Al-Hurr al-'Amili: differenze tra le versioni
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Al-Ḥurr al-ʿĀmilī fu uno di costoro e divenne presto grandemente apprezzato dai suoi correligionari di orientamento sciita duodecimano. Egli effettuò un viaggio nella Città santa di [[Mashhad]] (Iran) e vi si stabilì nel 1663, diventando ''[[shaykh al-Islam]]'' del sepolcro-santuario dell'8º Imam, [[Ali al-Rida|ʿAlī al-Riḍā]].<ref>“Amal Al-Āmel,” J. van Ess.
http://www.iranicaonline.org/articles/amal-al-amel-fi-olama-jabal-amel-biographical-dictionary-of-shiite-etnaasari-scholars-originating-from-the-jabal-amel-in-south-lebanon-composed-by-mohammad-b {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160516224257/http://www.iranicaonline.org/articles/amal-al-amel-fi-olama-jabal-amel-biographical-dictionary-of-shiite-etnaasari-scholars-originating-from-the-jabal-amel-in-south-lebanon-composed-by-mohammad-b# |
Dopo un certo periodo al-Ḥurr al-ʿĀmilī si trasferì a [[Isfahan]], dove fu in stretto contatto con [[Muhammad Baqir Majlisi|Muḥammad Bāqir Majlisī]], il terzo dei "Grandi Muḥammad (il primo di essi è Muḥammad Kashānī, noto come Muḥsin al-Fayḍ).<ref>Scarcia, “al-Hurr”.</ref> L'incontro tra i due dotti lasciò una grande impressione in entrambi, che si scambiarono reciprocamente una ''ijāza'' per trasmettere i rispettivi ''ḥadīth''. Majlisī presentò al-Ḥurr al-ʿĀmilī a [[Shah Sulayman I|Shāh Sulaymān]].<ref name="Bar Asher, Horr"/>
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