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*10-11 maggio: socialisti, socialdemocratici, repubblicani, liberali e radicali protestano per la presa di posizione della CEI sul voto del 14 giugno. Il coro unanime delle segreterie è la parola "intromissione" negli affari interni italiani. Viene contestata alla chiesa una posizione incompatibile col rinnovamento introdotto dal [[Concilio Vaticano II]] che, tra gli altri, ha introdotto profondi cambiamenti sul tema della libertà di pensiero dei cattolici nel rispetto della dottrina fondamentale. Monsignor [[Camillo Ruini]] fornisce una diversa interpretazione della nota pastorale affermando che vuole dare una mano al paese e non a un singolo partito, che non viene nemmeno nominato. I vescovi chiedono di votare per chi sostiene alcuni valori ritenuti fondamentali.<ref>Il messaggero, 11-12 maggio 1987</ref>
*14 maggio: la celebre pornostar [[Cicciolina]], candidata col parito radicale alla camera, risponde alle critiche sostenendo che non esiste incompatibilità tra il suo lavoro e l'impegno politico.
*18 maggio: dopo una proposta a sorpresa per la riforma della legge elettorale avanzata da De Mita i segretari dei partiti della ex maggioranza si sfidano a colpi di ipotesi.Il segretario democristiano, pur osteggiato da Forlani e Andreotti, propone un sistema simile al doppio turno francese, dove al primo turno si votano i partiti e al secondo la maggioranza di governo secondo le liste apparentate attraverso un premio di maggioranza. L'idea è quella di togliere ai partiti minori un potere contrattuale che si traduce spesso in diritto di veto.Il PCI (Zangheri) propone il sistema uninominale del senato con eliminazione delle preferenze e una sola camera con metà dei componenti. Il PSI, preoccupato per la dispersione del voto nelle liste minori e civiche, propone lo sbarramento del 5% per l'ottenimento dei seggi. I repubblicani sono divisi tra sistema francese e tedesco. Il PLI non si pronuncia. Il MSI sostiene l'elezione diretta del capo dello stato.<ref>Il messaggero, 19 maggio 1987</ref>
*21 maggio: assemblea nazionale della [[Confindustria]]: il presidente, [[Luigi Lucchini]], chiede ai partiti di unirsi in uno schieramento dedicato alle riforme istituzionali che vada oltre maggioranza e opposizioni. L'industria ha vissuto segnali di ripresa ma non riesce a crescere a causa del fisco, della pubblica amministrazione poco trasparente e di una burocrazia ancora ottocentesca. Gli industriali italiani chiedono a grande maggioranza (con la voce autorevole di [[Gianni Agnelli]]) la riconferma del [[pentapartito]].<ref>Il messaggero, 22 maggio 1987</ref>
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*5 giugno: a pochi giorni dal voto fa scalpore l'arresto dell'avvocato [[Rocco Trane]], collaboratore dell'ex ministro [[Claudio Signorile]] e candidato nel collegio Lecce-Brindisi. L'esponente socialista è coinvolto in un'inchiesta della procura di Genova relativa a tangenti su appalti del ministero dei trasporti in tutta Italia per una mazzaetta imposta ad un imprenditore in corsa per un appalto all'aeroporto di Venezia. Signorile accusa il capo della procura di aver agito appositamente dopo un comizio in cui De Mita ha lanciato accuse sulla gestione clientelare dei ministeri da parte dei socialisti. Craxi definisce l'operazione una carognata e solidarizza senza condizioni con Trane e Signorile.<ref>Il messaggero, 6 giugno 1987</ref>
*11 giugno: nella penultima [[tribuna elettorale]], dedicata al governo, il presidente del consiglio invita a sorpresa a votare per la DC. Dopo aver dichiarato di voler tenere l'esecutivo al di fuori della contesa ed essere rimasto in silenzio [[Amintore Fanfani]] chiede la parola al termine della trasmissione per rivendicare i meriti del partito al servizio della libertà, dello sviluppo e della pace.Nel corso dell'appello ammette di aver consultato la [[Sinistra indipendente]] nel corso delle consultazioni e respinge l'accusa dei liberali di aver promosso numerosi decreti legge a scopo clientelare ed elettoralistico.<ref>Il messaggero, 12 giugno 1987</ref>
