Digitale (informatica): differenze tra le versioni

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Il termine deriva dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''digit'', che significa [[cifra]] (dal [[Lingua latina|latino]] ''digitus'', che significa "dito": con le dita infatti si contano i numeri).
 
Un determinato insieme di informazioni viene rappresentato in forma digitale come sequenza di numeri presi da un insieme di valori discreti, ovvero appartenenti a uno stesso insieme ben definito e circoscritto; in molte applicazioni tecnologiche, tali numeri vengono poi convertiti nella [[base (aritmetica)|base]] 2 e appaiono formati dalle sole cifre 0 e 1 (ile numeriuniche delnel [[sistema numerico binario]]). La rappresentazione "digitale" (sinonimo di "numerica") si contrappone così alla forma di rappresentazione dell'informazione detta "analogica", che non è analizzabile entro un insieme finito di elementi.
 
Anche se i segnali digitali sono generalmente associati ai sistemi digitali elettronici binari utilizzati nell'elettronica e nell'informatica moderna, un'interpretazione estesa del concetto considera come [[sistemi digitali]] codici antichi che non si presentano in forma binaria o elettronica. Secondo questa lettura, il codice genetico del [[DNA]] è una forma naturale di archiviazione digitale dei dati, così come il testo scritto (a causa della serie limitata di caratteri e dell'uso di simboli discreti - l'[[alfabeto]], nella maggior parte dei casi) ne è una forma artificiale antica.