Castello di Blois: differenze tra le versioni

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Al giorno d'oggi l'ala Luigi XII costituisce l'ingresso del castello.<ref name=P158/> L'edificio fu costruito in stile [[gotico fiammeggiante]] tra il 1498 e il 1503 distruggendo le costruzioni feudali preesistenti.<ref name=L179>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 179}}.</ref> L'ala ha una pianta a L, costituita da un corpo principale, che si affaccia sulla piazza del castello, e un breve prolungamento in direzione sud-ovest; tra questi due corpi e al collegamento con la sala degli stati sono presenti due torri scalari.<ref name=L179/> La costruzione si sviluppa su tre piani, con la peculiarità, di grande modernità per l'epoca, che le stanze non sono direttamente comunicanti le une con le altre (come avveniva negli edifici medioevali), ma connesse da un corridoio che le rende indipendenti: sia al piano terra, con il porticato che si affaccia sul cortile, sia al primo piano, sia nella mansarda, si ripete questa disposizione.<ref name=L180>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 180}}.</ref> Tuttavia, forse come retaggio dell'antico stile di costruzione, le gallerie sono strutturalmente indipendenti dal resto dell'ala, che è dotata di spessi muri perimetrali e da una copertura autonoma, alla quale si appoggia un prolungamento che costituisce il tetto dei corridoi.<ref name=L180/> Anche la presenza di ben tre scale per questa singola ala evidenzia la ricerca del confort degli occupanti, così come la presenza di un sistema di condotti per lo scarico delle acque nere.<ref name=R1618/><ref name=GA26/>
 
====FacciateFacciata esterna====
Lo stile gotico dell'ala è evidente nella policromia dei materiali e nella decorazione, caratterizzata da un'abbondanza di pinnacoli, archi trilobati e bassorilievi con figure mostruose e grottesche, come le sculture delle [[Mensola|mensole]] e dei [[Doccione|doccioni]] che presentano draghi alati, musicisti, leoni con capre, cani con cervi, buffoni, boia, monaci, angeli, sirene, centauri e altri personaggi reali o fantastici.<ref name=GA26/><ref name=L186/> Nonostante ciò, alcuni elementi decorativi dell'edificio virano verso uno stile già rinascimentale.
 
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Sulla destra della facciata si trova l'ingresso, costituito da un largo passaggio ad arcata affiancato da una [[postierla]] pedonale, sormontato da una nicchia contenente una statua di Luigi XII:<ref name=L183/> si tratta di una ricostruzione realizzata dallo scultore [[Charles Émile Seurre]] nel 1857 di un originale attribuito a Guido Mazzoni, distrutto nel 1792.<ref name=P41>{{cita|Poisson|p. 41}}.</ref><ref name=L185>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 185}}.</ref> Il re è raffigurato vestito con l'armatura, con il capo coronato, in groppa a un cavallo riccamente bardato; benché la statua non sia una riproduzione fedele dell'originale, è probabile che non si discosti molto da quello.<ref name=L185/> La nicchia è costituita da una doppia arcata a sesto acuto sormontata da due timpani acuti; tra i due timpani e ai lati della nicchia, sono presenti tre guglie riccamente decorate.<ref name=L184>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 184}}.</ref> Il fondale del vano, che è coperto da una doppia volta a crociera, è decorato con gigli d'oro su sfondo blu.<ref name=L184/> Nonostante la preponderanza dello stile gotico, sui pilastri ai bordi della nicchia sono visibili due bassorilievi a candelabra, in stile rinascimentale italiano.<ref name=L184/> Sotto alla nicchia è visibile un bassorilievo raffigurante un [[istrice]], simbolo di Luigi XII,<ref name=GA31/> circondato dalle lettere L e A, iniziali di Luigi e Anna di Bretagna. In origine al loro posto era presente un'iscrizione in latino di [[Fausto Andrelini]] (''Hic ubi natus erat dextro Lodoicus Olympo / Sumpsit honorata Regia sceptra manu / Felix quae tanti fulxit lux nuncia Regis / Gallia non alio principe digna fuit''), sostituita all'inizio del XIX secolo con la scritta ''Caserne d'infanterie''.<ref name=L184/> Il portale è affiancato da semicolonne scolpite con losanghe contenenti gigli, dotate di alti basamenti lisci e capitelli scolpiti con motivi floreali.<ref name=L183/> Il passaggio pedonale, ad arco ribassato, è sormontato dal bassorilievo di un istrice, circondato da sculture di delfini, conchiglie e cornucopie di ispirazione italiana, e da un timpano acuto.<ref name=L185/>
 
====Facciata interna====
La facciata interna è di andamento più regolare di quella esterna: nonostante l'asimmetria del porticato al piano terra, le finestre sono quasi equispaziate le une dalle altre.<ref name=GA27>{{cita|Guignard et al.|p. 27}}.</ref> La galleria, adformata da nove arcate ribassate (delle quali la terza da sinistra, corrispondente all'ingresso del castello, è più larga), è sostenuta da un'alternanza di colonne, e pilastri quadrati.<ref name=L192/> Le prime sono decorate con losanghe contenenti gigli e code d'ermellino, simbolo di Anna di Bretagna e di sua figlia Claudia,<ref name=GA31>{{cita|Guignard et al.|p. 31}}.</ref> ementre i pilastri quadrati, che portano scolpiti pannelli arabescati di gusto classico.,<ref name=CI4/> benché ancora piuttosto rozzi e privi della leggerezza dei modelli italiani.<ref name=L192>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 192}}.</ref> I capitelli sono impreziositi da motivi vegetali, delfini, cornucopie, maschere e altri elementi tipici dello stile rinascimentale.<ref name=M58>{{cita|Martin|p. 58}}.</ref><ref name=D80>{{cita|Ducher|p. 80}}.</ref>
 
====Museo delle Belle Arti di Blois====