Città della Terra di Mezzo: differenze tra le versioni
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== Gran Burrone ==
{{vedi anche|Gran Burrone}}
Gran Burrone (nell'originale inglese ''Rivendell'', Forraspaccata nell'edizione Adelphi de ''Lo Hobbit'', Valforra nella nuova traduzione italiana de ''Il Signore degli Anelli'', in [[sindarin]] ''Imladris'', lett. "Profonda valletta del crepaccio"<ref>''Il Silmarillion'', Indice dei nomi, p. 449.</ref>) è una città e un avamposto degli elfi situato nell'[[Eriador]], in una valle nascosta tra le pendici delle [[Montagne Nebbiose]] e uno stretto meandro del fiume [[Bruinen]]. Il reame è retto da [[Elrond]] ed è un rifugio per molti degli ultimi [[noldor]] della Terra di Mezzo e per i dunedain. Gran Burrone è una tappa importante nel viaggio della compagnia di [[Thorin Scudodiquercia]] ne ''Lo Hobbit'' e della
== Hobbiville ==
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== Ost-in-Edhil ==
Ost-in-Edhil (lett. "Fortezza degli elfi") è una città elfica dell'[[Eregion]], nel punto in cui il [[Sirannon]] incrocia il [[Glanduin]]. Viene fondata durante la Seconda Era da [[Celeborn]] e [[Galadriel]], divenendo la capitale del regno elfico dell'Eregion e ospitando una nutrita schiera di [[noldor]] e [[sindar]]. Ost-in-Edhil diviene famosa per l'abilità dei suoi fabbri, su cui spicca [[Celebrimbor]], un discendente di [[Fëanor]] e governatore della città dopo la dipartita di Celeborn e Galadriel. Qui, con la complicità di Sauron, egli crea gli [[Anelli del Potere]]. Quando Sauron però mostra le sue vere intenzioni, tra gli elfi e l'oscuro signore scoppia la guerra, e Ost-in-Edhil viene completamente distrutta. Ne ''Il Signore degli Anelli'' la
== Pelargir ==
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