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*21 giugno: [[Achille Occhetto]] è eletto nuovo segretario del PCI.<ref>Il messaggero, 22 giugno 1988</ref>
*26-27 giugno: elezioni amministrative in [[Valle d'Aosta]] e [[Friuli Venezia Giulia]]. In Friuli il mini test elettorale vede la DC in aumento, il PCI in ribasso, superato di poco dal PSI, e una generale stabilità degli altri partiti. In Val d'Aosta l'[[Union Valdotain]] fa il pieno col 34,2% dei voti a spese di tutti gli altri partiti, lasciando fuori dal nuovo consiglio PSDI e PRI.<ref>Il messaggero, 29 giugno 1988</ref>
*28 giugno: [[De Mita]] scrive ai presidenti delle camere per sollecitare la revisione dei regolamenti parlamentari (che comprende l'abolizione del voto segreto) entro il mese di luglio. La richiesta provoca proteste e malumori tra tutte le opposizioni e riserve di repubblicani e liberali.</br>Ascoltato dalla commissione cultura della camera [[Fedele Confalonieri]] definisce le proposte congiunte di PCI e Sinistra Indipendente sugli spot pubblicitari "una legge anti-[[Berlusconi]]". L'amministratore delegato della [[Fininvest]] quantifica in 600 miliardi la perdita per i tetti e i limiti sulla pubblicità e in 320 miliardi quella per la rinuncia ad un canale. Nelle stesse ore [[Ugo Intini]], portavoce del PSI, ribadisce che l'opzione zero serve ad impedire alla Fiat l'accesso al mercato radio-televisivo e che dalla sua approvazione dipende la prosecuzione del governo.<ref>Il messaggero, 29 giugno 1988</ref>
 
==== Luglio ====
*1 luglio: muore l'ex ministro [[Costante Degan]].</br>Ascoltato dalla commissione cultura della camera il garante per l'editoria, [[Giuseppe Santaniello]], sostiene che la pubblicità è un fattore condizionante dell'emittenza radiotelevisiva e si devono assolutamente evitare le concentrazioni da parte dei grandi gruppi industriali.<ref>Il messaggero, 2 luglio 1988</ref>
*1 luglio: muore l'ex ministro [[Costante Degan]].
*2 luglio: parlando all'inaugurazione della nuova sede centrale della [[Banca di Novara]] il ministro del tesoro, [[Giuliano Amato]], sostiene che ogni nuovo nato in Italia si ritrova con una quota di 17 milioni di un [[debito pubblico]] in continua crescita. In vista della legge finanziaria e di una ulteriore manovra correttiva il ministro sostiene che per arrivare all'appuntamento con l'Europa del 1992 il governo dimostrerà uguale autorità verso tutte le parti sociali, che saranno chiamate ad uguali sacrifici.<ref>Il messaggero, 3 luglio 1988</ref>
*5 luglio: alla Camera la DC e il governo sono isolati col MSI contro una mozione che impegna il governo alla piena applicazione della [[legge 194]], votata da PCI, PSI, PSDI, PRI, PLI e DP.</br>Il vice-presidente del consiglio, [[Gianni De Michelis]], smentisce che nella manovra correttiva che il governo dovrebbe approvare entro la fine del mese, sia previsto un aumento del prezzo della benzina. Conferma che i provvedimenti fiscali incideranno sull'aliquota IVA più bassa (pane, pasta, formaggi, frutta e verdura) e che il provvedimento mira ad un risparmio di 7.000 miliardi.<ref>Il messaggero, 6 luglio 1988</ref>
*8 luglio: il ministero delle finanze rende noti i dati delle dichiarazioni dell'[[IVA]] presentate nel 1986. I redditi da lavoro autonomo del 1985, primo anno di applicazione della legge [[Visentini]], confermano l'allarme lanciato qualche giorno prima dal ministro [[Giuliano Amato]], che ha parlato di evasione elevatissima e di guadagni al lordo delle spese inferiori alla somma degli stipendi pagati ai dipendenti.</br>Il ministro per le riforme istituzionali, [[Antonio Maccanico]], risponde alle polemiche sullabolizione del voto segreto sostenendo che sulla questione si gioca la sopravvivenza dell'esecutivo. L'abolizione è un impegno sottoscritto nell'accordo di maggioranza, aggiunge l'esponente repubblicano, e fatte salve le questioni su persone e diritti di libertà, deve essere onorato.<ref>Il messaggero, 9 luglio 1988</ref>