*14-15 giugno: elezioni politiche: il dato più significativo è il successo dei Verdi, che alla prima apparizione conquistano poco meno di un milione di voti (2,5%) e conquistano 13 seggi alla camera. Tra i partiti di governo crescono la DC (da 32,9 a 34,3%) e il PSI (da 11,4 a 14,3%), in calo gli alleati minori (PSDI da 4,1 a 3,0%; PRI da 5,1 a 3,7%; PLI da 2,9 a 2,1%). Nelle file dell'opposizione si registra una lieve crescita di DP (da 1,5 a 1,7%) e un forte calo del PCI (da 29,9 a 26,6%) e del MSI (da 6,8 a 5,9%).</br>[[Ciriaco De Mita]] avanza subito la proposta di ricostituire il [[pentapartito]] con un esecutivo a guida democristiana. Craxi propone a sua volta un governo balneare che traghetti il nuovo parlamento agli adempimenti costituzionali di autunno. Gli alleati minori, alle prese con le polemiche interne per il calo dei voti, non prendono posizione. Nel PCI [[Alessandro Natta]] deve affrontare numerose contestazioni sulla scelta di aprire le liste a un gran numero di indipendenti e alla fuga di voti verso le liste verdi. Nel MSI [[Giorgio Almirante]] si attribuisce la colpa del calo e non esclude che dopo 19 anni la segreteria nazionale del partito possa passare di mano.<ref>Il messaggero, 15-18 giugno 1987</ref>
*18 giugno: la [[Corte costituzionale]] emette una sentenza in cui sostiene che l'ordinamento della [[Corte dei conti]] non rispetta l'articolo 100 della Costituzione che ne sancisce la piena indipendenza. Secondo la Consulta, che non abroga le norme per non creare un vuoto legislativo, deve essere superata la dipendenza della magistratura contabile dal governo. Quest'ultimo, imponendo il presidente, fa la parte del controllato che si sceglie il controllore.<ref>Il messaggero, 19 giugno 1987</ref>
*19 giugno: a [[Viareggio]] esplode una protesta per il primo spettacolo di [[Cicciolina]] dopo l'elezione nelle file del partito radicale. Fa scalpore l'affermazione della pornostar sulla libertà di cui può ora godere grazie all'immunità parlamentare, che ufficialmente il suo partito chiede di abolire, e le risposte date ai giornalisti presenti sul programma che intende portare avanti alla camera in materia di educazione sessuale e oltraggio al pudore.<ref>Il messaggero, 20 giugno 1987</ref>
*20 giugno: con un articolo su [[l'Avanti]] [[Craxi]] illustra la linea politica del PSI per l'avvio della legislatura escludendo patti con la DC e l'immediato conferimento di un incarico a prescindere dalle pretese sulla guida del governo. Contro la scelta democristiana di non tenere i referendum su giustizia e nucleare il PSI - preso atto di una maggioranza interpatitica di 322 voti alla camera a 159 al senato - propone l'istituzione di un gruppo verde formato da comunisti, socialisti, socialdemocratici, verdi, radicali e demoproletari per la presentazione e l'approvazione di un disegno di legge che consenta di convocare i comizi in autunno.</br>Dopo un rincorrersi di voci durato alcuni giorni [[Giorgio Almirante]] conferma che si presenterà dimissionario al congresso del MSI previsto per novembre,.<ref>Il messaggero, 21 giugno 1987</ref>
*25-29 giugno: comitato centrale PCI: [[Alessandro Natta]] analizza la sconfitta elettorale giustificandola da una parte con la presenza di numerose liste minori, dall'altra dal venir meno dell'insediamento sociale comunista nelle grandi città. L'opposizione al [[pentapartito]], specie sul fronte dell'economia, ha appiattito il partito sulle questioni di governo distaccandolo dalla sua base sociale, dal suo ruolo politico nella società. La relazione è contestata da [[Giorgio Napolitano]], che nella direzione nazionale che ha preceduto l'assise ha contestato l'elezione di [[Achille Occhetto]] alla vice-segreteria,. L'esponente migliorista contesta la scelta di rimettere mano ai quadri dirigenti senza porre le basi di una precisa strategia politica.<ref>Il messaggero, 26-30 giugno 1987</ref>
*26 giugno:
== Note ==
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