Buttrio: differenze tra le versioni
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==== [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Buttrio)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta]] ====
[[File:Chiesa di Santa Maria Assunta (Buttrio) 01.jpg|sinistra|miniatura|'''Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta''']]
In centro si trova la chiesa parrocchiale di [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]], costruita nella prima metà del [[XVIII secolo|1700]]. Degni di nota sono gli altari settecenteschi dell’Assunta, di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]] e del [[Rosario]]; in quest'ultimo è esposta la statua lignea dedicata alla [[Madonna col Bambino]] risalente al XVI secolo. Sono da ammirare anche gli intagli dei banchi e degli schienali del coro (1755-58), dei quattro confessionali (1760-70), dell’armadio della [[sagrestia]] con [[Inginocchiatoio|inginocchiatoi]] e del [[pulpito]] della [[navata]].
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* Chiesetta dei martiri [[Gervasio e Protasio]] in monte: le prime notizie storiche riguardanti la chiesa sita presso il castello di Buttrio e dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, [[Martire|martiri]] milanesi il cui [[culto]] è antico, risalgono al XIII secolo ma si presume che sul [[Collina|colle]] presso il [[castello]] sorgesse già da prima una chiesa ad esso annessa e distrutta assieme al castello nel 1306. In seguito la chiesa subì numerose altre distruzioni e ricostruzioni, senz’altro nel 1362 con la nuova distruzione del castello, alla fine del 1400 con le invasioni turchesche, nel 1511 a seguito di un disastroso terremoto che sconvolse l’intera regione. L’ultimo restauro chiesetta risale al 1989. È un edificio ad [[aula]] rettangolare, su sedime ribassato rispetto al piano stradale; c’è poi un piccolo [[presbiterio]] rettangolare di volumetria inferiore. Antistante al [[Alzato|prospetto]] si nota il profondo [[Portico|porticato]], leggermente più basso, aperto a [[Ovest|ponente]] e a [[Sud|meridione]] con due finestre ad arco ribassato. L'interno, semplice, è illuminato da due finestre ad asola a [[Nord|settentrione]].<ref name=":1" />
* Chiesetta di [[Bartolomeo (apostolo)|San Bartolomeo]] in Caminetto: presenta [[Pianta (architettura)|pianta]] ad aula rettangolare con [[Capriata|capriate]] a vista e pianelle decorate, presbiterio quadrato con [[Facciata a capanna|tetto a capanna]] e [[Volta a crociera|volte a crociera]], con le [[Vela (architettura)|vele]] distinte da [[Costolone|costoloni]] in [[mattone]] intonacato e chiavi d’imposta e di volta in [[tufo]]. Il [[pavimento]] è in [[Piastrella|mattonelle]] quadrate di cotto. Una piccola sacrestia è stata aggiunta ad inizio Settecento sul fianco destro del presbiterio. Sui muri d’imposta dell’arco trionfale e su una parete del presbiterio sono presenti tracce di un [[affresco]], presumibilmente seicentesco. Internamento l’altare marmoreo policromo reca nella [[nicchia]] centrale una [[statua]] lignea della Madonna in trono con Bambino attribuita dal [[Marchetti (cognome)|Marchetti]] a [[Giovanni Martini (pittore)|Giovanni Martini]] (1530). Il portico antistante, rifatto nel 1770, è coperto con tetto a padiglione; sul lato frontale presenta un arco ribassato, mentre sul fianco destro due [[Arco a tutto sesto|arcate a tutto sesto]] sostenute da un’elegante colonnina in pietra con semplice [[capitello]]. La porta d’ingresso venne ampliata ed incorniciata nel 1750, mentre la [[bifora]] campanaria del 1611 venne rifatta nel 1749.<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0600007833|titolo=Catalogo Beni Culturali|accesso=6 novembre 2023}}</ref> Nel 1960, premesse tutte le necessarie autorizzazioni, Luigi Danieli acquistò questa chiesa intestandola alle figlie. Subito dopo , sotto la guida di De Marco Someda, venne restaurata e molto abbellita.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
* [[File:Camino Buttrio - Chiesa San Giacomo 2.jpg|sinistra|miniatura|Chiesa di Sn Giacomo Apostolo a Camino]][[Chiesa di San Giacomo (Camino)|Chiesa di San Giacomo apostolo in Camino]]: compare per la prima volta in un documento del 1329; la costruzione attuale risale però probabilmente alla fine del XV secolo. Sorge sul fianco orientale di Camino e ha sul davanti un vasto [[Atrio (architettura)|atrio]] collocato nord-ovest chiuso da un muro, dove un pittore del secolo XIX ha affrescato varie figure ben delineate L’interno della chiesa è molto suggestivo. La decorazione e le figure, che generalmente si ritengono del 1400, furono restaurate nel 1929 a cura della Sopraintendenza delle belle arti. In occasione del rifacimento della [[Pavimento|pavimentazione]], vennero raccolti reperti archeologici sparsi nel materiale di riempimento sopra il pavimento originario. Il materiale fu raccolto in una bacheca incassata nel muro della parete destra dell’aula principale.
* Chiesetta di [[Gaetano Thiene|San Gaetano confessore]] nei Ronchi
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=== Architetture civili ===
È una villa fortificata, recentemente restaurata. La costruzione originale sorse verso la fine del X secolo e rappresentava un [[maniero]] con scopi difensivi e di vedetta. Venne infeudato ai [[Gorizia (famiglia)|conti di Gorizia]] che lo affidarono ai signori di Buttrio. Nel 1219 viene citato per la prima volta in un documento. Memorabile fu l’assedio e la conseguente demolizione del 1306, da parte delle truppe della coalizione patriarcale all’interno delle contese del [[Patriarchi di Aquileia|Patriarca di Aquileia]] con i signori della città isontina. Venne in seguito più volte danneggiato e distrutto, come nel 1411 dalle truppe ungheresi fedeli al Patriarca. Nel 1415 i signori di Buttrio ne vennero definitivamente spodestati. Come per molti altri castelli, venute meno le esigenze militari, venne acquistato nel Seicento dalla famiglia de Portis, e trasformato in una villa. Castello di Buttrio o Villa [[Morpurgo]] venne acquistata e rivenduta nel tempo più volte, dalle famiglie Varmo, Morpurgo, Vidoni e infine, nel 1994, Felluga.
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