*[[Todd McFarlane Productions]], di [[Todd McFarlane]]
*[[Top Cow Productions]], di [[Marc Silvestri]]
*[[WildstormWildStorm|Wildstorm Productions]], di [[Jim Lee]]. All'interno di questo studio rientra anche [[Whilce Portacio]].
La prima promozione della Image Comics da parte della Malibu avviene a febbraio del 1992 alla riunione annuale dei rivenditori tenutasi alle [[Hawaii]]<ref name=cb56/>. Vengono anche annunciati i primi titoli ad essere lanciati nel corso dell'anno. La formazione della Image ottiene una vasta copertura mediatica da parte degli organi mainstream quali il [[The Los Angeles Times]], [[USA Today]], [[Newsweek]] e [[The New York Times]]<ref name=cb56/>. Questo contribuisce ad aumentare l'attesa per i fumetti in uscita e l'interesse crescente intorno agli artisti responsabili di questa impresa<ref name=cb56/>. La prima volta che compaiono tutti e sette in pubblico è nel luglio del 1992 al Chicago Comicon presso il Ramada O'Hare Hotel che, nonostante l'ampia sala dedicata all'evento, non riesce a gestire il mare di folla accalcatosi per incontrare i fondatori della Image<ref name=cb56/>. Ci sono oltre 2500 persone in attesa diverse ore per poter incontrare ed avere un autografo da loro<ref name=cb56/>.
Jim Valentino riesce a rimanere più sobrio e cerca di convincere i suoi soci a puntare sulla ricerca di nuovi talenti e nuove idee senza necessariamente inseguire la moda dei supereroi o cercando a tutti costi un'idea che sia vendibile a qualche casa di produzione cinematografica o a qualche network televisivo<ref name=jim>"Jim Valentino", in {{cita | The Road to Independence | pp.130-137}}</ref>. Come contrappunto delle sue decisioni arriva a smettere di disegnare il suo personaggio ''[[Shadowhawk]]'' e si dedica ad un'opera in bianco e nero dal titolo ''[[A touch of Silver]]'', molto lontana dai canoni ''Image'' visti sino ad allora.
La situazione interna della ''Image'' è alquanto caotica e ormai difficilmente gestibile, anche dopo il crollo delle vendite dell'intero settore a metà degli anni novanta. Il colpo più duro da incassare è però quello assestato dalla dipartita di ''[[Jim Lee]]'' che nel [[1999]] vende i suoi ''[[WildstormWildStorm|Wildstorm Studios]]'' alla [[DC Comics]]. Con lui se ne vanno oltre che fumettisti come [[Warren Ellis]] e [[Garth Ennis]] anche alcuni dei personaggi di maggior successo di pubblico e critica mai prodotti dalla ''Image'' e a queste perdite si aggiunge quella della sotto-etichetta [[Homage Comics]] con la sua pluripremiata serie [[Astro City]]. Questa mossa sembra contraddire quanto fatto e rivendicato dagli stessi fondatori della ''Image'' appena cinque anni prima. Lo stesso anno vede il direttore esecutivo [[Larry Mader]] lasciare la ''Image Central'' per lavorare in esclusiva per Todd McFarlane. La fine degli anni novanta vede quindi una ''Image'' in crisi di vendite e abbandonata da tre dei suoi fondatori (Liefeld, Lee e Portacio). A questo manca un piano di rinascita e la consapevolezza che un universo di supereroi in grado di contrastare quello Marvel e DC non è che un'utopia. Inoltre sembra che nessuno voglia prendere il posto di Mader come gestore e amministratore della casa editrice<ref name=jim/>. Jim Valentino si offre volontario per il ruolo assumendo ufficialmente l'incarico di "publisher" (o ''editore''). Il suo obbiettivo è chiaro: bisogna provare nuove strade e portare alla Image nuovi autori e artisti<ref name=jim/>. Si apre quindi una nuova epoca dove la Image comincia a diversificare notevolmente i generi dei fumetti proposti (allontanandosi dal mainstream supereroistico), si aumenta la qualità dei testi e, in generale, delle storie proposte<ref name=jim/>. Valentino vuole fortemente dare alla casa editrice un volto più maturo e una maggiore affidabilità nel rispettare i tempi di distribuzione dei singoli albi, il tutto contrassegnato da scelte più audaci e alternative a livello di contenuti<ref name=jim/>.
== L'epoca di Jim Valentino (1999-2004) ==
[[File:Deadly class.jpg|thumb|left|Copertina di "Deadly Class 1", sovracover serie tv, edizione Panini Comics]]
L'unica miniserie a fumetti pubblicata su ''Happy!'' è già stata adattata con la prima stagione. La casa di produzione della serie televisiva è la "Universal Content Production" (UCP)<ref name=hed/>.
*[[Deadly Class (serie televisiva)|Deadly Class]]: viene trasmessa tra il 16 gennaio e il 20 marzo 2019 sul canale statunitense [[Syfy|SyFy]] e si ispira all'[[Deadly Class|omonimo fumetto]] creato da Rick Reminder e in corso di pubblicazione durante la messa in onda<ref name=class>{{cita web|url=http://www.syfy.com/deadlyclass/about|titolo=Sito ufficiale del canale SyFy|lingua=en|accesso=30 marzo 2019}}</ref><ref name=pp68>''Previews'' n.358, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, luglio 2018, p.68</ref>. Si tratta della prima opera ''creator owned'' di Reminder ad essere trasposto in serie televisiva. La storia viene descritta come un dramma cupo ed eccentrico su una segreta accademia che addestra dei giovani ragazzi a diventare assassini<ref name=pp68/>. Le vicende si svolgono nell'america reaganiana degli anni ottanta<ref name=pp68/>. La prima stagione conta 10 episodi<ref name=class/>. Contemporaneamente alla serie ''Happy!'', Syfy cancella anche ''Deadly Class'' dopo appena una stagiona e nonostante gli ascolti siano in linea con altre serie del canale quali [[Krypton (serie televisiva)|Krypton]], [[The Magicians]], [[Killjoys]]<ref name=hed/>. La motivazione arriva dal fatto che la serie non è comunque abbastanza profittevole in quanto prodotta e posseduta dalla [[Sony Pictures Television]]<ref name=hed/>. L'intenzione di Syfy è quello di produrre e trasmettere serie di cui ha il pieno controllo finanziario e creativo<ref name=hed/>.
===Opere in gestazione===
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