*14 luglio: muore l'ex ministro [[Oronzo Reale]].</br>Parlando all'assemblea nazionale del PSI [[Craxi]] sostiene che il governo è impaludato in rinvii, compromessi e mezze misure. L'alleanza DC-PSI è dettata dalla mancanza di alternative ma può proseguire e rafforzarsi seguendo obiettivi comuni. I socialisti ritengono gli alleati minori dell'esecutivo un guazzabuglio di bastian-contrari.</br>Nelle stesse ore il consiglio nazionale della DC convoca il congresso del partito per il 25 gennaio a Roma.<ref>Il messaggero, 15 luglio 1988</ref>
*20 luglio: con l'astensione della DC e il voto favorevole di tutti gli altri partiti la commissione parlamentare inquirente decide di deferire al giudizio del parlamento in seduta comune gli ex ministri [[Franco Nicolazzi]] e [[Clelio Darida]] per lo scandalo delle carceri d'oro. Archiviata la posizione di [[Vittorino Colombo]].</br>In vista delle discussione del disegno di legge sull'emitteza radio-televisiva, e col voto contrario dei commissari socialisti, la commissione Lavori pubblici e telecomunicazioni decide di svolgere un'indagine conoscitiva sul sistema dell'informazione in Italia.<ref>Il messaggero, 2o luglio 1988</ref>
*21 luglio: il governo pone la fiducia sul decreto della manovra mirata ad un recupero di 7.000 miliardi. Con l'aumento al 4% dell'IVA sui beni di prima necessità il governo ridurrà l'aggravio dell'IRPEF dal 1 gennaio, ridurrà gli oneri sociali per le imprese e alcuni investimenti già previsti. Tutte le opposizioni criticano il governo per la scelta di non riformare i criteri di assegnazione delle pensioni di invalidità, che continuano a favorire le false assegnazioni. <ref>Il messaggero, 22 luglio 1988</ref>
*25-27 luglio: i ministri delle finanze e del bilancio si scontrano con quello del tesoro nel primo vertice che deve fissare in via definitiva i termini della manovra approvata dalla camera. L'approvazione nel termine previsto del 29 luglio viene definita improbabile. [[De Mita]], a sua volta, convoca il primo vertice della maggioranza dalla costituzione del governo, ufficialmente per una verifica sullo stato di attuazione del programma, secondo stampa e opposizioni per definire la manovra alla vigilia del consiglio dei ministri che la deve approvare. Repubblicani e liberali accusano l'esecutivo di operare tagli e ritocchi senza intervenire sul problema della [[spesa pubblica]]. Su [[la Voce repubblicana]] La Malfa scrive che il PRI non acconsentirà mai al varo di un condono fiscale, ed intanto salta il vertice della maggioranza..<ref>Il messaggero, 26-28 luglio 1988</ref>
*29 luglio: consiglio dei ministri: è approvato il primo pacchetto di misure della manovra estiva (1.800 miliardi). Sono introdotti nuovi ticket sanitari nella misura di un 20% su tutti i farmaci e di un 40% su alcune particolari specialità. L'[[aliquota]] base dell'[[IVA]] passa da 18 a 19% e colpisce tutti i beni e servizi non sottoposti ad una specifica tassazione. Aumenta la tassa governativa sulle [[partite IVA]] (100.000 lire per le persone fisiche, 250.000 per le persone giuridiche). Aumentano di 50 lire il gasolio per autotrazione e riscaldamento e di 4 lire il prezzo per Kw dell'energia elettrica. In tema di spesa pubblica sono sospesi tutti gli investimenti programmati ma non ancora esecutivi per strade, ferrovie e pubblica amministrazione.<ref>Il messaggero, 30 luglio 1988</ref>
 
==== Agosto ====
*1 agosto: mentre infuriano le polemiche sulla effetti della manovra, con [[Democrazia Proletaria]] che minaccia un ricorso alla [[Corte costituzionale]] sulla mancata progressività delle imposte, sono annunciati un vertice dei ministri finanziari con [[De Mita]] e un consiglio dei ministri che metta a punto il secondo pacchetto delle misure prima della pausa estiva.<ref>Il messaggero, 2 agosto 1988</ref>
*9 agosto: consiglio dei ministri: dopo il fallimento delle trattative tra i ministri finanziari e quello della funzione pubblica la riforma del sistema fiscale per i lavoratori autonomi e dell'amministrazione finanziaria sono rinviati ad una nuova riunione convocata per il 26 agosto. E' approvato il nuovo piano energetico nazionale, che segna il definitivo accantonamento dell'energia nucleare e costerà oltre 1000 miliardi fino al 2000. L'Italia parteciperà comunque alla ricerca sul cosiddetto [[Fusione nucleare|nucleare pulito]] con uno stanziamento iniziale di 150 miliardi a partire dall'esercizio del 1990.<ref>Il messaggero, 10 agosto 1988</ref>
