Camposampiero: differenze tra le versioni

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Architetture religiose: aggiunto oratorio Beata Vergine del Rosario
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Conserva al suo interno un affresco della prima metà del [[XVI secolo|Cinquecento]], attribuito a [[Jacopo Bassano]]: raffigura l{{'}}''Adorazione dei pastori''. Nella controfacciata è collocato un dipinto cinquecentesco con la ''Madonna in trono tra san Marco Evangelista, san Giovanni Battista, san Girolamo, sant'Antonio di Padova e san Giorgio di Lydda'', attribuito a [[Dario Varotari il Vecchio]]; fino al [[1923]] si trovava sull'[[altare maggiore]]. Sul soffitto si trovano due oli su tela di fine Seicento, forse realizzati da [[Sebastiano Ricci]].<ref name=diocesi/> Assai notevole anche la scultura lignea del crocifisso collocato sull'altare maggiore, opera probabilmente di artista veneto della prima metà del Settecento.
 
==== Oratori ====
===== Oratorio della Madonna della Salute =====
{{Vedi anche|Oratorio della Madonna della Salute (Camposampiero)}}
[[File:Oratorio della Madonna della Salute (Camposampiero) 05.jpg|thumb|left|Oratorio della Madonna della Salute.]]
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Con lo scoppio dell'epidemia di colera del 1836, per voto unanime della popolazione del paese, l'oratorio venne dedicato alla Madonna della Salute. Il ricordo della funzione dell'ultima domenica di luglio dello stesso anno, con la quale la chiesa venne dedicata alla Madonna supplicando la liberazione dal contagio, è vivo ancora oggi nella tradizione popolare. Sempre la tradizione sostiene che la Madonna non fu sorda a questa supplica e, mentre nei paesi vicini il contagio continuò per tutto agosto, a Camposampiero l'epidemia terminò con il luglio di quell'anno.
 
===== Oratorio della Beata Vergine del Rosario =====
 
==== Capitelli ====
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Alcuni di questi sono legati a particolari eventi storici che hanno interessato il paese.
 
===== Capitello di San Paolo =====
Localizzato in contrada Casere, risulta essere un ex-voto legato all'epidemia di peste del 1629<ref>{{Cita|Graticolato Romano 1992|p. 37}}</ref>.
Tra il 1629 ed il 1631, la peste mietè a Camposampiero oltre 500 vittime nella sola parrocchia di San Pietro, che all'epoca corrispondeva a circa metà della popolazione del paese <ref>{{Cita|Graticolato Romano 1992|p. 37}}</ref>.
Il contagio cessò il 25 gennaio 1632, giorno dedicato alla conversione di San Paolo Apostolo, e come ringraziamento venne edificato il capitello dedicato appunto a San Paolo stesso<ref>{{Cita|Graticolato Romano 1992|p. 37}}</ref>.
 
===== Capitello di Gesù Cristo Sacramento =====
Nella adiacenze della [[Chiesa di San Marco Evangelista (Camposampiero)|chiesa di San Marco evangelista]] e dell'ospedale, lungo via Ponzian, è presente un capitello, costruito nel 1901, dedicato a Gesù Cristo Sacramento a ricordo del sacrilegio del furto della Specie Eucaristiche della chiesa, rubate nella notte fra 28-29 novembre 1900, e ritrovate sparse lungo la via stessa <ref>{{Cita|Graticolato Romano 1992|p. 45}}</ref>.