Apollo 6: differenze tra le versioni

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== Il lancio ==
Diversamente dal volo perfetto dell'[[Apollo 4]], l'Apollo 6 presentò subito dall'inizio diversi problemi. Infatti dopo soli due minuti di volo, il [[razzo]] subì dure [[Effetto pogo|oscillazioni pogo]] per circa 30 secondi. [[George Mueller]] spiegò la causa ad una conferenza del congresso:
 
Il primo stadio S-IC arrivò su [[chiatta]] il 13 marzo 1967 e fu verticalizzato nel [[Vehicle Assembly Building]] (VAB) quattro giorni dopo, nello stesso momento in cui arrivarono anche il terzo stadio S-IVB e il computer dell'unità strumentale. II secondo stadio non era ancora pronto e quindi si procedette ad utilizzare il distanziatore previsto per l'Apollo 4 in modo che i test potessero procedere, in quanto questo era dotato della stessa altezza e massa dell'S-II oltre a presentare tutti i collegamenti elettrici. L'S-II arrivò, infine, il 24 maggio e poté essere accoppiato al razzo il successivo 7 luglio.<ref name = "moonport 6">{{cite book |last1=Benson |first1=Charles D. |last2=Faherty |first2=William Barnaby |title=Moonport: A History of Apollo Launch Facilities and Operations |url=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4204/contents.htm|access-date=September 27, 2021 |year=1978 |publisher=NASA |id=NASA SP-4204 |chapter=Apollo 6 - A "Less Than Perfect" Mission |chapter-url=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4204/ch20-2.html |url-status=live}} Ch. 20-2.</ref>
Le "oscillazioni pogo" si presentano fondamentalmente perché avvengono fluttuazioni di spinta nei motori e sono normali caratteristiche degli stessi. Tutti i motori presentano un caratteristico rumore durante la fase di erogazione della potenza poiché la [[combustione]], non essendo perfettamente uniforme, produce queste fluttuazioni di spinta nel primo stadio che, come già in precedenza evidenziato, risulta essere una normale caratteristica di tutti i motori.
 
Questa era la prima volta che ''High Bay 3'' del VAB veniva utilizzato e si scoprì rapidamente che le sue strutture di condizionamento dell'aria erano inadeguate. Vennero, pertanto, installate delle unità portatili ad alta capacità al fine di mantenere fresche le apparecchiature e i lavoratori. Nell'aprile del 1967 si riscontrarono dei ritardi poiché il personale e le attrezzature erano impegnati con l'Apollo 4 e non erano disponibili per effettuare i test sull'Apollo 6. Il secondo stadio S-II arrivò il 25 maggio e fu messo in verticale ma i lavori sull'Apollo 6 continuarono ad essere condizionati da ritardi, molti dei quali causati dai preparativi per l'Apollo 4. Il veicolo poté essere posizionato sul ''[[Mobile Service Launcher]]'' 2, ma i lavori procedettero comunque più lentamente rispetto al previsto. Anche il modulo di comando e servizio ebbe dei ritardi e il suo arrivo inizialmente previsto per la fine di settembre dovette essere posticipato di due mesi.<ref name = "moonport 6" />
Infatti il motore viene alimentato attraverso un tubo che preleva il carburante dai serbatoi e lo porta nel motore. La lunghezza di detto tubo richiama l'assieme di un organo così che, nella generazione della sua propria frequenza di risonanza, risulterà oscillare proprio come la canna di un organo.
 
Una volta lanciato l'Apollo 4 il 9 novembre 1967, il ritmo delle operazioni aumentò ma si riscontrarono anche molti problemi con l'hardware di volo. Il CSM poté essere posizionato in cima al veicolo di lancio l'11 dicembre 1967 e tutto il complesso venne trasportato alla [[rampa di lancio]] il 6 febbraio 1968.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 152}}.</ref> Il viaggio verso il complesso di lancio fu anch'esso funestato da problemi con gran parte di esso computo sotto pioggia battente. Il mezzo cingolato di trasporto dovette fermarsi anche per due ore a causa di un malfunzionamento nelle comunicazioni, il che comportò l'arrivo sulla rampa quando oramai si era fatto buio. Infine, la struttura mobile di assistenza non poté essere spostata sulla rampa di lancio per due giorni a causa del forte vento.<ref name = "chariots 6" /><ref name = "moonport 6" />
La struttura del veicolo è molto simile ad un [[diapason]], così se la si colpisce bene, oscillerà sopra e sotto longitudinalmente. In un certo senso è l'interazione tra le varie frequenze che causa l'oscillazione del veicolo.
 
Il test che doveva stabilirne l'idoneità definitiva al volo si concluse l'8 marzo 1968 e, in una revisione tenuta tre giorni dopo, l'Apollo 6 fu autorizzato al lancio subordinato al completamento con successo dei test e di alcune azioni identificate durante la riunione. Il lancio venne, dunque, fissato per il 28 marzo 1968 ma venne stato posticipato al 1 aprile e poi al 3 aprile a causa di problemi riscontrati su alcune apparecchiature del sistema di guida e con il rifornimento. Il [[test dimostrativo del conto alla rovescia]] iniziò il 24 marzo. Sebbene questo sia stato completato in una settimana, il lancio dovette essere ritardato ancora una volta: il 3 aprile iniziò definitivamente il conto alla rovescia finale con il decollo previsto per il giorno successivo.<ref name = "moonport 6" /> Tutti i problemi che si erano riscontrati vennero risolti durante le pause previste nel conto alla rovescia senza ritardare ulteriormente il lancio.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 151}}.</ref>
 
==Problemi==