*10 agosto: in una conferenza stampa convocata in vista della pausa di agosto [[De Mita]] traccia un bilancio positivo dei primi quattro mesi del governo e definisce illazioni giornalistiche le difficoltà e i contrasti dell'esecutivo. I presunti litigi dei ministri sono differenti punti di vista che si intrano, e qualche volta si scontrano, alla ricerca di un compromesso. In vista della ripresa d'autunno il presidente del consiglio elenca come prioritarie la modifica dei regolamenti parlamentari - con l'abolizione del voto segreto - la riforma tributaria e una nuova regolamentazione dello [[sciopero]].</br>Nella stessa occasione il ministro per il commercio con l'estero, [[Renato Ruggero]], comunica che la [[bilancia dei pagamenti]] per il primo quadrimestre del 1988 ha un deficit di 7.130 miliardi contro i 5.370 dell'anno precedente. Secondo Ruggero nell'agenda di governo va prevista la diminuzione di questo vincolo per l'economia, che può portare all'aumento delle tasse e al taglio della spesa per onorare gli interessi attivi e passivi sul debito.<ref>Il messaggero, 11 agosto 1988</ref>
*18 agosto: Con un corsivo su [[l'Avanti]] Craxi avverte il governo che si sono strette troppe alleanze locali tra Dc e PCI. La sua contrarietà è condivisa dai repubblicani ma la DC mette le mani avanti, e sostiene che se ne può discutere senza minacciare la crisi. [[De Mita]], da parte sua, sostiene che le alleanze locali non sono prefissate dall'alleanza di governo e che dekka la stabilità dell'esecutivo ne deve rispondere chi la mette in discussione.<ref>Il messaggero, 19 agosto 1988</ref>
*26 agosto: consiglio dei ministri: il ministro del tesoro, [[Giuliano Amato]] illustra il piano di contenimento della [[spesa pubblica]]. I provvedimenti proposti aumentano le tariffe per ferrovie e trasporti urbani, elimina almeno 10,000 posti letto negli ospedali, intende affidare al privato gran parte delle consegne effettuate dalle Poste e introduce severi divieti nel cumulo delle pensioni. Incalzato dai giornalisti Amato sostiene che senza immediati provvedimenti il deficit di bilancio sfonderà di 25.000 miliardi il tetto fissato dalla finanziaria per il 1988 e di stare lavorando ad un taglio generalizzato delle spese nei settori in cui predomina l'assistenzialismo clientelare.</br>Il ministro per i rapporti col parlamento, [[Sergio Mattarella]], assicura in una intervista che la riforma dei regolamenti parlamentari - che comprende l'abolizione del voto segreto - è uno dei temi prioritari nella imminente ripresa dei lavori parlamentari.<ref>Il messaggero, 27 agosto 1988</ref>
*29 agosto: intervistato da [[la Repubblica]] il ministro delle finanze, [[Emilio Colombo]], sdostiene che la riforma fiscale rischia di rimanere la grande incompiuta del governo. Tra i problemi c'è l'opposizione dei repubblicani al condono sulle tasse dei lavoratori autonomi, parte del progetto di riforma per artigiani, commercianti e liberi professionisti. DC e PSI sostengono che si tratta di una tassa per l'avvio del nuovo regime ma i veti incrociati della maggioranza rischiano di far saltare l'approvazione al momento prevista per il 3 settembre.<ref>Il messaggero, 30 agosto 1988</ref>
*30 agosto: il [[Consiglio di stato]] ribalta la sentenza del [[TAR]] del Lazio che consente di uscire da scuola agli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica. La materia è parte integrante dei programmi, chi non frequenta queste lezioni deve optare per materie alternative. L'accordo tra il cardinale [[Ugo Poletti]] e l'ex ministro [[Franca Falcucci]] inasprisce ulteriormente i rapporti nella maggioranza, incalzata dalle proteste dell'Unione delle comunità ebraiche e della Tavola Valdese sull'inerzia del ministro [[Giovanni Galloni]] sul tema delle materie alternative.<ref>Il messaggero, 31 agosto 1988</ref>
 
==== Settembre ====
 
 
== Note ==