Angiolo Nespoli: differenze tra le versioni

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[[File:Frontespizio del discorso di Angiolo Nespoli per l'anno 1825.png|miniatura|322x322px|Frontespizio del discorso di Angiolo Nespoli per la riapertura del corso di clinica medica per l'anno 1825|sinistra]]
=== I discorsi e gli ultimi anni ===
Nei discorsi del [[1825]] e [[1826]], pronunciati in apertura alle sue lezioni di clinica, pubblicò i suoi studi condotti su un particolare tipo di [[flogosi]], affermando che i rossori che appaiono dopo la morte nella parte interna dei vasi sanguigni sono un segno naturale del disfarsi della vita<ref>Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.18</ref>; in un altro discorso dimostrò quanto fosse valido l'utilizzo dello stetoscopio per scoprire eventuali patologie; nei discorsi di apertura delle sue lezioni degli anni 1826 e [[1827]] raccontò di un particolare caso di malattia da lui osservato, aprendo le strade alla moderna scienza diagnostica. In seguito alla morte dell'[[archiatro|archiatra]] [[Francesco Torrigiani]], nel marzo del [[1833]] Nespoli fu eletto [[protomedico]] di [[Sua Altezza Imperiale e Reale|S.A.I. e R]]. il [[Granduca di Toscana]] e Preposto del collegio medico, chirurgico e farmaceutico di Firenze<ref name="Bufalini p.36">Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.36</ref>. Il [[15 giugno]] [[1855]], fu iscritto fra i cavalieri dell'Ordine del Merito<ref>Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.22</ref> sotto il titolo di [[Ordine di San Giuseppe]]; divenne un medico talmente acclamato da essere ricercato dalle più prestigiose univeristàuniversità e Accademieaccademie<ref name="Bufalini p.36"/>, tra cui l'[[Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria|Accademia toscana di scienze e lettere ''La Colombaria'']], quella dei [[Accademia dei Fisiocritici|Fisiocritici]] di [[Siena]], la [[Accademia medico-fisico fiorentina|Medico-fisica]] fiorentina, la [[Società medica di Livorno]], l'[[Accademia della Valle Tiberina]], l'[[Accademia Reale di Parigi]]. All'età di 53 anni, seppur apparentemente in ottima salute, fu improvvisamente colto da una grave malattia respiratoria. A tal proposito si racconta che la mattina stessa che la malattia lo allettò, il dott. Nespoli scrisse al [[Collegio Medico fiorntino|Collegio Medico fiorentino]] per comunicare la sua volontà di istituire a proprie spese un premio di dieci zecchini da attribuire annualmente al giovane medico che si fosse distinto nella migliore diagnosi di una malattia importante<ref name="Bufalini p.36"/>.
 
Pochi giorni dopo, spirò.