Turrivalignani: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il centro si affermò nel [[XIII secolo]] quando vennero costruite le chiese di Santo Stefano e San Giovanni, una delle quali gestita dai monaci celestiniani che seguivano la regola di [[Pietro da Morrone]]. Una più antica menzione della pieve di San Giovanni risale al [[1115]] in una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[Papa Pasquale II]] in cui l'edificio di culto compare come possedimento della diocesi teatina<ref>{{Cita libro|autore=[[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=[[Annali degli Abruzzi]]|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|p=117|volume=VII}}</ref>. Nel '700 il feudo, noto come ''Turri'', appartenne alla famiglia teatina nobile dei [[Valignani]]. Nel XX secolo assunse il nome attuale.
 
Nel dopoguerra molti giovani partirono per il Belgio, precisamente per la [[Vallonia]], per andare a lavorare nelle decine di miniere che allora rendevano quell'area, il più importante bacino carbonifera d'Europa.