Tolomeo I: differenze tra le versioni
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|incoronazione =
|investitura =
|predecessore = [[Alessandro IV di Macedonia|
|erede = |successore = [[Tolomeo II]]
|nome completo = Πτολεμαῖος Σωτήρ (''Ptolemàios Sōtḕr'')<br />ptwlmys (''ptwlemys'')<br /><small>(per la titolatura egizia, vedi la [[#Titolatura|sezione dedicata]])</small>
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Durante il suo regno la nuova capitale egizia, [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] si sviluppò molto in campo culturale e artistico, con l'avvio della costruzione della famosa [[Biblioteca di Alessandria|Biblioteca]] e del [[Museo (Alessandria)|Museo]], la diffusione del culto di [[Serapide]] e la costruzione di una delle [[sette meraviglie del mondo]], il [[Faro di Alessandria]].
== Biografia ==
== Biograf{|allinea = left▼
{{Immagine multipla
|direzione = vertical
|larghezza = 176
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=== Origini familiari ===
Tolomeo era figlio di [[Lago (generale)|Lago]], un nobile macedone e ufficiale del re [[
=== Giovinezza e campagne di Alessandro Magno (353-323 a.C.) ===
Nel [[353 a.C.]], all'età di circa quattordici anni, Tolomeo si trasferì con la sua famiglia a [[Pella (città antica)|Pella]], la capitale del [[regno di Macedonia]], per diventare uno dei paggi reali; nel [[349 a.C.|349]]-[[348 a.C.]] seguì il re [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]] nella sua campagna per l'annessione della [[Penisola Calcidica|Calcidica]].<ref>{{cita|Worthington 2016|pp. 14-
Tolomeo andò quindi in esilio e probabilmente raggiunse Alessandro e sua madre, [[Olimpiade d'Epiro|Olimpiade]], nell'[[Epiro]], dopo che anche loro vennero cacciati dal re.<ref>{{cita|Worthington 2016|pp. 23-24}}.</ref> Nel [[336 a.C.]] Filippo II venne assassinato e Alessandro diventò re; il nuovo monarca richiamò a corte i suoi compagni e Tolomeo prese parte alla [[Campagna balcanica di Alessandro Magno|campagna balcanica]] del [[335 a.C.]]<ref>{{cita|Arriano|I, 2}}; {{cita|Strabone|VII, 3.8}}; {{cita|Worthington 2016|p. 23}}.</ref> Durante la spedizione, però, arrivò la notizia di rivolte in [[Beozia]] e Alessandro marciò a sud e pose l'[[Battaglia di Tebe|assedio a Tebe]], al quale prese parte anche Tolomeo.<ref>{{cita|Arriano|I, 8}}; {{cita|Diodoro Siculo|XVII, 9}}; {{cita|Worthington 2016|p. 23}}.</ref> Dopo la distruzione di Tebe, Alessandro tornò a Pella, nominò [[Antipatro (generale)|Antipatro]] guardiano (επίτροπος, ''epítropos'') della Grecia e iniziò i preparativi per la spedizione in Asia; nella primavera del [[334 a.C.]] arrivò sull'[[Dardanelli|Ellesponto]] e salpò per l'[[Anatolia|Asia Minore]].<ref>{{cita|Diodoro Siculo|XVII, 17.1}}; {{cita|Worthington 2016|p. 26}}.</ref> Durante la guerra in Asia e in Egitto, Tolomeo partecipò alle spedizioni macedoni, non assumendo tuttavia nessun ruolo di comando.<ref>{{cita|Worthington 2016|pp. 39-41}}.</ref><ref group=N>Tolomeo viene riportato da [[Arriano]] nel ruolo di generale già nella [[battaglia della porta persiana]] (gennaio 330 a.C.); tuttavia Arriano usò come fonte storiografica le ''Storie'' dello stesso Tolomeo, che quindi non si possono ritenere imparziali. Infatti [[Quinto Curzio Rufo|Curzio Rufo]] è ritenuto l'autore più attendibile per quell'evento, avendo usato come fonte altri autori, probabilmente [[Clitarco di Alessandria]]. ({{cita|Arriano|III, 18}}; {{cita|Curzio Rufo|V, 4}}; {{cita|Howe 2015}}).</ref> Nel [[330 a.C.]] il sovrano di Persia, [[Dario III di Persia|Dario III]], venne ucciso dal satrapo [[Besso (satrapo)|Besso]] e Alessandro assoggettò definitivamente i territori dell'[[impero achemenide]]; nello stesso anno, però, ci fu una congiura di alcuni comandanti macedoni contro Alessandro e Tolomeo, che si era mostrato fedele, fu ricompensato con il ruolo di guardia del corpo reale (σωματοφύλαξ, ''[[Somatofilachia|somatophýlax]]'') al posto di [[Demetrio (somatophylax)|Demetrio]], giustiziato per cospirazione.<ref>{{cita|Giustino|XIII, 4.10}}; {{cita|Worthington 2016|p. 44}}.</ref>
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