Anna Langfus: differenze tra le versioni

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Si sposò a 18 anni con il diciannovenne Jakub Rajs, anch'egli figlio di commercianti ebrei, e con lui partì per [[Verviers]] in [[Belgio]] dove entrambi frequentarono l’''Ecole supérieure des textiles''. Tornati nell'estate 1939 a Lublino per le vacanze, i ragazzi vi rimasero bloccati a causa dalla guerra. Nel 1942 Anna, il marito e i genitori di lei riuscirono a trasferirsi nel ghetto di Varsavia. Qui i genitori furono uccisi o deportati nel 1943. Anna e Jakub, entrati nella Resistenza polacca, si nascosero sotto falso nome prima nella parte "ariana" della città, poi nei boschi a nord<ref name=Patterson>{{Cita|Patterson}}.</ref>. Anna divenne ufficiale di collegamento. La coppia fu arrestata dalla [[Gestapo]] e imprigionata e torturata a Nowy Dwór Mazowiecki, dove Jakub fu ucciso. Anna fu trasferita nel campo di [[Płońsk]], dove rimase fino alla liberazione da parte dell'esercito russo nel marzo del 1945.<ref name=NN-Theatre/><ref name=Cottenet-Hage>{{Cita|Cottenet-Hage}}.</ref>
[[File:Lublin-Anna-Szternfinkiel-Langfus-plaque.jpg|miniatura|Targa commemorativa di Anna Szternfinkiel Langfus a Lublino]]
Dopo un iniziale ritorno a Lublino, dove si iscrisse ad una scuola di teatro, lo Studio Dramatyczne, e dove però non aveva più nessuno dei suoi cari, Anna si trasferì in Francia. Qui insegnò matematica in un orfanotrofio ebraico a [[Rueil-Malmaison]], vicino a Parigi.<ref name=NN-Theatre/> Nel gennaio 1948 sposò Aron Langfus, un giovane conosciuto in Polonia come lei sopravvissuto alla [[Shoah]], e nel maggio dello stesso anno nacque la loro figlia Maria.<ref name=NN-Theatre/><ref name=Cottenet-Hage />
 
Riavvicinatasi agli studi teatrali, iniziò a scrivere in [[lingua francese|francese]] dapprima alcune recensioni, poi nel 1952 la sua prima opera teatrale ''Les Lépreux'', interpretata nel 1956 sotto la direzione di [[Sacha Pitoëff]].<ref name=Cottenet-Hage /> L'opera evoca gli arresti e gli omicidi di ebrei polacchi nel 1941. Questa forma teatrale si rivela indubbiamente troppo dolorosa per i molti spettatori che lasciano la sala.<ref name=Patterson />