzare alcuni intellettuali napoletani, che diedero vita ai clubs "Libertà o morte" e "Repubblica o morte". A marzo 1794 fu represso un tentativo di congiura: i capi della rivolta furono uccisi e altri aderenti condannati a pene pecuniarie. Matteo Angelo Galdi, dopo la lieve condanna pecuniaria, andò in esilio in Francia, a Tolone, dove forse conobbe [[Napoleone Bonaparte]]. Prese la cittadinanza francese nel 1795 e si arruolò nell'[[Armata d'Italia]], dove ebbe il grado di capitano. Tornato in Italia, a [[Oneglia]] collaborò con il rivoluzionario [[Filippo Buonarroti]] alla realizzazione di un sistema politico-sociale rivoluzionario, il primo esperimento del genere in Italia, operando nelle vesti di giudice criminale.
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