Corte (Medioevo): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
L'autoconsumo: Tolto una virgola.
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 21:
 
=== L'autoconsumo ===
L'economia curtense, era un tempo considerata di sussistenza. Che si tendesse cioè a produrre il più possibile all'interno della ''curtis'' in un'ottica di autoconsumo non è più confermato dalle ricerche dell'ultimo secolo. Comunque oltre alla produzione diretta ([[agricoltura]]), l'[[allevamento]], la [[caccia]], la [[pesca (attività)|pesca]] e la raccolta di frutti spontanei, esistevano anche compiti legati alla preparazione delle [[alimento|derrate alimentari]]: la produzione del [[vino]], la macina della farina, la [[macellazione]] della carne. È vero che spesso i prodotti di natura non agricola, come le [[manifattura|manifatture]] e gli [[attrezzo|attrezzi]] da lavoro, venivano fabbricati all'interno del fondo utilizzando i materiali a disposizione: stoviglie, tessuti, utensili ed armi. Si cercava inoltre di sopperire alla mancanza di alcuni [[Bene (economia)|beni]] producendone di simili, ma di qualità più bassa.
 
Spessissimo, perfino tra gli storici precedenti le ultime generazioni, si è considerata questa economia come completamente chiusa, priva di sbocchi verso l'esterno. Questo è errato, soprattutto perché la circolazione monetaria non era mai venuta meno: alcune manifatture più rifinite ed altri approvvigionamenti dovettero essere necessariamente acquistati in altre zone. Ad esempio i nobili potevano permettersi di comprare il vino da altri signori, così come in periodi di carestia, quando dipendenti salariati e coloni pativano la fame, dovettero procedere all'acquisizione di provviste alimentari dall'esterno. Non mancavano inoltre intermittenti ''surplus''. Non bisogna dimenticare, poi, che le città, sebbene ridotte di dimensioni, rimasero comunque dipendenti dalle campagne e dovettero sempre importare da esse i prodotti agricoli.