Formaggio: differenze tra le versioni

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La storia del formaggio ha origini antichissime nel [[bacino del Mediterraneo]], in [[Nordafrica|nord Africa]] e in [[Anatolia|Asia minore]]. La leggenda narra che un pastore avesse messo del latte in uno stomaco di [[Ovis aries|pecora]] in cui era rimasto del [[caglio]], dove si trasformò in formaggio; probabilmente fu invece determinante l'osservazione delle viscere di animali macellati ancora in fase di allattamento. Le testimonianze più antiche risalgono al [[III millennio a.C.]]
 
Il più antico reperto ritrovato che testimoni la produzione del formaggio risale ai [[Sumeri]], in [[Mesopotamia]], nel III millennio a.C. Altri documenti risalenti alla stessa epoca testimoniano la conoscenza dei metodi di lavorazione e produzione del formaggio si possono trovare anche in [[Antico Egitto|Egitto]]. Per la diffusione del formaggio anche in Italia dovremo aspettare il [[1500 a.C.]].
 
L'arte di produrre formaggio è andata sempre migliorando e affermandosi fra gli antichi [[Antica Grecia|Greci]] e gli antichi [[Roma (città antica)|Romani]]. Nel [[Medioevo]] vi fu inizialmente un'involuzione, poiché solo nei [[Monastero|monasteri]] era possibile conservare la tradizione latina, ma nel periodo più tardo i formaggi cominciarono ad essere apprezzati e a comparire sulle tavole nobiliari. Un trattato sulle qualità nutritive del prodotto fu redatto dal medico ed accademico vercellese [[Pantaleone da Confienza]] nella sua ''[[Summa Lacticinorum]]'', nella seconda metà del Quattrocento.