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*22 novembre: il governo presenta alla commissione finanze della camera un emendamento al disegno di legge sull'autonomia impositiva degli enti locali. Si propone di abrogare la [[tassa di soggiorno]] e viene introdotta una imposta comunale per l'esercizio di arti, imprese e professioni. Calcolata sulla base dei metri quadri dei locali dove si svolgono le attività mira ad ottimizzare le spese dei comuni, che più spenderanno e più saranno costretti a tassare i propri amministrati.<ref>Il messaggero, 1988</ref>
[[File:Giorgio Santuz.jpg|thumb|150px|Giorgio Santuz]]
*25 novembre: la procura della repubblica di Roma emette quattro ulteriori mandati di cattura nei confronti del direttore generale e di alcuni consiglieri di amministrazione delle [[Ferrovie dello stato]]. Il presidente, indagato a piede libero, rassegna le dimissioni. Su richiesta del ministro dei trasporti, [[Giorgio Santuz]], chiede una riunione straordinaria del consiglio dei ministri per la nomina di un commissario. Lo stesso ministro è chiamato a riferire in parlamento dalle opposizioni. Il gruppo comuista della camera denuncia e chiede conto dei contributi pubblici all'ente ferrovie, che per il solo 1987 assommano a 9.251 miliardi. <ref>Il messaggero, 26 novembre 1988</ref>
<ref>Il messaggero, 1988</ref>
*30 novembre: consiglio dei ministri straordinario: con un accordo tra DC e PSI l'ex presidente della [[Montedison]], [[Mario Schimberni]], e il vice-presidente dell'[[Italstat]], [[Felice Santonastaso]], sono nominati commissario e direttore generale delle [[Ferrovie dello stato]].</br>La camera approva il provvedimento di contenimento della spesa sanitaria, collegato alla finanziaria, che mantiene i ticket tra il 20 e il 40% del costo della prestazione e la quota fissa di 2.000 lire a ricetta. Viene stralciato l'articolo che impone di fissare entro il 30 giugno 1989 il prezzo dei farmaci secondo un calmiere; la scelta sarebbe determinata da problemi di competenza tra i ministeri dell'industria e della sanità ma le opposizioni sostengono che si è ceduto alle pressioni degli industriali del ramo farmaceutico.<ref>Il messaggero, 1 dicembre 1988</ref>
*30 novembre-1 dicembre: dopo le prime indagini su un grosso quantitativo di schede votate distrutte abusivamente esplode il caso dei brogli elettorali compiuti nella circoscrizione Napoli-Caserta. Il presidente della giunta delle elezioni, [[Enzo Trantino]], denuncia la palese alterazione dei verbali, dove molti candidati hanno ottenuto più preferenze dei voti validi delle relative liste, e il semplicistico adeguamento di voti di lista e preferenze effettuato dall'ufficio centrale senza una verifica delle schede. L'esponente missino aggiunge che la convalida di tutti gli eletti (tra i quali [[Craxi]], [[Paolo Cirino Pomicino]], [[Antonio Gava]], [[Vincenzo Scotti]] e [[Giorgio Napolitano]]) rimane al momento in sospeso. I liberali annunciano di volersi costituire parte civile nelle eventuali inchieste della magistratura.<ref>Il messaggero, 1-2 dicembre 1988</ref>