Febbre: differenze tra le versioni
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Nella maggior parte dei casi, la febbre si associa a infezioni a risoluzione spontanea, come le comuni malattie [[vira]]li. L'impiego di [[antipiretici]] serve in questi casi solo ad attenuare la sensazione di disagio del paziente, ma non accelera o facilita la risoluzione dell'infezione. Questi farmaci agiscono bloccando la sintesi di prostaglandine, ma non eliminano la causa che sta dietro la febbre. Non di rado l'utilizzo inadeguato degli antipiretici può mascherare un'infezione batterica trattata in modo errato.
La febbre va considerata parte dei meccanismi di difesa dell'organismo, in quanto ostacola la replicazione dei microorganismi infettanti (specialmente [[Virus (biologia)|virus]], attraverso la produzione di [[interferoni]]), pertanto è utile riservare gli antipiretici quando strettamente necessario, ovvero per ridurre i sintomi sistemici associati, quali cefalea, mialgie e artralgie, o in presenza
In quest'ultimo caso il trattamento della febbre è altamente raccomandato, in quanto la febbre aumenta la richiesta di [[ossigeno]]: per ogni grado al di sopra dei 36 °C, l'organismo necessita del 13% in più di ossigeno e ciò potrebbe aggravare una preesistente insufficienza cardiaca o una patologia respiratoria cronica.
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L'osservazione cauta permette alla febbre di espletare il suo compito difensivo se il soggetto: svolge normalmente le sue attività in casa, è lucido, beve, suda, urina, non ha altri sintomi correlati come vomito, tosse, diarrea, cefalea.
Una febbre non complicata (che nei bambini spesso può essere anche causata da stress emotivi, cambiamenti di sede, di casa
Quando si ha la febbre in genere non si ha bisogno o desiderio di mangiare, ma si deve bere per disperdere il calore ed eliminare le tossine.
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La fase di fastigio assume andamenti caratteristici a seconda delle cause che producono la febbre. Si distinguono vari tipi di febbre:
* ''Febbre continua'': la temperatura corporea raggiunge i 40 °C e si mantiene pressoché costante durante il periodo del fastigio, in quanto le oscillazioni giornaliere della temperatura corporea sono sempre inferiori
** ''Insorgenza e defervescenza graduale'' (''defervescenza per lisi''), si ha un passaggio dallo stato di salute a quello di malattia moderato nel tempo.
** ''Insorgenza e defervescenza brusca'' (''defervescenza per crisi''), si ha un passaggio dallo stato di salute a quello di malattia estremamente rapido. Durante la defervescenza per crisi c'è intensa sudorazione.
* ''Febbre remittente'' o ''discontinua'': il rialzo termico subisce durante il periodo del fastigio oscillazioni giornaliere di due-tre gradi, senza che mai si raggiunga la defervescenza. È frequente nelle [[Batteriemia|setticemie]] e malattie virali. È frequente nella tubercolosi.
* ''Febbre intermittente'': periodi
* ''[[Brucellosi|Febbre ondulante]]'': il periodo febbrile oscilla da 10 a 15 giorni
* ''Febbre ricorrente'' e ''familiare'': [[Febbre mediterranea familiare]] (FMF), il periodo febbrile oscilla da 3 a 5 giorni
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== Terapia ==
La terapia delle febbri con mezzi fisici (spugnature di acqua o alcool) è sconsigliata in caso di febbre di origine centrale, mentre può essere consigliata solo in caso d'[[ipertermia]]. Al contrario, i farmaci non possono essere consigliati in caso d'ipertermia perché in questo caso manca il meccanismo centrale di innalzamento della temperatura su cui questi agiscono.
''Per ipertermia si intende una temperatura rettale uguale o superiore a 41,6 °C'', non dovuta all'azione di pirogeni endogeni, ma ad altri meccanismi che comportano un aumento primitivo della produzione endogena di calore e che agiscono al di fuori del controllo del centro ipotalamico che regola la temperatura corporea
* [[ipertiroidismo]]
* [[colpo di calore]],
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# la somministrazione rettale va usata solo in caso di [[vomito]],
# i dosaggi degli antipiretici devono essere quelli approvati; mai vanno superate le dosi consigliate, specie con il paracetamolo per il rischio di epatotossicità fulminante con lo stesso,
# l'ibuprofene non va usato in caso di [[varicella]]
# la dose dei farmaci va calcolata in base al peso e non in base all'età,
# in caso di asma il paracetamolo non è controindicato, l'ibuprofene sì quando vi è un'asma nota per i farmaci antinfiammatori non steroidei ([[FANS]]),
# non è consigliato l'uso preventivo dei due farmaci per prevenire reazioni ai [[vaccini]],
# non è consigliato l'uso preventivo dei due farmaci per prevenire le [[convulsioni]] febbrili, perché non le prevengono.
Successivamente a questa Linea Guida, nel maggio del 2009 è stata pubblicata un'importante ricerca<ref>AD Hay, NM Redmond, C Costelloe, AA Montgomery, M Fletcher, S Hollinghurst and TJ Peters. Paracetamol and ibuprofen for the treatment of fever in children: the PITCH randomised controlled trial. Health Technology Assessment 2009; Vol. 13: No. 27 PMID 19454182</ref> condotta in Gran Bretagna e sponsorizzata da un ente Governativo "''Health Technology Assessment"''<ref>{{cita web|url=http://www.nets.nihr.ac.uk/programmes/hta|autore=NIHR|titolo=Health Technology Assessment (HTA) Programme|lingua=en|accesso=17 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141205200218/http://www.nets.nihr.ac.uk/programmes/hta|urlmorto=sì}}</ref>; nella quale si legge che l'associazione tra paracetamolo e ibuprofene
Inoltre, la combinazione dei due farmaci ha una maggiore durata del controllo del sintomo.
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