Cloderico: differenze tra le versioni

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|data di nascita = [[485]] circa
|data di morte = [[508]]
|coniuge 1 = Una [[Agilolfingi|agilolfingiaagilolfingi]]a
|figli = [[Munderico]]<br/>Una figlia<br/>[[Doda di Reims]]
}}
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== Biografia ==
[[Gregorio di Tours]] racconta che Cloderico il Parricida combattè a fianco di [[Clodoveo I]] nella [[battaglia di Vouillé]] contro il re [[Visigoti|visigoto]] [[Alarico II]]. Qualche tempo dopo la campagna, Clodoveo inviò un messaggio a Cloderico dicendogli che se Sigiberto fosse morto, Cloderico avrebbe ereditato sia il regno e guadagnato la sua amicizia. Cloderico organizzò quindi l'omicidio di suo padre, ma venne assassinato poco dopo dagli inviati di Clodoveo, annettendo il regno di Colonia.<ref name="Harvsp|Settipani|1989|p=110">{{Cita|Settipani|1989}} et {{Cita|Settipani|2000}}</ref>
 
Lo scrittore [[Georges Bordonove]] ha fatto però notare che Clodoveo non usò mai mezzi così subdoli per eliminare gli altri re franchi: egli infatti attaccò Chacaric, lo fa prigioniero, così come i suoi figli, li fece [[Tonsura|tonsuraretonsura]]re e li ordinò rispettivamente sacerdote e diaconi, poi cambiò idea e li fece giustiziare, temendo una rivolta futura. Egli attaccò direttamente Ragnachaire, re di Cambrai, dopo aver corrotto parte del suo esercito; egli lo catturò assieme al fratello Richer e li fece giustiziare. Fece uccidere anche un altro re, Ragnomer. Si può sostenere che Clodoveo non avesse rimostranze contro Cloderico mentre si occupava di Chacaric e Ragnachaire, ma Gregorio di Tours non menziona particolari rimostranze nei confronti dei figli di Chacaric, Richer o Ragnomer.
 
Dopo la morte di Cloderico il Parricida, i [[Franchi Ripuari]] poterono eleggere come re Clodoveo e lo issarono sui loro scudi; essi rimasero fedeli anche al figlio di Clodoveo, [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico I]] dopo la divisione del [[regno franco]] del [[511]], a parte durante l'episodio della rivolta di [[Munderico]] nel [[534]]. Sembra dubbio che i Franchi Ripuari avrebbero potuto mostrato tanta lealtà se Clodoveo fosse stato l'assassino di due dei loro re. Godefroid Kurth, seguito oggi da Georges Bordonove, offre un'altra interpretazione di questo episodio: Cloderico aiutò Clodoveo a prendere l'Aquitania, dopo la vittoria di Vouillé ma Sigiberto viene assassinato in un'imboscata nella [[foresta di Buconia]]. Cloderico ritornò in fretta a Colonia per essere riconosciuto come re, ma morì poco dopo, forse ucciso durante i disordini che seguirono la morte di suo padre. Dato che non aveva figli adulti a succedergli, scoppiò l'anarchia a Colonia e Clodoveo vi si recò per metter fine a questa situazione, venendo quindi eletto re di Colonia dai Franchi. Per il popolo il primo omicidio rimase un evento misterioso e la voci popolari accusarono chi poteva approfittarne del crimine: si accusò quindi Cloderico di aver ucciso suo padre, poi venne a sua votla accusato Clodoveo dello stesso crimine contro Cloderico. Queste voci furono riprese da Gregorio di Tours, qualche decennio dopo.<ref>{{Cita|Kurth|1893}}.</ref><ref>{{Cita|Bordonove|1988}}.</ref>
 
== Famiglia e figli ==
Sposò una [[Agilolfingi|agilolfingiaagilolfingi]]a. Nessuna fonte menziona dei figli, ma gli si può essere attribuito:
 
* [[Munderico]], pretendente austrasiano. La ''Vita di [[Gandolfo di Tongres|san Gandolfo]]'', vescovo di Tongeren, scritto nel XII secolo, sostiene che san Gandolfo provenisse da un ramo dei re Franchi del parricida Cloderico e che figlio del defunto Munderico, che re Teodorico mise a morte. La fonte inoltre aggiunge: «Il giudizio di Dio è iniziato quando ha permesso a Munderico di morire di spada, lui, il figlio del parricida Cloderico». Cronologicamente, Munderico non può che essere il figlio di Cloderico.<ref>{{Cita|Settipani|2000}}.</ref>
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Godefroid|cognome=Kurth|titolo=Histoire poétique des Mérovingiens|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k85959z.r=|lingua=FR|ed=|anno=1893}}
* {{Cita libro|nome=Georges|cognome=Bordonove|titolo=Clovis|ed=Pygmalion|collana=Les Rois qui ont fait la France|anno=1988|lingua=fr|pp=318|ISBN=2-85704-281-7}}
* Godefroid Kurth, ''Clovis'', Tours, Alfred Mame et fils, 1896, XXIV-630 p. ([https://www.persee.fr/doc/bec_0373-6237_1902_num_63_1_461426_t1_0380_0000_2 presentazione del libro], [[iarchive:cloviskurt00kurt/page/n14/mode/2up|versione online]])
 
Riedizione: Godefroid Kurth, ''Clovis, le fondateur'', Paris, Tallandier, coll. « Biographie », 2005, XXX-625 p. (ISBN 2-84734-215-X)
 
* [[Christian Settipani]], ''Les Ancêtres de Charlemagne'', Paris, 1989, 170 p. (<nowiki>ISBN 2-906483-28-1</nowiki>).
* Christian Settipani, « L'apport de l'onomastique dans l'étude des généalogies carolingiennes », dans ''Onomastique et Parenté dans l'Occident médiéval'', Oxford, Linacre College, Unit for Prosopographical Research, coll. « Prosopographica et Genealogica / 3 », 2000, 310 p. (<nowiki>ISBN 1-900934-01-9</nowiki>), p. 185-229.
 
== Voci correlate ==