Utente:Mr-Shadow/sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 101:
*3-4 novembre: [[Silvio Berlusconi]] convoca una conferenza stampa, successivamente trasmessa in differita su [[Retequattro]], nella quale si dichiara vittima di una diffamazione strisciante. Sostiene che la [[Fininvest]] non esercita pressioni e difende alla luce del sole i propri interessi riconosciuti dalla legge. La lobby è quella della RAI, dal momento che il senatore [[Giuseppe Fiori]] ha ricevuto una medaglia da benemerito dell'azienda e siede nella commissione di vigilanza insieme ad ex consiglieri di amministrazione.</br>Il presidente socialista della RAI, [[Enrico Manca]], ribatte che non ci sono lobby di pressione da nessuna delle due parti e che il problema è la mancanza di una regolamentazione che ponga dei limiti e salvaguardi i diritti di tutti. I rimproveri alla gestione politica del problema scatenano un conflitto tra i partiti della maggioranza: [[Giorgio La Malfa]] sostiene che Manca ha ammesso di essere un lottizzato, la DC su [[il Popolo]] lo definisce infiltrato di Berlusconi scatenando le ire del socialisti.<ref>Il messaggero, 4-5 novembre 1988</ref>
*7 novembre: alla camera prende il via la discussione sulla legge finanziaria.
[[File:Giovanni Galloni.jpg|thumb|150px|Giovanni Galloni]]
*9 novembre: dopo il parere del [[Consiglio di stato]] sull'obbligo di scelta tra ora di religione e ora alternativa il ministro della pubblica istruzione, [[Giovanni Galloni]], presenta ai responsabili della scuola dei partiti della maggioranza la proposta di far seguire all'alunno che non si avvale delle due alternative lo studio di una specifica materia sotto la guida di un docente.</br>Dopo quindici mesi di scontri la commissione di vigilanza sulla RAI riesce ad approvare la conferma del tetto dei 900 miliardi di lire per la pubblicità del servizio pubblico. Mentre i commissari comunisti cantano vittoria nella maggioranza si registrano tensioni tra democristiani e socialisti.<ref>Il messaggero, 10 novembre 1988</ref>
*12 novembre: sulla base delle previsioni della legge finanziaria l'amministrazione dei monopoli decide un aumento di 200 lire per le sigarette estere e tra le 100 e le 150 lire per quella nazionali. Gli aumenti apportano un gettito aggiuntivo di 600 miliardi ma sono aspramente contestati dalla federazione dei tabaccai.<ref>Il messaggero, 13 novembre 1988</ref>
*13 novembre: con 189 voti a favore e 151 contrari la camera approva la prima delle 13 leggi collegate alla legge finanziaria. Il provvedimento sulla finanza pubblica viene fortemente contestato dalle opposizioni. La norma consente alle regioni che superano il tetto della spesa sanitaria programmata di sospendere prestazioni e assistenza diretta e introdurre nuovi ticket, facendo pagare ai cittadini la malagestione della sanità.<ref>Il messaggero, 14 novembre 1988</ref>
*16 novembre: parlando all'inaugurazione dell'anno di studi della polizia tributaria [[Ciriaco De Mita]] dichiara che il governo è intenzionato a tassare le rendite da capitale e i guadagni di borsa. Gli effettivi provvedimenti, tuttavia, potranno essere predisposti con la finanziaria per il 1990.</br>Alla camera il governo viene battuto su un emendamento comunista che assegna 480 miliardi in tre anni al settore agricolo. La mossa scombina un accordo di maggioranza per l'aumento dei minimi di pensione INPS, che richiede 400 miliardi già stanziati ed altri 200 ancora da trovare. Il provvedimento viene successivamente coperto con 500 miliardi stanziati e non utilizzati nellla finanziaria del 1988<ref>Il messaggero, 17 novembre 1988</ref>
[[File:Enrico Ferri 2.jpg|thumb|150px|Enrico Ferri]]
[[File:Lodovico Ligato daticamera.jpg|thumb|150px|Lodovico Ligato]]
*17 novembre: consiglio dei ministri: il ministro dei lavori pubblici, [[Enrico Ferri]], presenta una ennesima proposta di riforma dell'[[equo canone]] con tre tipologie di contratto, dove il costo di affitto è legato alle durate di due, quattro e otto anni, e una revisione dei fitti per gli edifici costruiti fino a tutto il 1977. Non essendo possibile approvare nulla entro il 31 dicembre l'esecutivo deve mettere mano a una proroga degli sfratti dal 31 dicembre al 30 giugno 1989. Viene inoltre approvato uno schema di decreto legislativo per l'aggiornamento delle tabelle di invalidità civile, ferme dal 1938 e una convenzione tra [[SIP]] e [[Italcable]] per eliminare la duplicazione dei servizi di trasmissione via cavo.<ref>Il messaggero, 18 novembre 1988</ref>
*18 novembre: il presidente della repubblica si appella ai magistrati affinché desistano dal proposito di scioperare contro le riforma della giustizia promesse e mai attuate. L'[[Associazione nazionale magistrati]] risponde che ci sono riforme in sospeso da dieci e passa anni e che il Quirinale l'appello deve rivolgerlo a governo e parlamento.</br>Il presidente del consiglio si reca in visita ufficiale in Vaticano. Con [[Giovanni Paolo II]] prende l'impegno per una regolamentazione della ricerca in materia di [[genetica]] e biotecnologie e il riconoscimento di pari diritti alle scuole private.</br>La giunta delle elezioni del senato mette sotto inchiesta undici senatori in stato di incompatibilità tra mandato parlamentare e incarichi privati. Tra gli altri [[Guido Carli]], presidente della Università Luiss (che ottiene contributi pubblici) e [[Bruno Visentini]] (presidente della [[CIR - Compagnie Industriali Riunite|CIR]]. Il presidente [[Francesco Macis]] annuncia una lettera ufficiale in cui si chiede di optare tra mandato e attività private.</br>La procura di Roma emette sette mandati di cattura e quattordici comunicazione giudiziarie nei confronti del presidente, del direttore generale e di tutto il consiglio di amministrazione delle [[Ferrovie dello stato]], composto da esponenti di tutti i partiti della maggioranza. Le ipotesi di reato cono truffa aggravata, interesse privato in atti di ufficio, corruzione e associazione a delinquere. Esplode lo scandalo delle lenzuola d'oro, un appalto da 140 miliardi per la biancheria usa e getta delle carrozze ferroviarie cuccetta. Oltre al presidente [[Lodovico Ligato]] e al direttore [[Giovanni Coletti]] risultano indagati o arrestati alcuni collaboratori del ministro [[Antonio Gava]].<ref>Il messaggero, 19 novembre 1988</ref>