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==== Ottobre ====
*6 ottobre: la legge finanziaria inizia l'iter parlamentare al senato accompagnata da sei disegni di legge per la revisione delle aliquote [[IRPEF]] e degli [[assegni familiari]], la rivalutazione dei beni delle imprese, l'imposta sugli interessi bancari e la nuova tassa sulla salute. Viene anche presentata la riforma della sanità predisposta dal ministro [[Carlo Donat Cattin]] che trasforma le USL in aziende pubbliche dirette da un managr con contratto privato. Gli ospedali più grandi diventeranno indipendenti, retti da un consiglio di amministrazione. Le regioni dovranno far quadrare i conti.<ref>Il messaggero, 7 ottobre1987</ref>
*7 ottobre: il presidente del consiglio e il segretario di stato vaticano si incontrano presso l'ambasciata italiana della santa sede. Viene stabilito che la questione dell'inserimento dell'ora di religione nell'orario scolastico non sarà esaminata dalla commissione prevista per l'interpretazione autentica delle norme.Il problema sarà oggetto di una nuova intesa tra la [[CEI]] e il ministero della pubblica istruzione ma sulla strada del governo, oltre a repubblicani e liberali, si mettono di traverso la [[Tavola valdese]] e la Commissione delle chiese evangeliche; queste ultime chiedono che la collocazione dell'ora non venga collocatasistemata all'interno dell'orario per non provocare discriminazioni.<ref>Il messaggero, 8 ottobre 1987</ref>
*9-11 ottobre: alla vigilia del dibattito sull'ora di religione il presidente del consiglio insiste nel sostenere la tesi vaticana dell'obbligatorietà di tale insegnamento e del suo entrare nella valutazione complessiva degli studenti. La contrarietà di PSI, PSDI, PRI e PLI - che premono assieme al PCI anche per collocare l'ora all'inizio o alla fine della mattinata - rischia seriamente di far cadere il governo. [[Goria]] interviene con un discorso predisposto nel corso della notte, nel quale il governo apre ad alcune richieste dei partiti. Messa da parte la collocazione dell'ora, la lezione è obbligatoria soltanto per chi la sceglie. Chi non se ne avvale non sarà obbligato a scegliere materie ed attività alternative, anche perché sono ancora da definire modi e termini del problema. Gli insegnanti potranno intervenire sugli scrutini soltanto nei confronti degli studenti che prendono parte alle lezioni. Le nuove disposizioni sono approvate con 286 si, 274 no (con 30 franchi tiratori della maggioranza) e le sette astensioni dei liberali ma Valdesi, ebrei ed evangelici, oltre ad alcuni settori dei sindacati della scuola, promettono battaglia. Viene chiesta la disobbedienza civile agli organi collegiali delle scuole.<ref>Il messaggero, 10-12 ottobre 1987</ref>
*13 ottobre: il ministro delle poste, [Oscar Mammì]], rende note le prime ipotesi di riforma del sistema radio-televisivo che, nelle intenzioni del governo, abolirà il monopolio della Rai. Il disegno di legge in corso di preparazione abolisce il canone di abbonamento, sostituito da una tassa di possesso che varierà tra le 105.000 e le 130.000 lire a seconda che si possiedano uno, due o tre televisori nella stessa casa: il gettito, secondo il ministro delle finanze, rimarrà saldo ai circa 1.200 miliardi all'anno.</br>mentre [[Cicciolina]] provoca malumori e proteste alla camera col suo rivolgersi a presidente e colleghi chiamandoli "ccicciolini", un gruppo di casalinghe cattoliche riesce a bloccare l'apparizione televisiva di [[Moana Pozzi]] in una trasmissione di [[Rai Tre]]. [[Fabio Fazio]] esclude che ci sia stata una vera e propria censura ma a livello politico vengono chiesti chiarimenti al direttore generale della Rai, [[Biagio Agnes]], e al ministro delle poste.<ref>Il messaggero, 14 ottobre 1987</ref>
*15 ottobre: con 147 voti favorevoli, 103 contrari e 6 astensioni (i liberali) il senato approva in via definitiva l'orientamento del governo sull'ora di religione.
