Network-centric warfare: differenze tra le versioni

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La network-centric warfare (in italiano traducibile con guerra basata sulla rete, guerra network-centrica o anche guerra digitale[1]), nota anche come complesso di operazioni network-centriche[2], è una dottrina militare o teoria strategica, introdotta dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) nel corso degli anni 1990. Tale approccio cerca di tradurre un vantaggio informativo, in parte reso possibile dalla tecnologia informatica, in un vantaggio militare competitivo attraverso u...
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Guerra basata sulla rete (Network-centric warfare): Si possono rintracciare le origini immediate del concetto di guerra digitale nel 1996, quando l'ammiraglio William Owens introdusse il concetto di un "sistema di sistemi" in un articolo pubblicato dall'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale[3]. Owens descrisse l'evoluzione fortuita di un sistema di sensori di intelligence, sistemi di comando e controllo e armi di precisione che, assieme, permettessero una maggiore situational a...
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Tale approccio cerca di tradurre un vantaggio informativo, in parte reso possibile dalla [[Tecnologia dell'informazione|tecnologia informatica]], in un [[Vantaggio competitivo|vantaggio militare competitivo]] attraverso una solida [[rete di computer]] e [[Sensore|sensori]] di forze geograficamente disperse e ben informate.
 
== Contesto e storia ==Si possono rintracciare le origini immediate del concetto di guerra digitale nel 1996, quando l'ammiraglio William Owens introdusse il concetto di un "sistema di sistemi" in un articolo pubblicato dall'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale[3]. Owens descrisse l'evoluzione fortuita di un sistema di sensori di intelligence, sistemi di comando e controllo e armi di precisione che, assieme, permettessero una maggiore situational awareness (in italiano consapevolezza della situazione tattica), una rapida valutazione del bersaglio e l'assegnazione dei bersagli ad armi geograficamente distribuite.
== Contesto e storia ==
 
Sempre nel 1996, il Joint Chiefs of Staff rilasciò il documento Joint Vision 2010 (Visione unificata per il 2010), che introdusse il concetto militare di dominazione a pieno spettro[4] (in inglese Full Spectrum Dominance). Questo testo descriveva la capacità dei militari statunitensi di dominare lo spazio di battaglia dalle operazioni di pace fino all'applicazione diretta del potere militare derivante dai vantaggi della superiorità dell'informazione.
Si possono rintracciare le origini immediate del concetto di ''guerra digitale'' nel 1996, quando l'ammiraglio William Owens introdusse il concetto di un "sistema di sistemi" in un articolo pubblicato dall'''Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale''<ref>{{Cita web|cognome1=Owens|nome1=William A.|titolo=The Emerging U.S. System-of-Systems|url=http://www.ndu.edu/inss/strforum/SF_63/forum63.html|sito=Strategic Forum|editore=Institute for National Strategic Studies|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100105160638/http://www.ndu.edu/inss/strforum/SF_63/forum63.html|dataarchivio=5 gennaio 2010|data=February 1996}}</ref>. Owens descrisse l'evoluzione fortuita di un sistema di sensori di [[intelligence]], [[Comando e controllo|sistemi di comando e controllo]] e armi di precisione che, assieme, permettessero una maggiore ''[[situational awareness]]'' (in italiano ''consapevolezza della situazione tattica''), una rapida valutazione del bersaglio e l'assegnazione dei bersagli ad armi geograficamente distribuite.