Cecità: differenze tra le versioni
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== Prevenzione ==
Prevenire la cecità è possibile nell'85% dei casi.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/05/una-cura-per-la-cecita-degli-anziani.html|titolo=Una cura per la cecità degli anziani|autore=Ottavia Giustetti|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=5 luglio 2003|p=9}}</ref> A sostenerlo è l'OMS che, assieme all'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ([[IAPB]]) e ad altre organizzazioni, porta avanti programmi per ridurre la perdita della vista nel mondo. Questi interventi possono consistere, ad esempio, nella distribuzione di vitamina A (per prevenire la [[xeroftalmia]], una grave malattia oculare), in operazioni di cataratta, nella realizzazione di pozzi da cui si può attingere acqua pulita (che consentono di ridurre l'incidenza del [[tracoma]]) e via dicendo. In particolare l'OMS e la IAPB portano avanti un progetto chiamato ''V2020-The Right to Sight'' ("Il diritto alla vista") che mira ad eliminare la cecità evitabile nel mondo entro il 2020.
[[File:Watch for the blind2.jpg|thumb|upright=0.7|[[Orologio]] per non vedenti.]]
La cecità può essere determinata da vari fattori: può essere, ad esempio, [[genetica]] oppure derivare da un evento successivo alla nascita (è fondamentale un controllo oculistico nei primi anni di vita, indispensabile dopo la nascita per i prematuri). Tale condizione pone senz'altro nei confronti dell'individuo interessato delle difficoltà maggiori rispetto agli altri individui. Va però sottolineato che questa [[disabilità]] non incide in maniera negativa sull'[[intelligenza]] di una persona. Il disabile visivo, per contro, essendo meno focalizzato sulla percezione della realtà esterna può essere facilitato nello sviluppo del pensiero e della memoria.
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