*16-18 ottobre: in vista del congresso nazionale la sinistra della DC si riunisce a convegno a [[Chianciano Terme]]. Il tema è "l'iniziativa della DC nella nuova fase della politica italiana". Secondo [[Leopoldo Elia]], relatore del tema, è necessario seguire una nuova sintesi, partito d'ispirazione cristiana e al contemp garante delle istituzuioni repubblicane non solo a prescindere dai consensi che raccoglie. L'ex presidente della [[Corte Costituzionale]] ricorda il monito di [[Aldo Moro]] contro la [[secolarizzazione]] della società, che riduce i diritti e i doveri della solidarietà sociale. [[Ciriaco De Mita]] aggiunge che l'azione politica è minata dalla mancanza di un saldo equilibrio politico interno che si rifletta sull'azione del governo. La riforma delle istituzioni non può prescindere da una precisa maggioranza parlamentare ma deve essere patrimonio di tutti i partiti.<ref>Il messaggero, 17-19 ottobre 1987</ref>
*19-21 ottobre: a [[New York]] l'indice della [[borsa valori]] [[Lunedì nero del 1987|crolla a -22,6%]],. Nel giro di poche ore finiscono bruciati 485 miliardi di dollari, 950 se si tiene conto delle perdite degli ultimi due mesi. Il crack trascina quasi tutte le borse del mondo. a Milano si registrta un -6,1%, corrispondente a una perdita di circa 11.700 miliardi di lire. Per l'economista [[Luigi Spaventa]] le cause andrebbero ricercate nell'iperattività del mercato, nell'eccesivo [[monetarismo]] e nei tentativi di stabilità inseguiti dal dollaro americano. Parte della colpa, aggiunge, è anche dei computer, che avviano automaticamentye vendite di massa ai ribassi senza valutarne le conseguenze.</br>Il presidente della [[Consob]], [[Franco Piga]], fa appello a industriali, operatori economici e risparmiatori di mantenere le calma ed evitare vendite indiscriminate di titoli. La parziale ripresa di [[New York]] favorisce anche quella di Milano, dove la perdita finisce con l'attestarsi a circa 20.000 miliardi.<ref>Il messaggero, 20-22 ottobre 1987</ref>
*22 ottobre: ascoltato dalla commissione industria del senato, che sta indagando sulle concentrazioni industriali, [[Silvio Berlusconi]] contesta l'accusa di aver messo in atto un monopolio televisivo a scapito di altre emittenti private. Il vero monopolio, precisa, è quello della [[Rai]], un monopolio che il pivato può intaccare con le giuste idee ma non superare; la Rai non è costretta a interrompere la programmazione per sostenersi con la pubblicità, ha la diretta e i telegiornali e i debiti garantiti dallo stato. Cè inoltre un regime favorevole a [[Telemontecarlo]], emittente cui fa comodo esercitare le prerogative di emittente straniera quando può ridurre i costi e le tasse. Per il Cavaliere è indispensabile accelerare la legge di riordino del settore predisposta dal ministro [[Oscar Mammì]].<ref>Il messaggero, 23 ottobre 1987</ref>
*23 ottobre: quando la finanziaria è ancora in discussione alle competenti commissioni di camera e senato sono diffusi i dati sull'[[inflazione]] tra giugno e settembre. Il costo della vita è aumentato dal 5 al 5,5%. Viene considerato fallito l'obiettivo della manovra di contenerla al 4,5%. Le nuove aliquote [[IVA]] previste dal 1 gennaio porteranno ad un aumento prevedibile del tasso non inferiore ad un ulteriore 0,5%.<ref>Il messaggero, 24 ottobre 1987</ref>
*24 ottobre: intervistato da [[La Repubblica]] il presidente del consiglio ammette che la mancanza di un accordo politico sull'esecutivo rende anomalo il rapporto tra governo e partiti, ma smentisce che esistano contrasti con la DC e il suo segretario. Goria punta il dito contro le maggioranze ombra che si sono formate su vari temi dell'agenda, come l'ora di religione; Craxi risponde che non è possibile mantenere una collaborazione di governo quando ci si accorda con l'opposizione su riforme istituzionali non concordate.</br>Il ministro delle poste, [[Oscar Mammì]], continua a diffondere gli orientamenti della riforma del sistema radio-televisivo. Dal momento che [[Silvio Berlusconi]] punta principalmente al gettito pubblicitario delle sue reti l'esponente repubblicano propone che alla cessione di una rete da parte del Cavaliere corrisponda l'abrogazione della pubblicità su una rete Rai. Una più razionale distribuzione delle risorse consentirebbe pari opportunità al terzo gruppo televisivo [[Telemontecarlo]] ([[Fiat]]) al quale potrebbe aggiungersi [[Euro TV]] di [[Calisto Tanzi]].<ref>Il messaggero, 25 ottobre 1987</ref>
 
== Note ==